Eccolo qua il volto del testimonial della campagna contro gli incidenti stradali. Il soggetto ingaggiato per questo tipo di comunicazione globale, non ha alle spalle una carriera di successi cinematografici né tanto meno dischi che hanno scalato le classifiche, bensì una condanna per omicidio colposo plurimo nei suoi confronti per aver ucciso quattro giovani minorenni, tutti e quattro falciati nella scorsa primavera dal neo "testimonial", che ubriaco fradicio era alla guida di un furgone. Il personaggio in questione è Marco Ahmetovic, un giovane rom, che nonostante la strage, sta scontando la condanna non dietro le sbarre ma ai domiciliari in un residence e libero, a quanto pare, di firmare vantaggiosi contratti. Sarà da lui infatti che agli automobilisti arriverà il messaggio di "Non fate come me", consigliato -pensa un po'- da uno che ha sulla coscienza quattro morti in un sol colpo, e che trae profitto economico proprio da questa tragedia. Ma come se tutto ciò non bastasse, si parla anche dell'uscita di un libro scritto ancora dal rom, al quale sarebbero stati già anticipati -stando alle notizie di questi giorni- 30 mila euro. Se l'indignazione è unanime, grande dolore tra i genitori delle giovani vittime per quest'ennesimo atto di giustizia allo sbando, ma anche una netta presa di posizione contro questo sconcio da parte di numerosi politici e tra questi il ministro Clemente Mastella, il quale dai microfoni di Sky, ha annunciato un suo intervento ispettivo. (Gericus)
(foto da La Stampa: Ahmetovic in manette tra due poliziotti della Penitenziaria)
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