lunedì 11 agosto 2008

L'AMORE VIGLIACCO

La vendetta più bieca, volgare e umiliante. Non c'è scampo. L'idiota, quando finisce un amore, viene fuori con tutte sue limitazioni, con tutto il suo lerciume. Quel "non ti amo più", sussurrato dall'amata, è vissuto come un affronto troppo sfacciato. L'ego non ha limiti. A Rovigo, una storia simile -come altre milioni di storie nel mondo- è finita pressappoco così, un paio di anni fa. Lei, una dolce ragazzina di 16 anni, lui, pochi di più. Giorni e mesi felici, certo, romanticherie da adolescenti, serate in discoteca e "ti amo", "io di più", poi, come spesso accade alla fine di ogni bella stagione, il vento che arriva e spazza tutto. Chissà quale sarà stato il motivo e chissà con quanto coraggio lei, la ragazzina sedicenne, avrà sussurrato il "basta, finiamola qui". Charles Aznavour cantava "Devi sapere, lasciar la tavola, quando all'amor non servi più"... Troppo giovane questo "lui" per aver ascoltato in musica il dolore di un amore che muore, e fatto oro di certe parole... Allora non c'erano certo i "telefonini" a "impicciare" gli addii, perché proprio sul telefonino, il "lui" di questa storia si è affidato, ma non per scrivere messaggi d'amore indirizzati alla sua "lei", bensì per ricattarla, per ferirla nella sua intimità più profonda. Quando l'amore arriva dirompente, anche la voglia di donarsi scatena passioni, e così era stato. Momenti di fuoco immortalati "come pegno d'amore" proprio sul telefonino, che se prima erano il loro segreto, ora diventavano un arma contro di lei, la "perfida che ha osato lasciarmi". Internet è l'arrivo -spesso- di ogni bestialità. Quelle immagini, messe in rete per una lurida rivalsa, due anni dopo hanno dato i loro nefasto risultato. Era profondamente cambiata la piccola donna sedicenne. Via il sorriso e via la voglia degli amici, della vita tutta da vivere. L'altra sera ha salutato i genitori e si è apprestata per andare a dormire. Prima però ha preso la pistola del padre che questi teneva in una cassaforte, poi si è rinchiusa in camera. Un solo colpo dritto al cuore, ed è volata via... (Gericus)

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