Vittime in montagna, un bilancio pesante. Centoventisette alpinisti sono deceduti lo scorso anno sui versanti delle principali montagne comprese nel triangolo Valle d'Aosta, Francia e Svizzera. Il bilancio è appesantito da 49 feriti gravi e da sette dispersi. Il primato negativo è detenuto dal Cervino con 61 morti, 18 feriti e due dispersi, seguito dal Monte Bianco con 60 morti, 23 feriti gravi e 5 alpinisti dati per dispersi. Il quadro si completa con quattro deceduti sul massiccio del Monte Rosa e due sul Grand Combin. Divisi per nazionalità, gli svizzeri sono stati quelli che hanno pagato il pedaggio più alto, dovendo contare 27 morti e 12 feriti, 26 le vittime francesi, altrettante quelle tedesche. I transalpini contano anche 14 feriti, 4 i tedeschi. Seguono in questo tragico bilancio gli italiani con 18 morti e nove feriti. Poi gli inglesi con 9, gli spagnoli con 5, i giapponesi con 4, gli americani con 3, quindi i polacchi, i belgi, gli austriaci e i danesi con due. Chiudono la fila gli svedesi con una sola vittima.
(Gazzetta del Popolo)
(foto: recupero di una salma sul Monte Bianco)
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