lunedì 6 novembre 2006

COSA PORTERA' IL NUOVO DECENNIO? (1970)

Due novità decisive interverranno nella vita degli italiani: approvazione del divorzio e femminismo. Per la prima volta per le strade di Milano e Roma compaiono i primi manifesti di rivolta femminile. Lo slogan più famoso è "Tremate, tremate, le streghe son tornate". Ma il '70 comincia con gli strascichi dell'autunno caldo e il Paese è ancora traumatizzato dalla strage di Piazza Fontana. Ci sono timori, incertezze. Oggi per la prima volta dal dopoguerra, si pensa che l'avvenire sarà peggio del passato, e i sintomi ci sono tutti. La droga entra nel mondo dei giovani, anche se si dice che l'Italia è un Paese di transito e non di consumo, mentre su alcuni giornali (L'Europeo) si scrive tutt'altro: "Ancora cinque anni, poi le bande internazionali della droga 'dura' potranno guardare l'Italia con interesse". Il '70 è anche l'anno delle grosse contaddizioni: a Milano il tribunale assolve un uomo accusato di aver sedotto una diciassettenne poichè la libertà sessuale -dice la sentenza- è un fatto ormai acquisito e non riprorevole. Intanto suscita scalpore l'ombellico nudo di Raffaella Carrà, Mina viene pagata un milione per una serata alla Bussola di Viareggio e la benzina costa 140 lire il litro. Un delitto 'torbido' avviene nella Roma 'bene': il marchese Casati Stampa uccide la moglie e l'amico di lei poi si suicida. Per un po' il 'triangolo' aveva funzionato, poi la resa. Ma negli annali della storia anche il delitto più stupido del '70: Un giovane viene ucciso a coltellate davanti ad un juke-box. L'omicida dirà che non sopportava più "Rose rosse per te" cantata da Massimo Ranieri, disco che la vittima aveva messo a più riprese. Tra juke-box e flippers infine, nel 1970 si spenderanno nientemeno che 22 mila miliardi, cifra di poco inferiore a quella incassata dallo Stato per l'imposta sui redditi dei fabbricati. Con tutte le sue contraddizioni dunque, la decade del '70 è appena cominciata. (Gericus)

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