martedì 19 agosto 2008

LA VITA BREVE

Era nato solo alla vigilia di Ferragosto, il piccolo Kim, il cinesino venuto alla luce in una Milano spopolata e trasferita sulle spiagge. Una vita breve la sua, iniziata un venerdì e conclusasi la domenica successiva. Una breve apparizione in questo mondo per ritornare in un attimo nell'infinito, in quel luogo dove i bambini sono amati e coccolati, e dove non ci sono streghe accecate da odio e gelosia. Quella domenica 17 -già il numero è nefasto- Kim dormiva come dormono gli angioletti di tre giorni, nel sicuro di una culla, magari con gli uccellini di plastica colorati sopra la testa per tenergli compagnia, per ammirarli nel silenzio di una vita che sboccia. Cosa vai a pensare alla cattiveria umana, alla strega o al lupo cattivo, lui che ancora non sapeva cosa fossero le favole. Il Male invece era proprio a due passi da lui, che lo osservava, incerto sul da farsi. Due mani che lo afferrano poi il vuoto che blocca il respiro, un tonfo sordo sul selciato che nessuno sente dopo un volo di otto metri attraverso una finestra. Se ne è andato così il piccolo Kim, incolpevole "oggetto" della mente malata di una amica della madre, macerata dal dubbio che quell'angioletto fosse il frutto di un amore segreto tra il di lei marito e la madre, appunto, del piccolo. Ora la donna è rinchiusa in galera, per quel gesto che neppure gli animali fanno... (Gericus)

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