giovedì 3 luglio 2008

L'AUTO COME PISTOLA

GENOVA - Fuggire con l'auto rubata, fuggire a tutti i costi nello zigzag cittadino. Di certo non pensava a fermarsi quando le sirene della polizia lo tallonavano, né tanto meno a moderare la velocità nel traffico della sera. Quando ormai ha visto che stava per essere raggiunto, il delinquente ha sterzato improvvisamente a destra entrando in una strada a senso unico. Andrea Grassi, uno studente diciassettenne in sella al suo scooter aveva la sfortuna "di essere lì". Aveva la sfortuna di aver scelto proprio in quel maledetto martedì di raggiungere il gruppo di amici che lo stavano aspettando per una serata come tante, e per di più proprio alle 21.15, proprio nel momento in cui un delinquente -forse uno dell'Est- aveva deciso di rubare un auto. E' rimasto in terra tra i rottami del suo scooter Andrea, dopo un volo contro il parabrezza della vettura e una rovinosa caduta sull'asfalto di via Maritano, quella strada tutte curve che dalle colline porta fino al Ponente genovese. Il criminale se l'è data a gambe, pur se la polizia non dispera di mettergli le mani addosso quanto prima, grazie anche alle testimonianze ben dettagliate del fuggitivo portate da dei testimoni oculari del dramma. Rabbia degli amici, numerosi, di Andrea, per questa morte assurda e vigliacca che ha colpito un ragazzo pieno di vita, che giocava al pallone e che per racimolare un po' di soldi per le uscite con gli amici, consegnava pizze a domicilio durante le vacanze. Sconcerto invece per le parole del padre di Andrea: "Sono pronto a perdonare l'investitore". Bisogna capirlo. Il dolore a volte fa brutti scherzi... (Gericus)

1 commento:

Anonimo ha detto...

"Il dolore a volte fa brutti scherzi..."

Mai quanto l'idiozia, dovresti saperlo.

Riki