martedì 22 luglio 2008

E' UNA GIUNGLA LA CITTA'...

Si può morire per una sigaretta negata, o anche per far spostare qualcuno che si è seduto sulla nostra vettura. Città come gungla dunque, dove vince -e sopravvive- il più violento. L'ennesimo fatto di sangue scaturito dalla violenza più feroce arriva da Ravenna, e vittima incolpevole è Andrea Tartari, 35 anni, un gommista di Casalecchio di Reno in provincia di Bologna. Assieme alla fidanzata e ad un cugino, Andrea era giunto a Porto Corsini, località balneare di Ravenna -dove già si trovavano anche i genitori della sua donna-, per trascorrere una giornata di vacanza. Una parentesi dunque di mare e sole, tanto per staccare la 'routine' del lavoro. Verso sera e appena dopo cena, con la fidanzata e il cugino Andrea Tartari ha fatto ritorno verso la vettura che aveva lasciata parcheggiata lungo la strada. Avvicinandosi, ha scorto dei giovani seduti sul cofano dell'auto. Giustamente ha chiesto ai tre di alzarsi, poi, non si sa come, è scoppiata la lite. Prima spintoni poi pugni, ed infine è spuntato un coltello in mano a uno degli energumeni. Per Andrea Tartari non c'è stato scampo, colpito con accanimento da diversi fendenti, e benché i soccorsi siano giunti tempestivamente, il giovane moriva dissanguato sull'ambulanza, mentre a sirene spiegate correva verso l'ospedale. Gli assassini, già individuati dai carabinieri, potrebbero essere dei muratori napoletani residenti da un po' di tempo in una casa situata proprio di fronte a dove era parcheggiata la vettura. A mettere le forze dell'ordine sulle loro tracce, la testimonianza di un amico di quest'ultimi, il quale, da lontano, avrebbe assistito prima al diverbio e poi all'omicidio, rimanendo comunque sul posto fino all'arrivo dei militari. Finisce qui la cronaca di una morte assurda, una delle tante che purtroppo macchiano di sangue le nostre città, una delle tante cui chi muore, muore, e chi è colpevole, tra indulto, buona condotta e rito abbreviato, presto sarà di nuovo in giro, magari di nuovo con "licenza di uccidere"... (Gericus)
[Foto: rilievi dei Carabinieri sul luogo dell'omicidio]

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