(foto tratta da Il Giornale)
venerdì 30 novembre 2007
QUARANTA FRUSTATE E VIA. (2007)
(foto tratta da Il Giornale)
L'OMNIBUS DE VALTOURNENCHE (1893)
(Feuille d'Aoste - foto da Le Messager Valdotaine)
giovedì 29 novembre 2007
SUCCEDE SOLO IN ITALIA... (2007)
(foto da La Stampa: Ahmetovic in manette tra due poliziotti della Penitenziaria)
mercoledì 28 novembre 2007
LA DURA RERALTA' (2007)
(foto da La Stampa: un cartellone in Svizzera contro l'immigrazione selvaggia)
martedì 27 novembre 2007
LA SITUAZIONE DI ADRIANO CELENTANO... (2007)
Diavolo di un Celentano! Chi altri, se non lui, saprebbe spacciare uno spot pubblicitario per un programma televisivo di prima serata? Si, perché "La situazione di mia sorella non è buona", andata in onda martedì 26, non è altro che una video promozione per l'uscita del suo prossimo disco, naturalmente dal titolo omonimo. Onestamente il grande Adriano avrebbe potuto permettersi ben altro, ma vuoi per mancanza di idee o più verosimilmente di presunzione, il piatto dal forno è uscito insipido. Per quanto riguarda il brano che dà il titolo a tutto il programma, niente da eccepire, il nostro Adriano sfodera la verve migliore per dare un tocco di "drammaticità sarcastica" a ciò che dice, mescolando infatti 'sventure reali' a paradossi personali, come la situazione "dei miei capelli", anche quella -e lo sappiamo ormai da anni- "per niente buona". Il set poi è una goliardata che ricorda quelle del buon Arbore, con amici che raccontano barzellette e un Fabio Fazio sacrificato da spalla per monologhi e sketch 'così e così'. Inspiegabile comunque l'apparizione in chiave sexy di Laura Chiatti e l'intervento di Carmen Consoli, comprimarie di un evento che evento non è stato. Che aggiungere ancora? Che al "Ragazzo della via Gluck" tutto è permesso, perché dopo brani memorabili -sarebbe troppo lunga la lista- portati al successo durante i suoi anni di carriera, beh, uno 'scivolone' ha il valore di una goccia di pioggia in mezzo all'oceano. Quando canta, tutto gli è perdonato, perché come ha detto all'inizio del programma il grande Mogol, autore della parte letteraria di molti suoi successi, "l'importante è cantare con il cuore". E questo Adriano lo fa. (Gericus)
lunedì 26 novembre 2007
UN DELITTO IN CERCA DI AUTORE (2007)
Quattro personaggi, quattro coinvolti più o meno in un delitto senza senso, quello di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa a Perugia circa un mese fa. Verità che fioccano nell'aria, o meglio, sui media, e che hanno la validità di un giorno e a volte, di poche ore. Quattro verità, un infinità di "non ricordo", e un mare di silenzi, di parole ancora da pronunciare. Patrick Dija Lumumba, il primo indicato da Amanda "FoxyKnoxy", l'americana, come autore dell'omicidio, adesso è fuori, al momento "incolpevole" di tutto, il quale rilancia: "Amanda era una divoratrice di uomini, e mi ha voluto incastrare solo perché di pelle nera", come se Rudy Hermann fosse un biondo finlandese. Lumumba dunque, vive il suo momento di libertà e di camionate di euro che gli arrivano dai giornali inglesi (75 mila euro) per raccontare "le sue memorie" difensive e che lasciano perplessi gli inquirenti: Perchè queste cose non le ha rilevate nel momento del primo interrogatorio? Già, perchè? Amanda Knox, dal canto suo, come un moderno Silvio Pellico manda alle stampe il suo memoriale, infarcito di una sequenza impressionante di "non ricordo", di "anch'io cerco la verità", salvo poi ricordarsi con certezza che "quella notte ho fatto sesso con il mio ragazzo", senza però spiegare in maniera inequivocabile, perché ha incolpato il congolese Lumumba. Raffaele Sollecito, il quasi ingegnere, tra un amnesia e l'altra ricorda "di aver trascorso la serata davanti al suo computer, e di aver navigato senza sosta su internet fino a tardi", un fatto smentito dai periti della procura ma confermato da quelli della difesa. E infine Rudy Hermann Guede, l'ivoriano che si spacciava per yankee, che aveva un debole per "girls" inglesi e americane, e che dopo il delitto, -che lui dice "perpetrato da qualcuno mentre io con cuffiette ero in bagno"- se ne scappa all'estero immediatamente dopo invece di chiamare l'ambulanza, -magari anonimamente- in un ultimo umano tentativo di salvare una vita. Parole al vento, verità nascoste, per questo delitto tuttora in cerca di autore. (Gericus)(foto: Raffaele Sollecito e Amanda Knox)
