lunedì 25 agosto 2008

OMOFOBIA O SESSOFOBIA...

Come se ce ne fosse bisogno, l'incidente aereo in Spagna (foto) che ha causato oltre 150 morti sulla via delle vacanze, si è tirato dietro una polemica impensabile. Promotore di tale diatriba, l'Arcigay, non soddisfatta di come sia stato trattato dalla stampa il caso di Domenico Riso, unica vittima italiana. Dove sta il malcontento? Che il povero Riso non abbia avuto il suo riconoscimento ufficiale di gay, ma di lui si sia scritto "morto in vacanza con l'amico e il figlio di quest'ultimo". Per l'Arcigay, si è trattato dunque di una palese forma di "omofobia". Ma l'orientamento sessuale di una persona, non dovrebbe essere una questione privata di lenzuola e gusti erotici? E' poi veramente riprovevole che in una tragedia simile, si sia voluto accostare "l'orgoglio gay" a lacrime e dolore, pertanto non si capisce come dovrebbe essere la cronaca di un futuro -e speriamo mai- disastro simile. Forse per qualcuno, la stampa dovrebbe scendere in maggiori dettagli, e già ci immaginiamo il tono: "Nell'incidente che ha causato 50 morti, 30 di questi erano eterosessuali, 5 gay, 5 trans, 3 feticisti, 3 sadomaso e 4 lesbiche". No, non ci siamo, e questa assurda "completezza di informazione" la descrive perfettamente anche Francesco Merlo sulle pagine de La Repubblica: "Ma che centrano le abitudini sessuali, le pratiche coniugali, le tradizioni, le convenzioni e gli umori con la morte in un disastro"? Già, che centrano?... (Gericus)

1 commento:

Anonimo ha detto...

concordo.
magari dovrebbe finire il desiderio spinto di visibilità a tutti i costi. certe associazioni concatenano tanti errori da risultare controproducenti.