giovedì 16 novembre 2006

LETTERA AD UN BAMBINO DI NOME SAMUELE (2006)

Caro piccolo e dolce Samuele. Non so se potrà interessarti, ma da un paio di giorni la 'giustizia terrena' esulta, perchè a quanto pare è stato individuato chi ti strappò alla vita in quella lontana mattina del 30 gennaio del 2002. Vedi, piccolo angelo, il brutto è che non si è voluto smascherare e punire chi ti ha ucciso, ma più propriamente si è combattuto per sapere in quale particolare stato d'animo quest'assassino ti abbia ucciso, ed ora, a quanto pare, lo abbiamo appreso: Il tuo assassino ti ha ucciso "dormendo". Fai attenzione: Tutto ciò non è riferito al dolce tuo dormire nel lettone dei genitori, ma a colui che ti ha colpito per un numero infinito di volte fino a toglierti la vita. E' lui infatti che "stava dormendo", un po' come dire "Io non c'ero ma se c'ero dormivo" e questo lo dicono dotti personaggi che da anni, senza esclusione di colpi, cercano di far prevalere le proprie convinzioni, le proprie ragioni. L'amara constatazione però, è che in tutto questo rimescolare di carte, tu, dolce e piccolo angelo, non sei colui che deve avere giustizia, perchè nel corso della logorante battaglia che ormai dura da anni, si sono purtroppo dimenticati di un bambino massacrato in quella casa sulla collina, si sono dimenticati del suo pianto e dei suoi grandi occhioni spaventati. Oggi, quello che conta è soltanto una cosa: vincere una causa, ed anche un "sonnambulo omicida" può servire a mettere d'accordo tutti.
Ciao piccolo e dolce Samuele. Che gli angeli ti siano vicini. (Gericus)

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