"Papà, qui tutto va bene" dice un giovane immigrato africano parlando al telefono con il genitore lontano. "Sono iscritto all'università, ho un buon lavoro e abito con amici". Realizzato dall'Oim (Organizzazione internazionale delle migrazioni), questo spot serve a lanciare la vera immagine del "Paradiso" che gli immigrati credono di trovare da noi. Tra una frase e l'altra che il giovane africano comunica al padre infatti, le immagini mostrano il vero volto di questi "soggiorni della fortuna": mendicare per sopravvivere, centri di detenzione, rifugi fatiscenti e polizia alle calcagna. Non vuole essere uno spot "razzista", ma piuttosto un sublime messaggio della realtà che attende coloro che dall'estero, sono in procinto di partire verso quell'Eldorado che Eldorado non è. Questo filmato, che già circola in certi Paesi africani, ha creato un certo disagio, soprattutto tra i mercanti di sogni, coloro cioè che per cifre impossibili -per chi intraprende l'avventura-, traghettano verso le coste europee, gente in cerca di un futuro migliore. Un modo umano dunque per fermare l'esodo, voluto e realizzato con il contributo della Commissione di Bruxelles e con fondi stanziati sotto il patrocinio del vicepresidente Frattini, responsabile del portafoglio Immigrazione. Un messaggio dunque che vuol far sapere ai diretti interessati, che emigrare "non sempre migliora la vita". (Gericus)
(foto da La Stampa: un cartellone in Svizzera contro l'immigrazione selvaggia)
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