martedì 5 agosto 2008
ANNA FALLARINO CASATI: AMORE E MORTE #3
Il gioco a tre è iniziato, e Camillino, un po' su con l'età rispetto alla giovanissima moglie Anna Fallarino, si compiace nell'osservare quei giovani che di volta in volta si susseguono nel talamo matrimoniale, e forse, inconsciamente, immedesimandosi nelle arti amatorie che questi dimostrano. E la bramosia di non perdere un attimo di quegli amplessi, lo spinge, Polaroid in mano, a scattare migliaia di foto, dove soggetto principale è la moglie, nuda e felice tra le braccia di quegli sconosciuti e i luoghi sono i più disparati: camera da letto, spiaggia, cabine ed altro ancora. Con foto e commenti, Camillino affidava al diario i suoi deliri, oltre ai particolari intimi di ogni incontro. Su una pagina infatti si legge: "Ho fatto rotolare nuda sulla spiaggia Anna e poi ho chiamato due militari affinché con la lingua togliessero dalla pelle ogni granello di sabbia". Ma si spinge anche oltre: "Oggi sono impazzito dal piacere vedendo Anna fare l'amore con un soldatino. Lo ha fatto talmente in modo efficace che anche io, da lontano, ho partecipato alla sua gioia". E poi un 'appunto di cassa': "Mi è costato 30 mila lire, ma ne è valsa la pena". Sesso dunque, ma non 'amore' ne coinvolgimenti di cuore. Per Camillo Casati tutto ciò doveva restare un gioco, un qualcosa insomma che non intaccasse la loro unione, anomala se vogliamo ma pur sempre un unione. Ed anche per Anna Fallarino fino allora tutto era scivolato nell'indifferenza totale per quei giovani, tra l'altro aitanti, che erano passati tra le sue braccia, fino a quando il destino gli mette davanti un giovane 25enne, Massimo Minorenti, conosciuto proprio in una di queste occasioni. E quel perfetto "gioco di ingranaggi" si inceppa, perché come dice qualcuno, "al cuor non si comanda". (Gericus) [fine terza parte. continua]
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