mercoledì 6 agosto 2008

NIENTE DI PIU' NIENTE DI MENO...

Non so, ma forse io sono un tipo 'anomalo'. Anomalo nel senso che non mi disturba affatto vedere dei militari che affiancano le forze dell'ordine nel presidiare le nostre città. Perché, mi chiedo, dovrei essere spaventato? Irritato? Tutto al più gioisco per quel senso di sicurezza che la presenza di queste pattuglie dona ad anziani e soprattutto giovani donne, diventati nel primo caso vittime preferite di raggiri e nel secondo di violenze. Un antico proverbio del sud ammette che "Chi male non fa, paura non ha", pertanto la vita degli onesti non cambierà se non in meglio, visto l'escalation della delinquenza -spicciola e non- registrato nelle nostre città negli ultimi anni. Tempi duri invece per sbandati, clandestini dalla mano facile, dispensatrici di sesso e delinquenti abituali. I risultati già si vedono. A Torino, il tristemente noto "Tossic park", ormai da anni incontrastato dominio di drogati e 'pusher', da lunedì infatti è deserto, e solo un tappeto di siringhe usate è il ricordo di chi lo frequentava. Ed anche i venditori di cianfrusaglie che stendevano la loro mercanzia sui marciapiedi, sono spariti come d'incanto, assieme a quella 'razzumaglia' di delinquenti che gravitava alla stazione Centrale di Milano. Militarizzazione delle nostre città, dice qualcuno, sicuramente "anime belle" che preferiscono l'illegalità ad una sana convivenza civile, una realtà, quest'ultima, voluta e desiderata da tutti. Del resto non poteva essere altrimenti, e desolante è il ricordo della stazione ferroviaria di Roma letteralmente invasa da stranieri 'nulla facenti', così come la stupenda piazza del Duomo di Milano, diventata un "suk" a cielo aperto a qualsiasi ora del giorno. Si allontana dunque quel senso di "abbandono" del territorio da parte dello Stato, una sensazione che il cittadino comune percepisce immediatamente e che apprezza. Chissà, forse le famiglie potranno ritornare in strada alla sera e durante il giorno, molte mamme si fermeranno con i loro bambini nei parchi pubblici. Forse un ritorno alla vita di sempre, niente di più e niente di meno... (Gericus)

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