L'UOMO CHE HA BEFFATO L'FBI (2007)
(Foto da Il Giornale: Identikit dell'uomo allora e come sarebbe oggi)
domenica 25 novembre 2007
MORIRE A KABUL (2007)
sabato 24 novembre 2007
I "VIP" DI CASA A COURMAYEUR (2007)
(foto: Monte Bianco)
mercoledì 21 novembre 2007
UN CERCHIO CHE SI CHIUDE? (2007)
lunedì 19 novembre 2007
PERUGIA: TROPPE "CERTEZZE"... (2007)
Ora c'è un ivoriano a dare spinta alle indagini. I profili del Dna ricavati da reperti rinvenuti sulla scena del delitto riconducono a lui. Un ivoriano dunque, un congolese, un'americana, un italiano e lei, la povera vittima, inglese. Un "internazionale del crimine". Quattro personaggi "ingombranti" però, perché l'ultimo tassello di questo giallo scagionerebbe -se non tutti- alcuni dei personaggi per il momento coinvolti nel delitto, oltre a creare scompiglio in altri risultati accertati. Se l'ivoriano, tale R.E., 21 anni, conosciuto come piccolo spacciatore e con precedenti penali, è colui che ha violentato Meredith -come è risultato dagli esami- uccidendola poi, che ruolo ha il congolese Patrick Diya, arrestato da due settimane? E altro ancora: che significato dare al coltello sequestrato in casa di Raffaele Sollecito, sul quale sono state trovate due tracce di Dna, una tra lama e manico di Amanda Knox e l'altra, sulla punta, di Meredith? Come collegare queste due "certezze"? L'ivoriano è passato dall'abitazione di Raffaele Sollecito, ha preso un coltello, è andato da Meredith, l'ha uccisa, è andato in bagno, ha fatto i suoi bisogni, -tracce di feci appartenenti al suo profilo genetico- ha lavato il coltello e infine, lo ha riportato in casa di Raffaele? Un po' assurdo e macchinoso, oltre che inverosimile. La sua fuga subito dopo il delitto, il suo cellulare spento da quel giorno, la sua abitazione distante solo 200 metri dal luogo dove sono stati rinvenuti i due cellulari di Meredith, e soprattuto i nuovi riscontri degli esami, crea, giustamente, forti sospetti. Rimane in gioco Amanda a questo punto, colei che ha confessato di essere in casa nel momento in cui Meredith veniva uccisa, e di aver sentito pure le grida della vittima. Perchè addossare allora -come ha dichiarato alla polizia- la colpa a Patrick? Per paura dell'ivoriano killer? E Raffaele, c'era o non c'era con Amanda quella sera? Col "quarto uomo", una volta preso, potremo dare risposte ai tanti interrogativi che gravitano intorno a quest'assurdo delitto, e se Dio vorrà, conoscere il volto, una volta per tutte, di colui che ha cancellato la vita di Meredit Kercher, l'inglesina che amava l'Italia e la sua cultura. (Gericus)(foto: Meredith Kercher)
APPELLO PER ELISEO JORIOZ (1993)
(foto: Feliciano e Germana Jorioz)©
sabato 17 novembre 2007
DELITTO MEREDITH: IL "QUARTO UOMO" (2007)
(foto: Meredith la sera prima del delitto)
OCCHIO ALLE TRUFFE! #2 (2007)
Con il logo originale delle Poste Italiane, giunge via mail a migliaia di persone questo messaggio:
"Nell'ambito delle misure di sicurezza da noi adottate, controlliamo costantemente le attività del sistema. Durante una recente verifica, abbiamo rilevato un problema riguardante il tuo conto.
Attività insolite del conto, hanno reso necessaria una limitazione dell'accesso al conto fino a quando non verranno raccolte ulteriori informazioni di verifica.
