sabato 7 giugno 2008
IL PIU' ANTICO MESTIERE DEL MONDO
Sono più di 100mila le prostitute in Italia che offrono i loro servigi. Un numero che cresce di anno in anno, alimentando un movimento di denaro stimato mensilmente in 90 milioni di euro. Donne -e giovanissime- che arrivano da ogni angolo del mondo, e che secondo una ricerca effettuata da Andrea Di Nicola, docente di criminologia all'università di Trento e coautore di uno studio qualitativo sul settore, "solo una su tre dichiara di essere sfruttata", ovvero di essere in mano al racket o a un protettore, rendendo mensilmente ai suoi aguzzini un qualcosa come 7mila euro. Prostituzione italiana battuta dalla concorrenza, il mercato del sesso è ormai in mano alle straniere, africane in primo luogo seguite subito da donne dell'est, anche se attualmente si assiste ad un invasione di donne cinesi, super organizzate e che tengono in mano la rete delle case d'appuntamento. Se la prostituta italiana si offre per non meno di 100 euro, -compreso la camera- con le straniere il sesso è assicurato con 30, da consumarsi prevalentemente in macchina, cioè "un colpo e via". Ma quali sono le regioni italiane dove il più antico mestiere del mondo è richiesto maggiormente? In cima alla classifica troviamo il Lazio (7.000 prostitute), la Lombardia (6.000), il Veneto (3.500), il Piemonte (3.000), il Friuli (2.500), e la Campania (2.000). Guardando poi le statistiche si scopre che di queste 100mila prostitute, il 50% proviene da 60 Paesi differenti, il 35% opera nei locali aperti al pubblico o in appartamenti, il 20% sono minorenni, 30% sono i transessuali, e il 65% lavora in strada. I clienti maschili in Italia sono oltre 9 milioni, e la loro età varia dai 35 ai 50 anni, generalmente sono sposati e i loro incontri a luci rosse si verificano con cadenze quindicinali. Una buona parte di questo esercito di "godurioni" preferisce incontri con donne dell'est, la prestazione più richiesta è sesso vaginale e quasi tutti sono favorevoli alla riapertura delle cosiddette "case chiuse". Il giro d'affari sommerso infine supera abbondantemente il miliardo di euro all'anno. (Gericus)
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