giovedì 3 maggio 2007

AOSTA: AUTO PARCHEGGIATE OVUNQUE (1990)

Sarà un problema di passione, o forse soltanto di pigrizia, comunque sia non è un esempio di civiltà: gli aostani lasciano l'auto dappertutto, se potessero la spingerebbero perfino sui muri delle case. E' difficile credere che sia perchè le amano a tal punto da non volersi scostare più di tanto; è probabile che sia per comodità. Così i parcheggi rimangono vuoti e si riempiono i marciapiedi, gli incroci. Le auto bloccano i passi carrai, perfino i portoni. Le mura romane -mai come quest'anno hanno fatto parlare di sè- sono strette d'assedio da eserciti a quattro ruote. E questa volta non vale ribaltare le colpe sul Palazzo a meno che non si voglia prendere per buono il qualunquistico "piove, governo ladro". Sono i cittadini automobilisti a dover cambiare costume. E' quasi paradossale che Aosta sia imbrigliata in un traffico caotico, quando esistono parcheggi semideserti. Il miliardario parcheggio di via Carrel per esempio è quasi inutilizzato. Per anni la gente si è stupita e lamentata della esasperante lentezza dei lavori e oggi snobba la possibilità di sistemare l'auto a quattro passi dal centro e lontana da possibili bocciature o posteggi impossibili sui marciapiedi. (La Stampa)

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