Abbiamo deciso di limitare l'accesso al tuo conto fino a quando non verrà completata l'implementazione di misure di sicurezza aggiuntive.
Per controllare il tuo conto e le informazioni che Poste Italiane ha utilizzato per decretare di limitare l'accesso al conto, visita il seguente sito: (SITO OMESSO)
Se dopo aver controllato le informazioni sul conto, desideri ulteriori chiarimenti riguardo l'accesso al conto, contatta il modulo: Contattaci nell'Aiuto.
Nel ringraziarti per la collaborazione, ti ricordiamo che questa è una misura di sicurezza il cui scopo è quello di garantire la tutela degli utenti e dei conti.
Ci scusiamo per gli eventuali disagi.
Cordiali saluti - Assistenza clienti Poste Italiane".
NON RISPONDERE MAI PERCHE' E' UNA TRUFFA!
PIUTTOSTO, AVVISARE LA POLIZIA POSTALE! (Gericus)
"Nell'ambito delle misure di sicurezza da noi adottate, controlliamo costantemente le attività del sistema. Durante una recente verifica, abbiamo rilevato un problema riguardante il tuo conto.
Attività insolite del conto, hanno reso necessaria una limitazione dell'accesso al conto fino a quando non verranno raccolte ulteriori informazioni di verifica.
Abbiamo deciso di limitare l'accesso al tuo conto fino a quando non verrà completata l'implementazione di misure di sicurezza aggiuntive.
Per controllare il tuo conto e le informazioni che Poste Italiane ha utilizzato per decretare di limitare l'accesso al conto, visita il seguente sito: (SITO OMESSO)
Se dopo aver controllato le informazioni sul conto, desideri ulteriori chiarimenti riguardo l'accesso al conto, contatta il modulo: Contattaci nell'Aiuto.
Nel ringraziarti per la collaborazione, ti ricordiamo che questa è una misura di sicurezza il cui scopo è quello di garantire la tutela degli utenti e dei conti.
Ci scusiamo per gli eventuali disagi.
Cordiali saluti - Assistenza clienti Poste Italiane".
NON RISPONDERE MAI PERCHE' E' UNA TRUFFA!
PIUTTOSTO, AVVISARE LA POLIZIA POSTALE! (Gericus)
PAPA' PER UN GIORNO (2007)
(foto: Massimiliano e la compagna Elena)
venerdì 16 novembre 2007
PERUGIA: IL CERCHIO SI CHIUDE? (2007)
Si complica la posizione di Amanda Knox e del suo ex fidanzato Raffaele Sollecito in seno all'omicidio di Meredith Kercher, la giovane studentessa inglese uccisa nella sua casa il 2 novembre scorso. Dai risultati degli ultimi esami della Scientifica infatti, in un coltello rinvenuto nella casa di Raffaele, sarebbero stati trovati due differenti profili di dna, dei quali uno, tra il manico e la lama, appartenente ad Amanda, mentre il secondo, sulla punta della lama, alla povera Meredith, la vittima. E' l'arma del delitto? A questo punto, un inquietante interrogativo apre nuovi scenari su tutta questa brutta vicenda: Meredith Kercher, era una vittima predestinata nella notte di Halloween? E ancora. In tutto questo, che ruolo può ancora avere il congolese Patrick Lumumba? Il suo legale, Giuseppe Sereni non ha dubbi: "Lumumba è stato tirato dentro perché è il soggetto più debole e soprattutto, solo perché è nero". Può essere un affermazione convincente? Troppi comunque sono ancora i misteri su questo delitto che tiene col fiato sospeso una città, e per niente chiare ancora le deposizioni degli indagati, per non parlare delle testimonianze. Lumumba era veramente nel suo pub nell'orario dell'omicidio? Ha un valore giuridico la testimonianza del professore universitario svizzero? E ancora: cosa dire dell'aggancio alla cellula del segnale telefonico di Lumumba situato nei pressi dell'abitazione della vittima? Raffaele Sollecito era veramente a preparare la sua tesi al computer di casa sua nell'ora del delitto? E Amanda Knox infine, cosa e chi nasconde dietro la sua versione rilasciata agli inquirenti subito dopo l'arresto, nella quale asseriva di essere stata presente all'omicidio perpetrato da Lumumba mentre lei era in cucina? La verità è ancora lontana, mentre avanza l'ipotesi di una quarta persona. Chi è? Dov'é? (Gericus)(foto: Amanda Knox in un immagine di qualche anno fa in USA)
