mercoledì 11 febbraio 2009

LETTERA APERTA A CRISTIAN DIACONESCU

Gentilissimo signor Cristian Diaconescu, ministro degli Esteri di Bucarest, Romania. (foto) . Abbiamo appreso con stupore la sua presa di posizione contro una presunta "violenza discriminatoria" messa in atto dal governo di Roma, Italia, verso i suoi connazionali. Puntando poi il dito su alcuni componenti del nostro esecutivo, lei ha affermato che questi "inciterebbero alla xenofobia attraverso una retorica aggressiva e provocatrice". A questo punto, gentile signor Diaconescu, ritengo che lei -e il suo ufficio-, non sia molto informato su ciò che quotidianamente succede in Italia ad opera di soggetti provenienti dal suo Paese, ed io, molto sinteticamente -e umilmente-, cercherò di venirle incontro con un piccolo accenno statistico: 2800 sono i detenuti rumeni attualmente nelle nostre patrie galere, 805 dei quali già con pene definitive. Nel Nord Italia poi, la media dei detenuti stranieri è del 70% (!) mentre a Roma è del 50%. E come ciliegina sulla torta, i rumeni sono il 73% dei detenuti comunitari. Non voglio dilungarmi poi sul tipo di crimini commessi dai suoi connazionali, poiché abbracciano tutto l'emisfero penale: furti, raggiri, stupri e assassinii. E dal momento che anche a Bucarest -come mi immagino- arrivano i quotidiani italiani, li sfogli, signor ministro, e vedrà che ogni giorno avrà la conferma di ciò che fanno i suoi fuoriusciti. Pertanto, signor Cristian Diaconescu, non si indigni per i tentativi di linciaggio -sempre bloccati dalle nostre forze di polizia- verso stupratori o assassini rumeni o per le nuove leggi che il governo italiano mette in atto per arginare questo stillicidio di crimini, perché anche una popolazione "agnello" come quella italiana, da sempre propensa alla morale cristiana del "porgere l'altra guancia", può averne le scatole piene e cominci a rendere pan per focaccia. Prima di chiudere questa mia, mi permetta, signor Diaconescu, un appunto... diciamo venale: dal momento che i romeni in cella ci costano 400 euro al giorno, questo è il pensiero degli italiani e del giornalista Paolo Granzotto: "Fuori! Fuori senza la minima esitazione. Accompagnati alla frontiera e consegnati alle autorità romene. Bucarest si riprenda le sue canaglie!". Gentilmente la saluto. (Gericus)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Io le manderei tutti nel
KATANGA, tanto nelle patrie
galere ci stanno bene,
mangiano bevono e si rilas
sano, Caro Diaconescu pagherei a sapere chi ti ha messo a capo del Governo?

Anonimo ha detto...

non e capo del governo, cmq aspettare un attimo, non + di un anno, vedrai quanti pedofili italiani torneranno a casa, in cambio...il turismo sessuale "made in italy"

Anonimo ha detto...

"2800 sono i detenuti rumeni attualmente nelle nostre patrie galere"

In Italia vivono 1.000.000 rumeni.Cioe 2800 rapresenta quasi 2%.

Da 60.000.000 italiani, quanti sono delinquenti, mafiosi, criminali? Piu di 2% credo...

La vostra oppinione?...