mercoledì 1 novembre 2006

IL DRAMMA DELL'INFIBULAZIONE (2006)

E' dell'Italia il primato europeo di mutilazioni sessuali. Sono infatti 20/30 mila le donne immigrate che hanno subito una mutilazione genitale e circa 5 mila bambine rischiano la stessa sorte. Ma cos'è questa pratica? Lo spiega il professor Fausto Manara, presidente della Società Italiana per la Ricerca e la Formazione in Sessuologia: "Il termine 'infibulazione' deriva dal latino "fibula", che significa spilla. Definisce una procedura mutilativa nella quale la vagina è parzialmente chiusa approssimativamente all'altezza della metà delle grandi labbra attraverso una sutura che lascia solo un piccolo passaggio per l'urina e il sangue mestruale". Ma come si arriva a questo e perchè? Semplice: In alcune culture africane non essere infibulate significa 'isolamento sociale', additate come 'bikaloro', gravissimo insulto che vuol dire privi di ogni maturità. Ma guardiamo ora come si vive l'infibulazione. Una volta concordato un matrimonio, sarà la madre o la sorella dello sposo a controllare che la vagina sia ancora 'cucita'. Dopo ciò, si passa alle nozze. Per praticare sesso, cosa impossibile in questo stato, lo sposo con i parenti della sposa allargheranno l'apertura vaginale "con un piccolo coltello", tanto che il matrimonio possa essere consumato. Questo 'allargamento' però non sarà sufficiente per permettere un parto, ecco allora che l'infibulazione dovrà essere di nuovo allargata, e tutto ciò sarà di competenza della nonna. A parto avvenuto però, la vagina dovrà essere di nuovo infibulata. Ma dal momento che l'Italia è in testa tra le nazioni europee in questa pratica, cosa dice la legge in proposito? L'art. 6 della legge 9 gennaio 2006, n.7 , in aggiunta all'art.583 del cp recita:"Chiunque, in assenza di esigenze terapeutiche, cagiona una mutilazione degli organi genitali femminili è punito con la reclusione da 4 a 12 anni. Ai fini dell'articolo presente, si intendono come pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili la clitoridectomia, l'escissione e l'infibulazione e qualsiasi altra pratica che cagioni effetti dello stesso tipo". E per i medici che dovessero praticarla? Una progetto di legge (n.3282) recita nell'art. 5: "Il medico che è riconosciuto colpevole dei reati di cui sopra, è punito con l'interdizione perpetua dall'esercizio della professione". Considerazioni finali dunque sull' infibulazione? E' una procedura inumana e non rispettosa dell'integrità fisica della donna, simile a quella della 'circoncisione' per l'uomo, a lungo (e tuttora) erroneamente ritenuta da diverse culture e religioni, una pratica che favorisce l'igiene e la purificazione. (Gericus)
(Foto: Pubertà - by E. Munch)

Nessun commento: