sabato 17 gennaio 2009

MICHELE SANTORO CHI?

Onestamente non ce l'ho con Michele Santoro. Ce l'ho con chi lo tiene in video. E si guardi bene, non per una ragione politica, ma più semplicemente per "istigazione all'odio". Ripartendo dal motivo principale, non credo e non penso che il signor Michele Santoro, (foto) in quanto dipendente Rai, sia piovuto in video per ragione divina, ovvero "meno male che c'è lui", poiché come "stipendiato" Rai -cioè da noi tutti- credo debba attenersi oltre che ad una certa deontologia professionale -cosa finora sconosciuta a lui-, anche ai criteri di una legge che tanto viene sbandierata, ovvero quella della "par condicio". Deontologia professionale dunque, da rispettare sempre, dove si dice che "Il giornalista è responsabile del suo lavoro verso i cittadini, eviterà comportamenti arroganti favorirà il dialogo tra i media e il pubblico". Un altro 'paragrafo' poi di questa "legge professionale" recita ancora che "La responsabilità del giornalista nei confronti dei cittadini prevale sempre nei confronti di qualsiasi altra, non può mai subordinarla ad interessi di altri e particolarmente a quelli dell'editore, del governo o di altri organismi dello Stato". Vogliamo aggiungere un altro "dovere"? Eccolo: "Il giornalista non deve omettere fatti o dettagli essenziali a una ricostruzione completa dell'avvenimento. L'informazione non deve essere ingannevole come accade quando l'uso eccessivo di condizionali, punti interrogativi o ambigue espressioni lessicali inducono a prendere per certo quello che non è". Tutto ciò è stato calpestato nella puntata di Annozero andata in onda recentemente, dove -come ha detto la giornalista ospite Lucia Annunziata- "il 99,9 per cento di quello che è uscito stasera da questa trasmissione è esclusivamente pro-Palestina", lasciando proprio per questo motivo lo studio in segno di protesta, non prima di essersi presa gli insulti in diretta da un Santoro imbufalito. Che dire a questo punto? Che l'Ordine dei Giornalisti prenda provvedimenti verso questo "tribuno", che i vertici Rai agiscano in proposito e infine, se niente accade -come è più probabile-, c'è sempre il telecomando per zittire un "terrorista mediatico".... (Gericus)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Bah, ti elenco alcune considerazioni che mi sono venute in mente leggendo questo post e quello su piazza del duomo.
- Molti desiderano che gli immigrati stiano in italia per lavorare quelle 8-10 ore al giorno per poi scomparire fino alla giornata successiva
- Molti fanno discorsi del tipo "loro ci farebbero pregare sui sagrati delle loro moschee?" io rispondo: in qualche stato islamico no, ma non vedo per quale motivo l'Italia debba assomigliare a questi paesi.
- Che la maggioranza dei cattolici la pensi come te sui fatti esposti è tutto da dimostrare, ma anche se fosse solleverei dei dubbi sull'assioma maggioranza = ragione.
Considerando poi che parlavi di personalità della chiesa che con le logiche della democrazia hanno poco a che fare. Fino a prova contraria il Vaticano è una monarchia.
Spezzetto e continuo in un altro.

Anonimo ha detto...

Santoro.
- quella di Santoro è la trasmissione di approfondimento con più share in Italia. Inutile dire che questo dispiaccia a molti.
- non mi sembra che nella scorsa puntata si sia mai inneggiato ad hamas.
-chi ha cercato, in passato, di chiudere Santoro ha fatto spendere all'"azienda pubblica", come dici te, milioni di euro di risarcimento per una causa legale persa. (Santoro riebbe anche la sua trasmissione).
- Non capisco l'invocazione di queste "leggi" dell'albo.
L'unico ad essere stato "cacciato" dall'albo, con enormi difficoltà, fu Renato "betulla" Farina, perchè era una spia della CIA.
Ci sono giornalisti, come Belpietro quando stava al Giornale, che hanno diffamato (condannati) sulle questioni farsa di Telecom Serbia a colpi di "supertestimoni" del calibro di Igor Marini e Scaramella (ora credo in carcere) che dichiaravano che Romano Prodi fosse una spia del KGB, detto "il mortadella". In quel caso hai chiesto l'esclusione dall'albo?
-Mi piacerebbe infine sapere come mai Santoro, reo di aver litigato con una sua collega, dovrebbe subire questa pena.

Gericus ha detto...

Vedi "el pì", io non ho parlato di togliere dal video Michele Santoro, ma più realisticamente ho parlato di deontologia giornalistica. Di un Ordine dei Giornalisti -al quale io appartengo- che in contrasto con il nome che ha, non mette "Ordine" ma è succube del disordine. Ho parlato poi di Rai, mezzo pubblico, un carrozzone pagato da noi utenti, da me e da te quindi, e che non offre un vero servizio pubblico ma di parte, e nella maniera più sfacciata -caso Annozero-, a senso unico, senza cioè una controparte che possa dire la sua. Se una giornalista, dichiaratamente non di centro destra, e alludo a Lucia Annunziata, se ne va sentendosi in imbarazzo per come è impostata la trasmissione, beh, c'è da riflettere, non credi? Un altro appunto: non chiamiamo "trasmissione di approfondimento" Annozero, perché lì l'unico approfondimento concesso è quello dell'idea politica del suo conduttore, e guai a non condividerne lo spirito. Per concludere, "el pì", che Santoro continui pure ad apparire in video, che faccia il tribuno e che si schieri con chi crede più opportuno, perché più dell' Annunziata che se ne va, noi telespettatori abbiamo la possibilità di chiudere la bocca ad un Santoro o a un Travaglio in maniera silenziosa e istantanea: usando il nostro telecomando. Gericus

Anonimo ha detto...

Sull'uso del telecomando concordo pienamente. Fu così, qualche anno fa, che i telespettatori si liberarono di Socci e di quello che conduceva Punto e Capo. Evidentemente c'è giornalismo di parte e giornalismo di parte.
Annunziata e Santoro non sono due politici del PD, sono due colleghi con idee su molte cose diametralmente diverse, quindi oltre a ciò, non vedo cosa ci sia da riflettere.
Continuo a non capire la tua idea sull'Ordine. Santoro (o Travaglio) ha le idee che ha e le espone con chiarezza, chi si sentisse attaccato personalmente da queste idee ha il diritto di querelare, non vedo quali altre garanzie ci dovrebbero essere.
Se parli invece del fatto che l'ordine dovrebbe "ordinare le idee" ti auguro allora che le tue corrispondano sempre a quelle del presidente dell'ordine dei giornalisti.
Sai cosa? Ho come l'impressione che, nonostante quello che dice il tuo post all'inizio, l'antipatia verso Santoro ci sia, eccome.