lunedì 14 agosto 2006

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"IL SANGUE DEI VINTI"
by Giampaolo Pansa.

Che cosa accade quando finisce una guerra civile? E' un terreno ben poco battuto: la resa dei conti imposta ai fascisti sconfitti. Un tema proibito per gran parte della storiografia dei vincitori, ma in questo caso l'autore decide di affrontarlo come nessuno sinora aveva fatto. Aiutato da una vastissima documentazione, Giampaolo Pansa ricostruisce nei dettagli decine di eccidi e centinaia di omicidi compiuti per punizione, per vendetta, per fanatismo politico e per odio di classe. Il teatro di questo bagno di sangue è l'Italia del nord, dal 25 aprile del 1945 alla fine del 1946 e, in questo caso, anche più in là nel tempo. Il risultato è un drammatico diario di viaggio dentro l'alba della nostra libertà, quella libertà che il fascismo aveva soffocato nel 1922. In questo libro si svelano le vicende prima ignorate e si descrive la fine di migliaia di italiani che, avendo scelto di combattere l'ultima battaglia di Mussolini, non erano tutti criminali di guerra da punire con la morte. E' un racconto terribile e spietato, dove a prevalere è la brutalità del castigo inflitto a chi era schierato con la Repubblica sociale italiana. Per molti la morte arriva dopo una via crucis di umiliazioni, violenze, torture e stupri e si incrocia con l'eliminazione preventiva di quanti avrebbero potuto opporsi alla vittoria del comunismo in Italia: i borghesi ricchi, gli agrari, i preti, i democristiani. Un libro da leggere dunque, uno squarcio su quella cortina di silenzio sull'altra faccia della guerra che divise in due l'Italia.

IL SANGUE DEI VINTI
di Giampaolo Pansa
Copyright 2003 Sperling & Kupfer Editori S.p.A.

Foto di copertina Archivio Paolo Pisanò

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