venerdì 24 agosto 2007

VELE, VELINE, STARLETTE... (2007)

Se non ci fosse un morto, un morto vero, sembrerebbe tutta una "fiction": un fidanzato affranto e indagato, due cugine gemelle, un paese sotto chock e lei, la vittima. Tutti ingredienti conditi a dovere per un reality di successo. Ma neppure un regista come Tarantino avrebbe pensato ad uno svolgimento così "traumatico", "immorale", "guascone". Si, perchè le due "cugine gemelle", che in questo caso si chiamano Paola e Stefania Cappa, ansiose di "apparire" -velina oblige- non trovano di meglio che sfruttare l'assassinio della cugina, la ventiseienne Chiara Poggi, per vivere il loro "minuto di notorietà". Come? Correndo da un fotografo a farsi fare in quattro e quattr'otto un fotomontaggio dove loro due possano apparire ai media nella stessa foto con la vittima. Tenebra della coscienza? Offuscamento di ogni limite della dignità? Disprezzo della morte altrui? Chissà, forse tutto o niente di tutto questo. Le due dopotutto sono al passo coi tempi, perchè questa è la vita, bellezza, quella che viene fuori dai tubi catodici accesi su "Isole dei famosi", "Fattorie", "Grandi fratelli", "Saranno famosi", "Amici" e altre schifezze televisive. Oggi lo sfregio dei sentimenti, ovvero quella foto "pubblicitaria" delle due (perfide?) cugine è sparita alla vista di telecamere e obiettivi fotografici. Un intreccio di sangue e voglia di apparire che sarà la magistratura a districare, e un capitolo in più da inserire negli annali di questa epoca malata, dove sempre più esiguo ormai è il confine tra "reality e realtà", saggezza e imbecillità. (Gericus)
(foto: la vittima Chiara Poggi e accanto le 'taroccate' cugine Cappa)

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