giovedì 28 giugno 2007
LA VALLE DA SOLA NON PUO' VIVERE (1991)
Ha avuto una fredda accoglienza la proposta dell'union valdotaine di un autogoverno locale capace, se non di arrivare a determinare le alleanze internazionali e la politica estera, di dare un autonomia molto più ampia di quella garantita oggi dallo Statuto speciale. Il procuratore Luigi Schiavone dice: "Ciò che accade nell'Est non può essere confuso con altre situazioni. In Unione sovietica vi era un oppressione coloniale. Nulla a che vedere con la Valle d'Aosta che ha contrattato uno Statuto di autonomia con lo Stato. L'idea unionista rischia di portarci verso una torre di Babele. E poi che ruolo potrebbe mai avere in Europa la Valle d'Aosta, di fronte a potenze come la Russia o la Germania"? Più o meno sulla stessa linea è Angelo A. studente alle soglie della laurea din giurisprudenza: "Prima di pensare a diventare più autonomo bisognerebbe battersi per ottenere l'attuazione piena dello Statuto. Piccoli come siamo non credo che avremmo la possibilità di sopravvivere senza l'aiuto dello Stato. Paragonare la nostra situazione a quella della Serbia e Croazia, o a quella delle Repubbliche dell'Unione sovietica mi sembra un poco ridicolo". (La Stampa)
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