giovedì 31 luglio 2008

SUZANNE TAMIM, MORIRE DI TROPPO SUCCESSO...

Suzanne Tamim, (foto) la cantante pop 33enne uccisa in modo ripugnante a Dubai, sapeva quali rischi correva, pur facendo la vita di una normale star dello spettacolo, simile se vogliamo a quella di migliaia di altre colleghe del mondo occidentale. Essere belle e provocanti in certe latitudini però, per la mentalità locale ha il sapore della sfida che va contro il vivere comune. L'hanno trovata col viso martoriato in un appartamento al 22° piano del Marina di Dubai, irriconoscibile. La sua bellezza era un ammasso di sangue, sfigurata con un taglierino dopo essere stata uccisa a pugnalate. Nel gesto criminale, l'odio dei suoi carnefici, che con colpi precisi le avevano martoriato labbra e guance, strappandole sadicamente poi gli occhi dalle orbite. Per gli assassini, quella vita "sfacciata" andava fermata, troppo occidentale, troppo provocante. Suzanne Tamim era giunta alla notorietà nel 1996 come un fulmine al ciel sereno, e i suoi 19 anni lasciavano prevedere un futuro di successi senza ostacoli nel mondo musicale arabo. Dalle melodie arabe però, Suzanne passa velocemente al pop libanese, per certi versi sensuale e troppo ammiccante, e la sua vita artistica -e privata- si complica. Emigra in Francia per ritornare a casa nel 2002, poi un matrimonio e un altrettanto veloce divorzio. Si unisce in seguito ad uno tra i più importanti produttori musicali del Medioriente, tale Adel Maatour, che le fa firmare, oltre al registro del matrimonio, un contratto di 15 anni che la lega professionalmente a lui. E il successo riesplode, come il cuore di molti spasimanti che la circondano. La gelosia è una brutta bestia, tanto che il marito, per mettersi il cuore in pace, la blocca e chiude la sua carriera. Grazie ad un ordinanza del giudice che gli da ragione, vengono così cancellati tutti gli spettacoli sia in Patria che all'estero, e questo lo scoprirà Suzanne stessa, che riuscita a fuggire in Europa, si troverà "disoccupata" e con una richiesta di 500 mila euro di danni avanzata dal suo nuovo produttore. E' il momento del declino, quando ritornata nel formicaio del Cairo, voce e bellezza si spengono, in quell'esilio forzato e senza speranza. Riemerge solo per un attimo incidendo "Amanti" che dedica al premier Rafik Hariri, ucciso l'anno prima in un attentato. Non ci saranno primi posti in classifica né appuntamenti televisivi per Suzanne Tamim, solo l'orrore di questi giorni. Con degli amici, nella notte tra domenica e lunedì scorso Suzanne è rientrata a casa. Cosa sia successo nessuno lo sa a questa giovane che voleva diventare la "Madonna" del pop arabo. Solo grida e gemiti uditi dai suoi vicini di appartamento, ultimo segno macabro di una vita che si spegneva.
(Gericus)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

la sua bellezza unica e la sua voce angelica rimmarrà solo un ricordo ...non riesco a capire perchè di tanta gelosia si possa vivere al mondo questo che la sfigurata merita la morte

Anonimo ha detto...

una bellissima donna,e secondo me con una grinta e una forza da vendere, visto che ha passato tutto questo. Peccato solo che per via di mostri senza volto è andata via anche lei.Un angelo dalla voce d'oro.