"La voglio anch'io. La pretendo in nome della par condicio: per me andare al mercato, in centro, in viaggio, in farmacia a comprare carissime medicine, in banca a ritirare la misera pensione...è sempre più pericoloso. Non mi risulta che i vari politici, funzionari, giudici auto-blu dotati, corrano più rischi di un comune cittadino, pur essendo loro i responsabili della nostra insicurezza, della giustizia ingiusta, della burocrazia infame. Voglio anch'io l'auto blu e non voterò più questa gente (destra o sinistra non conta niente) fintanto che non si deciderà a fare la cosa più ovvia, onesta e banale: dare l'esempio rinunciando alla miriade di vergognosi privilegi. L'aspetto dunque la mia auto: bella, euro4 ed esente da multe per eccesso di velocità come le auto blu. Risparmiatevi l'autista: la guiderò io". Gianni Soria
(Lettera giunta alla Stampa e pubblicata su Specchio dei Tempi)
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