martedì 13 novembre 2007
UN... CALCIO NEI DENTI (2007)
Quel pallone che rotola nell'erba da sempre è stato considerato "lo sport più bello del mondo". E' stato, appunto, perché oggi non lo è più. In Italia questo 'feticcio' ha esaurito il suo cammino. Da dove possiamo partire per trovarne le cause? In primo luogo dai troppi soldi che girano nell'ambiente e non ultimo, come ammette il presidente dell'Uefa, Michel Platini, "da una pressione esagerata ed esasperata che gli italiani, gente comune, politici e media, riversano su questo sport". Come dargli torto. Serve una cura dunque per riportare in vita il calcio, allontanando i "mercanti dal tempio" in primo luogo, e riportare al giusto valore il "rotolare di una palla che entra nella rete". In seconda battuta, come scrive Massimo Gramellini, "Riprendiamoci lo stadio", poiché l'Italia e gli italiani non sono quelli che in queste ore danno un "misero spettacolo si sé stessi nei telegiornali di tutto il mondo". Difficile è essere ottimisti. Una luce di speranza arriva ancora da Michel Platini: "Il calcio è di una bellezza rara, e l'Italia è uno dei Paesi più belli al mondo. Forse non ve ne siete ancora resi conto, ma siete voi stessi a rovinare questo patrimonio che il resto del mondo vi invidia". Meditiamo, gente, meditiamo. (Gericus)
A FRANCO PER IL SUO COMPLEANNO (2007)
Erano altri tempi quando indossavi le camice a"pois", caro mio! Meno anni sulle spalle e una
circonferenza di vita meno appariscente. Non ti
preoccupare, perchè l'importante è la salute,
una famiglia serena e una nipotina
"da esibire
con orgoglio".
Trascorri oggi perciò un buon
compleanno e ricorda, come dice un proverbio, che "La vecchiaia è quando si comincia a dire '
'Non mi sono mai sentito così giovane'"...
Auguri, e cento di questi giorni!!!!!!!!!
lunedì 12 novembre 2007
TUTTO QUESTO E' CALCIO? (2007)
Ha un senso mettere a ferro e fuoco una città? Ha senso scatenare una rivolta feroce contro le forze dell'ordine per la malaugurata azione di un singolo agente, reo di aver impugnato un arma in un momento inopportuno? Che senso ha poi incendiare un auto, sfasciare una vetrina, bastonare un giornalista? Sfugge il motivo di tutto ciò, poiché dall'orrore per la morte di un giovane sportivo, dal dolore provocato da questa assurda tragedia, il terremoto scatenato offusca il senso nobile della rabbia stessa. Il calcio che "esce" dagli stadi sotto forma di violenza non è più "passione sportiva" né tanto meno attaccamento ai propri colori. E' delinquenza e basta. Ed è qui che bisogna puntare il dito, perché troppi morti si sono immolati sull'altare del "Dio pallone" e tra questi ci sono agenti delle forze dell'ordine, sportivi senza "bandiera" e "ultras di fede estrema". Morire per un pallone, magari per la decisione non condivisa di un arbitro.... Che stronzata perdere la vita "per il nulla". Scatenare poi una guerriglia urbana supera la fantasia più accesa. Abbassiamo i toni dunque, e riflettiamo finché siamo a tempo ponendoci una domanda: siamo sicuri che così facendo, si onora la tragica scomparsa della vittima del momento? Gabriele Sandri non era un violento. Era uno sportivo. Onoriamo la sua memoria da sportivi allora... (Gericus)
MORIRE PERCHE'? (2007)
"C'è ancora un posto in macchina e noi siamo in tre. Vieni"? Figurati se Gabriele Sandri, 28 anni, noto dj della capitale e tifoso laziale, non fosse pronto per quella sfacchinata! E allora via, col sonno che ti chiude gli occhi e nella mente ancora la musica della notte, le voci della gente, una birra al doppio malto, un sorriso alla più bella della pista, e il pensiero a quell'incontro tra Inter e Lazio che vale una domenica da mille chilometri. Una sosta per un panino, una cappuccino e poi, via, perchè Milano è ancora lontana. Un colpo di pistola arrivato come e perché. Un viaggio, come la vita, che si ferma in una piazzola dell'autostrada del Sole. Morire così. Morire perché... (Gericus)(foto dal web: Gabriele Sandri)
