Rimarrà negli annali del calcio, anche se l'Italia si claffica seconda. La magia dell'evento sta in quella stupenda partita giocata contro la Germania e vinta da noi per 4 a 3. Ma a quel magico appuntamento ci eravamo arrivati come al solito...all'italiana, vale a dire con uno striminzito 1 a 0 contro la Svezia e quei due pareggi a reti inviolate contro Uruguai e Israele. Nei quarti di finale invece, forse per un guizzo di orgoglio, con un secco 4 a 1 battiamo il Mexico grazie a due goal di Riva, uno di Rivera e un autogoal ci regalerà il quarto centro. Siamo dunque in semifinale. Ora ci attende nientemeno che la Germania. Ed eccoci in quel magico 17 giugno. Al fischio di inizio dell'arbitro Yamasaki, l'Italia parte bene e al settimo, dopo uno scambio Riva - Boninsegna, questi insacca la prima palla. Il gioco va avanti senza troppi grandi scossoni e il tempo passa. All'ultimo minuto di gioco del secondo tempo, su un traversone di Held, entra in scivolata Schnellinger e mette la sfera alle spalle di Albertosi. Uno a uno con questo goal segnato in tempo di recupero. E' proprio grazie a questo pareggio che la magica Italia diventerà tale. A quattro minuti dall'inizio dei tempi supplementari è Muller che segna ma dopo sette minuti arriva il goal di Burgnich: 2 a 2. Sei minuti dopo segna ancora Riva: 3 a 2 per noi. E' fatta? Macchè! Muller al 5° del secondo tempo segna un altro goal: 3 a 3 mentre le forze cominciano a calare. Un guizzo di Roberto Boninsegna, evitando un terzino tedesco manda la palla al centro, la raccoglie Rivera, finta davanti al portiere Maier e...reteeeeeeeeeeee! Esplode lo stadio con centomila persone che esultano, poi il fischio di chiusura su quel 4 a 3 che ci proietta nella finale contro il Brasile di Pelè. Saremo sconfitti per 4 a 1, ma la vittoria ecclatante contro la Germania per noi avrà il sapore di una finalissima vinta. (Gericus)
(foto: Esultano gli Azzurri dopo il goal di Rivera)
Nessun commento:
Posta un commento