domenica 10 aprile 2005

PROFUMO DEL PASSATO/35

TURISMO E MISERIA -
Turismo, e va bene. Ma ogni volto che odo o leggo questa parola sui nostri giornali, sento che un nodo mi si stringe alla gola. Io penso ai lussuosi alberghi di Courmayeur, di Cogne, del Breuil...capisco che tutto questo svuota i portafogli dei forestieri e riempie quello dei valdostani e quindi approvo e sarei anche pronto ad incoraggiare e più ancora. Ma tutto questo è in stridente contrasto con ciò che vedo nei tanti angoli della Valle d'Aosta, come per esempio su dalle parti d' Arnaz: strade non ce ne sono o meglio, qualcosa c'è che assomiglia a dei sentieri che però non sono stati costruiti da industria umana, bensì dai tronchi d'albero che rotolavano a valle. Soltanto le capre si trovano a loro agio in posti simili! La popolazione vive grazie ad un campiello da cui sperano di ricavarne un pezzo di pane se la stagione non sarà troppo asciutta. In quelle loro case non troverete povertà, ma miseria nera. E così vivono tutto l'anno, estate ed inverno, ed anche loro sono valdostani. Cosa porta il turismo loro?
(L'Indipendente. Gennaio 1948)
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LETTERA AL GIORNALE -
A Saint-Nicolas la gente chiede l'installazione del telegrafo e del telefono. E' tempo ormai che lo diciamo. Abbiamo anche versato una forte somma per contribuire alle spese di installazione, ma per il momento niente, siamo in attesa. Forse ci avete riempito le orecchie di promesse, promesse che forse non si realizzeranno mai.
(Le Pays d'Aoste. Febbraio 1948)
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VALDOSTANI! CHI VOTERETE?
In base a quale principio orienterete il vostro voto per mandare a Roma un senatore? Voterete lui fascista convinto? Voterete lui che in una cerimonia indimenticabile offrì la piccozza d'argento al Duce? Voterete lui, monarchico dal 1946?
(Le Pays d'Aoste. Aprile 1948)
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