martedì 8 agosto 2006

AMICI (4)

Roberto 'Bob' Ghiozzi da Livorno non si scompose troppo quando un giorno qualcuno gli chiese di entrare a far parte di un gruppo rock. Per lui la musica era arte, poichè sulla tastiera del suo pianoforte verticale gli spartiti fino allora avevano 'parlato' di Bach e di Beethoven piuttosto che di Presley o Little Richard. Figlio d'arte, -suo padre e sua madre infatti erano artisti del Teatro dialettale Livornese- Roberto quel giorno accettò più per curiosità che convinzione. Chissà se durante i primi mesi di gavetta nei fumosi e rumorosi locali fiorentini abbia mai pensato al sacro silenzio di teatri prestigiosi e a concerti in Do minore per piano e oboe, -questo non lo sapremo mai- fatto stà che di giorno in giorno cominciò ad assaporare il successo tra un 'Give me some loving' degli Spencer Davis Group, un 'Yesterday' dei Beatles e un 'Wither Shade of Pale' dei Procol Harum. Una magnifica avventura che arrivò fino agli anni '70, poi l'onda del beat si infranse su musiche inesplorate fatte di sax, trombe e tromboni portate nel mondo dai musicisti neri del profondo sud americano. Difficile -se non impossibile- voltare le spalle alla musica per chi la musica ce l'ha nel sangue, così Roberto 'Bob' Ghiozzi oggi è un ricercato Docente di Musicoterapia, ovvero un professionista che mette al servizio di chi soffre suoni e armonie cariche di senzazioni gioiose per alleviare disagi e sofferenze. La parte più nobile del musicista, praticamente un ritorno alle origini... Ciao 'Profeta', e come ho detto ad altri, "lunga vita al rock'n'roll"...

1 commento:

Paolo Alberto Caneva ha detto...

Come al solito la rete ti stupisce ogni giorno! Mi chiamo Paolo e conosco Roberto da anni perchè faccio anch'io musicoterapia ma non conoscevo il suo "passato" e soprattutto non possedevo una sua foto da giovane! ora lo ricatterò :-)
Ciao