sabato 5 maggio 2007

OLIMPIADE, UN OCCASIONE DA NON PERDERE (1990)

Quasi 700 miliardi per una Olimpiade; più o meno sei milioni per ogni famiglia valdostana. Questa è la cifra ipotizzata per portare i Giochi della neve in Valle d'Aosta nel 1988. Il gioco vale la candela? "La risposta non può essere che positiva" dice l'assessore allo Sport del Comune di Aosta Rudy Marguerettaz. "Il rischio da evitare sarà quello di non stravolgere la città e la Valle". A parte gli investimenti in denaro, che in un Olimpiad, dice il presidente della giunta regionale Gianni Bondaz "verranno ammortizzati dalla diffusione dell'immagine della Valle d'Aosta a livello mondiale e da una sua precisa individuazione a livello geografico, che oggi non esiste assolutamente". Il pericolo da scongiurare è quello di imbruttire la Valle con ferite ambientali. "L'Olimpiade, per essere ben accetta, non dovrà scalfire minimamente la bellezza della nostra regione" aggiunge Giulio Dolchi, presidente del Consiglio regionale. Il presidente della giunta Gianni Bondaz è fiducioso: "Le bellezze della Valle non correranno rischi, perchè molte cose che serviranno ai Giochi noi le abbiamo già, a cominciare dalle piste di sci. L'intenzione è di muoversi con i piedi ben saldi a terra come è consuetudine per i valdostani". Preoccupazione invece per il "verde" Vanni Florio: "Non sono contro le Olimpiadi. Sono però fortemente preoccupato perchè nessuno mi pare pensi a quali potranno essre le conseguenze ambientali, sociali e finanziarie di un tale avvenimento. E mi domando se la Valle d'Aosta ha proprio bisogno dei Giochi per il suo turismo". (La Stampa)

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