martedì 13 gennaio 2009

LARRY SWEARINGEN: DEAD MAN WALKING

Io non conosco Larry Swearingen, (foto) ma so solo che martedì 27 gennaio alle ore 20,oo locali (in Italia ore 3 della notte di mercoledì), quindi tra due settimane esatte, questo americano 37enne farà l'ultima "camminata dell'uomo morto", quella che separa la sua cella dalla camera del boia per l'iniezione fatale. Lo ha deciso un tribunale del Texas per aver ucciso nel 2000 Melissa Trotter, una giovane studentessa di 19 anni sparita l'8 dicembre del 1988 da un college della cittadina di Conroe. I due si conoscevano e per di più, Larry fu l'ultimo a vedere in vita la ragazza. I sospetti, come è logico, caddero subito su di lui, ma non potendolo arrestare in base a delle presupposizioni, riuscirono ad arrestarlo in quei giorni per un infrazione stradale. La condanna di omicidio invece gli arrivò dopo che la dottoressa Joye M. Carter, medico legale dell'accusa, dichiarò che il corpo della ragazza -ritrovato in seguito da alcuni cacciatori- era stato abbandonato nel bosco almeno da 25 giorni, e proprio grazie a questa ricostruzione e a prove indiziarie, Larry Swearingen, che sempre si dichiarò innocente, fu condannato a morte tramite iniezione letale. Nuove perizie istologiche eseguite nel frattempo da tre esperti del settore però ribaltarono la prima perizia: dopo attenti esami degli organi interni della vittima infatti, fu stabilito che questa non poteva essere rimasta nel bosco per 25 giorni, bensì 10/14 al massimo, un conto a questo punto che scagionerebbe completamente Larry Swearingen con una prova inconfutabile: in quei giorni infatti, era già stato arrestato. E a dar manforte alla tesi degli ultimi tre esperti, arriva anche la dottoressa Carter, colei che aveva fatto il primo esame, la quale, sotto giuramento, condivide appieno l'ultimo risultato degli esami. Come una cascata arrivano presto altri elementi a discolpa: minacce di morte ricevute telefonicamente dalla ragazza il giorno prima della sua scomparsa, peli pubici di un uomo rinvenuti sulla giovane il cui Dna non appartiene al condannato e tracce di sangue rinvenute sotto le unghie della vittima che non è del condannato. A questo punto tutto chiaro? No, per il giudice Fred Edwards tutto ciò non sposta di un minuto l'appuntamento di Larry con il boia. "Prove inopportune" le ha definite. "How many more times does Texas have to execute a man demonstrably innocent, before people get sick of killing innocent people?" (quante volte ancora il Texas dovrà giustiziare persone innocenti, prima che la gente abbia la nausea dell'assassinio di gente innocente?) dice uno dei tre medici legali Glenn M. Larkin, lanciando una precisa accusa ai giudici che non vogliono riaprire il processo: "The courts refused to look at this last appeal because they were afraid tha it would show the world what we already know... how corrupt the Texas courts are". (I giudici hanno rifiutato di prendere in considerazione questo appello perché hanno paura che ciò dimostrerebbe al mondo quello che noi sappiamo già... quanto corrotti siano i giudici del Texas). Due settimane ancora di vita, poi, se non ci saranno novità, per Larry Swearingen l'ultima "camminata dell'uomo morto". Per dare sostegno alla sua causa, Gianluca Ferrara, un amico italiano del condannato ha aperto un sito internet (www.congliultimi.it) , invitando tutti a sottoscrivere l'appello di revisione o se non altro un rinvio dell'esecuzione. E' l'ultima opportunità di vita per Larry Swearingen.
(Gericus)

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