giovedì 3 luglio 2008
Mogol: non tutte le ciambelle...
Si, non tutte le ciambelle escono con il buco, perché a volte, i grandi pasticceri o per fretta o per distrazione non riescono nell'intento. Anche nel campo dell'arte, della cultura, a volte capitano casi simili, ma non per distrazione o altro, così, solo per "un momento no". Pure il grande Modigliani infatti non sfuggì a questa regola, tanto che dopo un paio di tentativi di sculture in pietra non perfettamente riuscite, questi, preso dallo sconforto le gettò nel fosso di Livorno per disfarsene una volta per tutte. Oggi, qualcosa di simile capita ad un grande della nostra musica nazionale, a colui che assieme ad un altro "grande", Lucio Battisti, ha firmato le più belle melodie della nostra epoca. Parlo di Giulio "Mogol" Rapetti, (foto) poeta sublime di liriche che resteranno nella storia della musica contemporanea, colui che ha firmato tutti i più grandi successi italiani portati avanti da gente come Mina, Celentano, Morandi... per non parlare di Battisti. Immagini, emozioni, sensazioni senza fine grazie alle sue parole "vestite" dalle armonie battistiane. Chi non si è ritrovato per esempio in quel "Io lavoro e penso a te... torno a casa e penso a te, le telefono e intanto penso a te"... e quando invece il cuore scoppiava per un bruciante addio, non ci veniva voglia di "Prendere a pugni un uomo solo perché è stato un po' scortese, sapendo che quel che brucia non son le offese..."?, il tutto, dopo aver seguito in silenzio "il volo di un airone sopra il fiume"... Poesia, armonia, perfezione di suoni e parole... poi la ciambella senza il buco, quel "La mia valle" donata -dietro cospicuo compenso- appunto, alla Regione Valle d'Aosta. Chissà, forse un tentativo di spot pubblicitario, un regalo grazie alle molte "aspiranti star" locali confluite al Cet (Centro Europeo di Toscolano) ... forse uno scherzo... Non potrebbe essere altrimenti, perché il paragone con il Mogol di sempre è stridente, e questo inno alla Valle d'Aosta, diciamolo francamente, è proprio brutto, sia nel testo che ancor di più nella melodia: "La mia Valle è verde e bella, i cavalli nella stalla sono pronti per partir... [...] l'acqua scende giù dai monti, trasparente come i canti della gente che io amo, e che è nata qua... [...] Io vivo qui, tutt'intorno a noi aria pura e poi, tutto il bene che vivere puoi, vola un aquila sale rapida, si allontana lontana, chissà dove andrà..." Coraggio, niente panico. E' solo una ciambella senza buco...
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