mercoledì 25 giugno 2008
SFIDA A SCACCHI CON LA MORTE
Buzz, il "duro" capobanda, sfidava James Dean, in "Rebel without a cause" guidando l'auto nella "Chicken run", cioè nella "corsa del pollo". Era il 1955, ed il film, primo nel suo genere a mettere in risalto l'insofferenza dei giovani cresciuti nel dopoguerra, era "Gioventù bruciata". Ma oggi, a distanza di oltre 50 anni, con una gioventù che ormai non ha più niente da bruciare, confusa nella nebbia degli sballi del sabato sera e nella mania dei cellulari perennemente in contatto, chi l'avrebbe mai detto che si può ancora morire per una "prova di coraggio"? Angelo Di Biase (foto) aveva quasi 21 anni -li avrebbe compiuti il prossimo 14 luglio-, era un operaio ed abitava a Pinerolo. La voglia di vivere -con l'esuberanza dell'età- e la noia della vita di provincia, unita ad un pizzico di follia, in una notte di afa si è tramutata in tragedia: "Guardiamo chi riesce a salire per primo sul tetto del treno" qualcuno deve aver detto in quel gruppetto di tre amici. Massì, rompere la monotonia e poi, col telefonino, riprendere il tutto e scaricarlo in rete. Chissà se questa pazza idea era già stata messa in atto altre volte, fatto sta, che quel "Minuetto" fermo sul binario morto della stazione di Pinerolo e pronto a partire verso Torre Pellice all'alba di quella stessa mattina era troppo invitante. Con l'orologio che segna le due della notte, Angelo Di Biase ha sfidato così sorte e compagni. E' stato il più lesto a salire in cima, ma non ha fatto in tempo ad assaporare "la vittoria", perché una scarica di corrente da 3000 volt lo ha ucciso all'istante. L'amico Aldo Nocerino, 21 anni, lo ha visto stramazzare sul tetto della locomotiva, e senza pensarci due volte è corso in suo aiuto, prendendosi a sua volta una scarica elettrica -fortunatamente non letale- che lo ha fatto volare a terra. E' il terzo giovane presente, 17 anni, a lanciare l'allarme al 118 e ai Carabinieri, che giungeranno sul posto in una manciata di minuti. Si può morire anche così nella nostra provincia, se non abbiamo l'auto super truccata per primeggiare nelle gare clandestine di velocità tipo "Gunball" o se non siamo "fatti abbastanza" per guidare nella notte "a fari spenti per vedere se è poi così difficile morire"... Anche "Buzz" morì nella "chicken run", perché pure lui non sapeva che nella sfida con la morte, è sempre la donna in nero a dare lo scacco matto... (Gericus)
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