sabato 10 novembre 2007
VALDOSTANO MUORE A SANTO DOMINGO (1993)
venerdì 9 novembre 2007
PEDONALIZZAZIONE di PIAZZA ARCO d'AUGUSTO (1993)
C'ERA UNA VOLTA PERUGIA (2007)
Città stupenda, cosmopolita, grazie a studenti che arrivano da ogni angolo della Terra per studiare alla Stranieri. I ricordi corrono a quando la città era diversa, più "paesana" e lontana dai clamori del mondo, dalle brutte tentazioni delle grandi metropoli. Oggi, il brusco risveglio, o meglio, la constatazione di quello che ormai i perugini pensavano ma non volevano dire: Quella Perugia non esiste più. Si, perché da tempo zone della città sono "off limits" ad una certa ora e i perugini ne stanno alla larga. E si punta il dito su quel via vai di facce poco raccomandabili che sul calar del sole cominciano a stazionare in via della Viola, ai parcheggi Tre Archi, Porta Pesa, senza dimenticare via Garibaldi, Imbriani. Un brulicare di "mercanti" in attesa di studenti pronti a spendere cifre per ogni tipo di sballo, soldi inviati loro da genitori senza problemi e che vanno a finire nelle tasche di spacciatori, di venditori di morte. E' questo il ventre molle della città, quel sottobosco di "studenti allo sbaraglio" che vivacchia tra una seduta universitaria e divertimento "no limits", fatto di sesso, vodka e droga. E lo sfascio del vecchio centro storico è lì sotto gli occhi di tutti, immondato ad una certa ora da bottiglie di birra, cocci, preservativi usati e un forte odore di urina. C'era una volta Perugia, mastica amaro un ex giovane che negli anni "belli" aveva studiato proprio lì, in quella superba città nel cuore dell'Italia, una città dai tramonti indimenticabili, dai dolci profili delle sue colline e dai suoi vicoli antichi impregnati di medioevo e non ancora di kebab. Una volta, e nemmeno tanto tempo fa, Perugia vendeva cultura. Oggi, appetitoso è il business degli studenti, ai quali si affittano senza troppe domande appartamenti a suon di migliaia di euro, incuranti di creare zone senza regole né moralità. Come in via della Pergola, appunto, dove Meredith Kercher "sognava e viveva la sua Italia", e dove purtroppo, dopo la notte di Halloween, la strega ha bussato alla sua porta. (Gericus)
giovedì 8 novembre 2007
LA VALLE D'AOSTA QUINTA IN RICCHEZZA (1993)
ECCO GLI ... AMICI (2007)
Ecco il volto degli "amici". Non hanno però il sorriso "benevolo" -come specifica il Nuovissimo Dizionario Dardano- "ispirato dall'amicizia affettuosa", ne tanto meno da quel legame "tra persone basato sull'affetto, stima, simpatia vicendevole". Mi immagino invece il ghigno feroce di qualche "amico" mentre infierisce su Meredith "Mez" Kercher. Lupi pronti a sbranare. Poco importa se gli inquirenti indicano, come presunto colpevole dell'omicidio, il congolese Patrick Diya (foto) né tanto meno interessa sapere che l'americana Amanda Knox teneva ferma la vittima e il suo fidanzato, l'italiano Raffaele Sollecito partecipasse al festino sessuale. E' l'orrore di questa mattanza che spaventa e che lascia basiti. Vittima e presunti carnefici tutti studenti universitari, -eccetto il Lumumba- in quella Perugia nel cuore dell'Italia, in quell'Università per Stranieri fiore all'occhiello della nostra formazione scolastica. Quello che in fondo angoscia di più, è la mancanza totale di quel minimo di pietà umana che contraddistingue l'uomo dall'animale. I tre sotto torchio e attualmente "alloggiati" nelle nostre patrie galere sono Amanda Knox, 20 anni da Washington, (USA) che frequentava un corso di italiano, Raffaele Sollecito, 24 anni di Bari, al termine della carriera universitaria dovendo discutere la tesi il prossimo 15 novembre, e Patrick Diya Lumumba, 38 anni sposato, con un figlio, e che da circa 20 anni vive in Italia. Quest'ultimo asseriva di essere nipote di Patrice Emery Lumumba, primo premier della Repubblica Democratica del Congo assassinato in seguito ad un 'golpe' militare a Katanga nel 1961. Chissà, questo 'biglietto da visita' gli era servito a farsi spalancare le porte delle istituzioni perugine, poiché -stando a ciò che si è scritto- si era inserito in varie attività cittadine. L'unico fiore pulito in questa storia maledetta resta lei, Meredith "Mez" Kercher, la giovane vittima inglese. Recita un antico proverbio: "Dai nemici mi difendo io, dagli amici mi protegga Iddio". Mai adagio fu più indovinato... (Gericus)
