giovedì 3 agosto 2006

MA SI, FACCIAMOCI DEL MALE...(2006)

Grazie all'indulto, sono state aperte le celle a 15.470 detenuti, dei quali 10.077 italiani e 5.393 stranieri. Il primo a togliersi le manette è un detenuto che uccise una donna a fucilate. A Torino, fuori anche una donna che uccise il marito, lo tenne nel freezer ed infine per far sparire ogni traccia lo sciolse nell'acido. A Udine, un condannato per maltrattamenti familiari una volta liberato corre a casa e cerca di strangolare moglie e figlio. Quattromila sono i clandestini ritornati in libertà tra i quali anche molti extracomunitari ritenuti terroristi islamici. Il giorno dopo la scarcerazione, già si vedono gli effetti: "Furti, risse e tentati omicidi. A decine sono già ritornati in cella". Uno prova a rubare un auto, due picchiano gli agenti, un altro commette atti osceni. Il ministro della Solidarietà Paolo Ferrero ha una proposta: "Porte aperte agli extracomunitari senza un lavoro e in più soldi ad ognuno per sbarcare il lunario". Il ministro Clemente Mastella, fautore dell'indulto, chiede quindi "più risorse" poi va a Rebibbia accolto dai detenuti al grido di "Sei un grande". Il governo mostra il volto buonista:
"I clandestini usciti non vanno espulsi". Per fronteggiare quindi questa emergenza, già pronti 30 milioni di euro. Concludendo, la regione con più scarcerazioni è stata la Lombardia con 2.173 detenuti rimessi in libertà mentre, fanalino di coda è la Valle d'Aosta con 97.
(Il Giornale 3 agosto 2006)

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