domenica 19 novembre 2006

UN...MORTO CHE ARRIVA A PIEDI (1971)

Una comunicazione telefonica male interpretata ha fatto credere ad una famiglia che un proprio congiunto fosse morto in ospedale, dove appunto si trovava ricoverato da un paio di mesi. Sono stati disposti subito i funerali, esposti manifesti a lutto e presi accordi per la vestizione e il trasporto della salma. E mentre in casa era in corso la veglia funebre in attesa del feretro, lui, il 'caro estinto' è arrivato davvero ma non in una bara, e neppure col carro funebre, ma con le sue gambe. Rino Maggi, 69 anni -questo è il nome del 'mancato defunto'-, per poco non ci è rimasto secco e questa volta per davvero nel vedere a casa sua candele, catafalco, corone di fiori e moglie e parenti in gramaglie. A quel punto, dopo un fuggi fuggi generale per lo spavento, è stato cambiato velocemente programma: da attesa funebre a festa del ritorno. Mamma mia però che spavento... (Gazzetta del Popolo)

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