martedì 6 novembre 2007
MEREDITH KERCHER: TROVATI I KILLERS? (2007)
Il giallo sull'omicidio della giovane studentessa inglese Meredith Kercher (foto) potrebbe essere ad una svolta. Tre persone infatti sono state fermate alle prime luci dell'alba di questa mattina e queste sono Amanda Knox, 20 anni, studentessa americana e coinquilina della vittima, il suo fidanzato italiano Raffaele Sollecito di 24 anni, e un cittadino congolese di 38 anni Patrick Diya Lumumba, praticamente una "multinazionale del crimine". A dare una svolta alle indagini sarebbe stata proprio l'americana, crollata dopo ore di interrogatori da parte della polizia. Oscuro ancora il movente, seppure gli indizi, come ha commentato il questore di Perugia dottor Arturo De Felice, "portino al movente sessuale". Un "gioco" a quattro dunque che non sarebbe stato accettato dalla vittima, uccisa a questo punto proprio per la sua ribellione. Da Londra intanto, distrutto dal dolore, il padre di Meredith parla della figlia come una "ragazza perbene", una ragazza "che per moralità mai sarebbe stata coinvolta in cose di questo tipo". Difficile accettare o tanto meno capire una morte simile, e solo un po' di sollievo per la famiglia deriva dal fatto che "nostra figlia stava vivendo il suo sogno, e l'unico conforto è sapere che ci ha lasciati in un momento molto felice della sua vita". (Gericus)
domenica 4 novembre 2007
CHI HA UCCISO MEREDITH KERCHER? (2007)
sabato 3 novembre 2007
IMMIGRAZIONE ATTO II°: LA VENDETTA (2007)
Dopo la barbara uccisione di Giovanna Reggiani per mano di un Rom, tre romeni sono stati pestati a sangue da un gruppo di persone incappucciate. E' l'inizio di una escalation di violenze da "resa dei conti"? E' la rabbia popolare che esplode per ristabilire la legalità laddove la mano della legge non ha mai posto rimedio? E' l'inizio di una battaglia per la riconquista della libertà perduta? Si fa presto a dire "Schengen" e riempirci la bocca con quell'accordo tra Stati sulla libera circolazione firmato dall'Italia "senza condizioni" nel 1990, perché "annusando" il pericolo di un invasione incontrollata, Inghilterra e Irlanda accettarono solo parzialmente l'acquisizione di Schengen, mantenendo i controlli alle frontiere. Oggi, dopo il sogno dei nostri politici di una comunità interculturale, il brusco risveglio e la constatazione della propria sconfitta ideologica. Massimo D'Alema, dopo aver appreso della "spedizione punitiva" contro i tre romeni, ha dichiarato che "In questo modo si alimenta la violenza". Ma non lo sapeva che nulla facendo si sarebbe arrivati a questa esplosione di rabbia incontrollata? Perché non è mai intervenuto prima affinchè l'esasperazione degli italiani non arrivasse a questi livelli? Perché non si è mosso per ridare alla popolazione quegli spazi occupati con la violenza da immigrati provenienti da ogni angolo del mondo? Perché ha lasciato che interi quartieri fossero strappati alla collettività diventando ghetti senza legge e senza futuro? E tutti i morti ammazzati? E tutte le donne violentate? E quei magnacci stranieri che si sono arricchiti con la prostituzione che ha invaso le nostre strade? Due milioni e mezzo di euro sono stati scoperti sul conto corrente di un "povero" rom accampato in una "povera" capanna sulle sponde del Tevere. Ora si corre ai ripari, ora che la gente non ne può più, e che scende in strada a farsi giustizia da sé. (Gericus)
giovedì 1 novembre 2007
ULTIMA FERMATA: ROMA (2007)
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