martedì 24 giugno 2008

AMORE LETALE...

ROMA - Chissà se Loredana Benincasa, 25 anni, voleva morire per un patto d'amore col fidanzato Nicolò Di Stefano, di un anno più giovane. Non sarebbero purtroppo i primi a decidere di andarsene. Ma in questo caso, andarsene da che cosa? Qui non c'era niente che osteggiasse i loro incontri, il loro amore, quindi? In quel lago di sangue dove i due sono stati rinvenuti, qualcosa non quadrava, e questo è saltato subito agli occhi degli investigatori della scientifica. Sul corpo della povera Loredana, i medici che hanno effettuato l'autopsia hanno contato ben 30 coltellate. E che lei non volesse morire, sono quelle numerose ferite da taglio rinvenute sulle sue mani, sicuramente procuratesele nel disperato tentativo di evitare i fendenti. Per Nicolò, tuttora in vita presso il reparto di rianimazione del Policlinico Gemelli di Roma, un accusa tremenda, se confermata: omicidio. Non è dunque un amore che cercava la morte per raggiungere l'eternità, tipo quelle raccontate da grandi drammaturghi, ma un odio che tutto distrugge proprio perché quell'amore è finito. Loredana infatti lo aveva confidato su internet che quel sentimento una volta tanto intenso, era giunto al capolinea: "Come faccio a lasciarlo? Quanti casini... ho paura". Chissà se quella "Lolly83" che firma l'agghiacciante messaggio e lei. Sarà Nicolò, nella speranza che possa sopravvivere alle ferite -anche se i medici non disperano- a spiegare il terribile segreto di ciò che è accaduto in quella stanza, e a spiegare poi i perversi meccanismi che armano la mano per uccidere chi, dopo tanto amore, ti dice che tutto è finito, e che la vita, nonostante tutto, può e deve continuare ad andare avanti. (Gericus)

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