giovedì 22 febbraio 2007

LA SPECULAZIONE NELLA CONCA DEL CERVINO (1980)

Ville e condomini costruiti anche dove cadono le valanghe. La deturpazione della conca del Cervino, dove la speculazione è stata capace di superare tutti gli scogli, è un fatto ormai compiuto. Non si può tornare indietro, non si possono radere al suolo i numerosi edifici sorti negli ultimi dieci anni anche in zone non troppo sicure, poco distanti dai punti soggetti a caduta di valanghe. Non si è tenuto conto neppure di questo pericolo e in determinate zone si sarebbe dovuto evitare anche la costruzione di una sola villetta. Si è poi tentato di porre rimedio imponendo la distruzione di alcune opere, ma come si ricorderà, un ordinanza di questo genere dette luogo a polemiche da parte dei diretti interessati e l'iniziativa rimase senza esito. Il Breuil così è stata la località maggiormente sacrificata, come d'altra parte è accaduto anche a Courmayeur, dove la situazione è quasi analoga. Nella valle di Ayas infine, esattamente a Champoluc, si è rischiato di cancellare la vista del Monte Rosa se non fossero intervenuti saggiamente gli organi competenti, imponendo la sospensione di alcuni lavori che prevedevano la costruzione di un grosso condominio.
(Gazzetta del Popolo)
(foto: Cervinia con i suoi condomini)

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