venerdì 2 gennaio 2009

DOPOLAVORO RAI: IL MEGLIO DEL PEGGIO

E va bene, siamo in crisi economica, perciò non si dovrebbe andare tanto per il sottile. Ma il "giramento" arriva quando poi ti accorgi che la crisi, almeno in televisione, non c'è, perché la spesa è elefantiaca e la programmazione messa in atto è da dopolavoro. Parlo del troppo lungo programma televisivo "L'anno che verrà" quello che ha portato alla mezzanotte del 31 dicembre 2008 gli italiani. Parlo del troppo abbronzato e onnipresente conduttore Carlo Conti, -leggere a proposito cosa ha scritto su di lui il critico Aldo Grasso sul Corriere-, dei soliti signor nessuno che hanno ingolfato la serata e degli ospiti resuscitati per la bisogna dopo un lungo ibernamento. Gloria Gaynor -grandissima 30 anni fa-, i Pooh -quante ragazze negli anni andati ho conosciuto grazie a loro!-, Cristina D'Avena -mia nipote ha detto "ancora lei?", Alan Sorrenti -non più figlio ma nonno delle stelle-, i 'Dirotta su Cuba' -che Castro se li tenga-, Paola e Chiara -chi?-, Sonhora -mica tanto...- e poi il solito Malgioglio dal bianco ciuffo... E' con questi presupposti che avremmo dovuto allietare l'attesa, senza intuire che il trito rituale del conto alla rovescia e del trenino a suon di musica -quest'ultimo iniziato a snodarsi già alle ore 22.00- ha stancato proprio tutti, al punto che neppure il ragionier Fantozzi se lo sarebbe filato pur se trainato in pista dalla signorina Silvani. Un carrozzone dunque dove l'unico imperativo era, "tirare avanti fino alle 24", pertanto nel calderone poteva entrare di tutto, ciarpame e insulsità, noia e sbadigli. L'apoteosi è arrivata sul finire dell'anno, quando lo scandire dei secondi a ritroso ha deliziato gli italiani con un liberatorio -per noi!- "siamo nel 2009"! Tappi di spumante che volano e cin cin, poi, come fossimo nel Salone Vittoria di Vattelappesca, il direttore di rete Fabrizio Del Noce -quello della microfonata a Staffelli di Striscia e anche lui perennemente in video- che beve "a canna" (foto) la sua bottiglia -si dice- di Dom Perignon in diretta televisiva: Complimenti! Per concludere? Svecchiare i programmi, i dirigenti "padri-padroni" e i conduttori. Facce nuove "please", e poi, idee e soprattutto, ospiti di altro calibro. Ad una serata dopolavoristica così non ci sarebbe andato nemmeno il ragionier Filini. Me lo ha confidato lui stesso... (Gericus)

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