lunedì 25 agosto 2008

LA MALEDIZIONE ARRIVA DA EST

Lo dicono le statistiche: i peggiori crimini commessi in Italia negli ultimi cinque anni sono opera di delinquenti calati dall'Est Europa. Nell'insieme di questa giungla spuntata dopo l'apertura indiscriminata delle frontiere, su 94.000 detenuti ospiti nelle nostre patrie galere, ben 45.000 sono stranieri, e tra questi (fonte Corriere della Sera) ben il 73% dei comunitari sono rumeni. Ecco allora che in quest'Italia masochista, dopo l'ennesimo ributtante fatto accaduto a Roma, viene da chiederci: cosa ci faceva ancora in Italia il delinquente ventenne romeno Andrei Vasile Bohus e il suo compare forcaiolo 32enne Paul Petre? Perché questi due sciacalli non erano stati sbattuti fuori dai nostri confini, dato che il più giovane aveva sulle spalle già una bella collezione di crimini oltre ad un decreto di espulsione emesso da due anni? Erano invece liberi nella capitale, senza una residenza stabile né un permesso di lavoro. E allora eccoli lì, liberi di sbarcare il lunario con la rapina alla coppia di turisti olandesi, il quasi omicidio dei due malcapitati, oltre alla violenza sessuale alla donna. Roma "città aperta", ma a chi? Ai delinquenti di ogni latitudine, a quei quattro che vengono espulsi e a quei mille che quotidianamente giungono a Lampedusa, accolti quasi "a braccia aperte" da una miriade di associazioni umanitarie, pronte così a batter cassa su questo allettante business. Ancora una volta, l'Italia è il ventre molle di quest'Europa senza futuro, pavida a mettere in atto soluzioni efficaci, perché oggi come oggi, senza una soluzione drastica non si va da nessuna parte. Lavorare di fioretto e non usare invece una più efficace sciabola fa si che l'Italia continui a rimanere ferma nella sua posizione di sempre, quella che le è più congeniale: prona... (Gericus)
[foto da sinistra: Andrei Vasile Bohus e Paul Petre]

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