domenica 11 febbraio 2007
MINI ASSEGNI AL POSTO DI MONETA (1978)
Per ovviare alla mancanza di monete da cento e cinquanta lire -sparite si dice ad opera di sedicenti industriali per ricavarne una volta fuse, casse per orologi- sono nati i cosiddetti "miniassegni", ovvero 'pezzi' di carta emessi dalle banche con su scritto il valore nominale. Da un po' di tempo infatti, il resto, al posto delle monete, veniva dato in caramelle tra il disappunto di chi le riceveva, pertanto, per ovviare a questo sistema, ecco l'italico ingengno che inventa i "miniassegni". Nello stesso tempo, l'associazione regionale del commercio e turismo, al fine di chiarire la situazione relativa alla circolazione degli stessi, comunica che "non esiste, a tutt'oggi, norma alcuna che prescriva l'abolizione di tali effetti, e che pertanto gli stessi possono ancora essere dati in pagamento". Per assicurare poi gli esercenti, assicura che "tutte le banche operanti in Valle d'Aosta che l'associazione ha preventivamente interpellato, ritirano in qualsiasi momento dai propri clienti correntisti i mini-assegni di cui essi si trovino in possesso, suggerendo una certa procedura quale può essere, per esempio, la consegna ordinata per banche di emissione. Non accettarli", conclude infine l'associazione, "equivarrebbe ad un arbitrio". (Gazzetta del Popolo)
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