Gillian Gibbons, (foto) la maestra inglese 54enne condannata a Khartum non riceverà 40 frustate, ma dovrà scontare 15 giorni di carcere come deciso dal tribunale, e a pena espiata, dovrà lasciare immediatamente il Paese. Il suo avvocato difensore, Khamal al-Jazouli, rallegrandosi per la sentenza, ha detto che "Non è male", sapendo che la sua assistita rischiava fino ad un anno di carcere duro. A niente dunque è valso l'appello rivolto alle autorità del Sudan da parte del capo del Foreign Office inglese David Miliband, affinché il tutto fosse considerato "un errore in buona fede", pertanto privo di conseguenze legali. Niente di tutto ciò, perché i giudici hanno sentenziato -in base alla sharia, legge islamica- che Gillian Gibbons è colpevole di villipendio alla religione. Ma cosa è successo in realtà di tanto blasfemo? La maestra, in un gioco di classe, aveva chiesto ai suoi allievi, bambini tra i sei e i sette anni, di trovare un nome da affibbiare ad un orsetto di peluche . Venti bambini su ventitré hanno scelto quello di Mohammad, cioè il nome di Maometto in arabo. Arrestata immediatamente e trattata come una pericolosa criminale, Gillian Gibbons domenica scorsa veniva arresta e sbattuta in galera con l'accusa di "vilipendio alla religione e incitamento all'odio". E come una delinquente, ora dovrà lasciare il Sudan e ritornare in Inghilterra... (Gericus)
(foto tratta da Il Giornale)
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