lunedì 5 febbraio 2007

MORIRE ALLO STADIO (2007)

Per l'ispettore capo della Polizia Filippo Raciti il 'calcio' era solo uno sport, ma per lui anche un compito: far sì che i tifosi più scalmanati non arrivassero ad uno scontro. Pertanto venerdì 2 febbraio quell'incontro Catania/Palermo, derby siciliano per antonomasia, per lui era una normale giornata di lavoro, una come tante a rischiare la vita sulla strada, solo che per quel servizio allo stadio si sarebbe ritrovato in più sulla busta paga quegli otto euro all'ora di straordinario che tutto sommato, avrebbero fatto comodo ai bilanci familiari. Non pensava certo a quella guerriglia che di lì a breve sarebbe scoppiata e nemmeno pensava che qualcuno avrebbe potuto...ucciderlo. Filippo Raciti, (foto)38 anni, sposato e due figli, con una busta paga che non supera i 1500 euro mensili, purtroppo è stato ucciso da uno o più delinquenti. Morire allo stadio, così, senza un motivo e senza un perchè, mentre in divisa cerchi di guarire questo calcio malato aggredito dai virus della delinquenza messa in atto da una gioventù alla deriva, in quest'Italia senza leggi, senza morale e senza ideali, senza speranza e senza domani. Onore a Filippo Raciti, e che le patrie galere spalanchino le porte per assicurarsi quei poveri imbecilli che scambiano lo stadio per un campo di battaglia e le forze dell'ordine per nemici da combattere. E che vi rimangano dentro a lungo. (Gericus)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao...complimenti per l'articolo...è molto bello!

mi sapresti dire come si fa ad inserire il contatore per vedere quante persone sono entrate nel blog?. se vuoi scrivi alla mia mail: eliuddeddu@hotmail.it

ciao