sabato 30 aprile 2005

PROFUMO DEL PASSATO/53

GRANDE IMPRESA ALPINISTICA -
Alle ore 18 del 31 luglio 1954, Lino Lacedelli 29 anni, guida delle Dolomiti, conquistava la seconda vetta più alta del mondo, ovvero il K2, 8611 metri. Con lui nell'impresa, c'è Achille Compagnoni. E' una conquista tutta italiana e valdostana. Giorni addietro, uno dei componenti di questa straordinaria equipe ha inviato questo telegramma: "Illustrissimo sindaco di Aosta. Mi è pervenuto quassù il labaro della sua città che ella gentilmente ha voluto inviare alla nostra spedizione, di cui fanno parte alcuni figli della generosa Valle d'Aosta. Le assicuro signor sindaco, che tutto sarà fatto da parte nostra affinchè la bandiera della Valle d'Aosta abbia a sventolare sulla cima del K2. Firmato: Ardito Desio". Ma è una gioia di breve durata. Mario Puchoz 36 anni, che assieme a Rey e Viotto faceva parte della spedizione, muore per un attacco di polmonite quando la cordata aveva già superato i 5500 metri. "Oggi là in alto, sbatte al vento il nostro drappo. E' una gloria per noi, ma la nostra gioia sarebbe più grande se non avessimo da rimpiangere la morte del nostro Mario Puchoz, un uomo che aveva consacrato la vita alla neve, alla montagna, ai ghiacciai".
(Le Pays d'Aoste. Agosto 1954)
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PRIMATO IN LAMBRETTA -
Domenica 5 settembre verso le ore nove, è giunto davanti alla chiesa di Emarese il signor Pietro Cretier, 51 anni residente a Montjovet. Con la sua Lambretta, il Cretier ha coperto una distanza di 25 chilometri su un percorso di impervie strade di montagna. Partito da Verres sulla carrozzabile fino a Brusson, ha seguito una mulattiera attraverso il bosco giungendo così al Col di Joux. Nel sentire il rombo del motore, alcuni vecchi si sono spaventati credendo che un aereo fosse caduto in mezzo al paese. Arrivato quindi al villaggio superiore di Challand Saint-Anselme, il Cretier attraversando mulattiere e prati giungeva a Ravet e da lì infine alla chiesetta di Emarese, accolto dal caloroso applauso di una piccola folla accorsa sul luogo per ammirare la sua ardita impresa.
(Le Pays d'Aoste. Settembre 1954)
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