lunedì 13 agosto 2007

VALLE D'AOSTA UN PO' MENO RICCA (1992)

La Valle d'Aosta, nell'indagine pubblicata in questi giorni dal centro studi delle Unioncamere "Guglielmo Tagliacarne", rimane tra le dieci province più ricche d'Italia, classifica guidata da Milano. L'analisi si riferisce al reddito prodotto per abitante. Nel 1990, anno preso in esame, ogni abitante della Valle ha prodotto redditi per 26 milioni e 500 mila lire. Rapportato a 100, il reddito prodotto dalla Regione è pari a 127,5. Vista in termini assoluti, e in particolare se confrontata con i 10 milioni 709 mila di Agrigento che chiude la fila delle 95 province, la posizione della Regione è invidiabile. Lo è meno se il confronto, come ha fatto l'istituto Tagliacarne, spazia nel periodo 1980-1990. Nel decennio infatti, la Valle d'Aosta ha perso quattro posizioni in classifica ed è scesa dal 6° al 10° posto. E' il segnale di una crisi in arrivo? Dice Massimo Levéque, da qualche giorno capo di gabinetto del presidente della Giunta Ilario Lanivi: "Un leggero calo era nelle previsioni. Negli ultimi dieci anni in Valle, il tasso di crescita è stato inferiore alla media nazionale". A questa tendenza negativa guardano con una certa preoccupazione le associazioni industriali e le organizzazioni sindacali: "C'è crisi in diversi settori" dice il presidente dell'Assocommercianti Pierantonio Genestrone, "e le altre regioni camminano più spedite della nostra". Infine Elio Riccarand, consigliere regionale verde: "Le iniezioni di denaro pubblico fanno sopravvalutare la reale vitalità della regione. C'è ricchezza finanziaria, ma alla base c'è fragilità economica". (La Stampa)

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