sabato 24 febbraio 2007

LE ALPI NON PERDONANO (1980)

Vittime in montagna, un bilancio pesante. Centoventisette alpinisti sono deceduti lo scorso anno sui versanti delle principali montagne comprese nel triangolo Valle d'Aosta, Francia e Svizzera. Il bilancio è appesantito da 49 feriti gravi e da sette dispersi. Il primato negativo è detenuto dal Cervino con 61 morti, 18 feriti e due dispersi, seguito dal Monte Bianco con 60 morti, 23 feriti gravi e 5 alpinisti dati per dispersi. Il quadro si completa con quattro deceduti sul massiccio del Monte Rosa e due sul Grand Combin. Divisi per nazionalità, gli svizzeri sono stati quelli che hanno pagato il pedaggio più alto, dovendo contare 27 morti e 12 feriti, 26 le vittime francesi, altrettante quelle tedesche. I transalpini contano anche 14 feriti, 4 i tedeschi. Seguono in questo tragico bilancio gli italiani con 18 morti e nove feriti. Poi gli inglesi con 9, gli spagnoli con 5, i giapponesi con 4, gli americani con 3, quindi i polacchi, i belgi, gli austriaci e i danesi con due. Chiudono la fila gli svedesi con una sola vittima.
(Gazzetta del Popolo)
(foto: recupero di una salma sul Monte Bianco)

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