MA QUANTO GUADAGNANO I NOSTRI POLITICI? -
Per svolgere le loro mansioni di amministatori, sia il Presidente della Giunta che gli Assessori, hanno rinunciato alle loro attività private, mentre invece il Presidente del Consiglio, l'avvocato Bondaz ha continuato a svolgere la sua professione legale. Quanto guadagnano? Al presidente della Giunta spettano 250 mila lire, agli assessori 110 mila, e al presidente del Consiglio 190 mila lire.
(L'Eco della Valle d'Aosta. Ottobre 1954)
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GRAVE FATTO DI SANGUE AD AOSTA -
La povera vittima è ancora un carabiniere nell'adempimento del proprio dovere, Raffaello Rea, 34 anni nativo della provincia di Campobasso. Facendo il suo normale giro di ronda, poco prima della mezzanotte si portava in una rivendita di vini situata in via Hotel des Monnaies. Qui un gruppo di operai si attardava intorno ad un tavolo bevendo e cantando le loro libagioni. La proprietaria con gentilezza li pregava di uscire a causa dell'orario di chiusura ma questi non ne volevano sapere. E' allora che interveniva il gendarme rinnovando l'ordine con maniere e parole persuasive. In quel momento uno della comitiva si alzava ed usciva dalla rivendita rientrando un attimo dopo e senza nessun motivo, estraeva dalla tasca una pistola facendo fuoco contro il povero carabiniere. Colpito da numerosi proiettili, il giovane gendarme moriva prima di giungere all'ospedale.
(Le Pays d'Aoste. Ottobre 1954)
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sabato 30 aprile 2005
PROFUMO DEL PASSATO/53
GRANDE IMPRESA ALPINISTICA -
Alle ore 18 del 31 luglio 1954, Lino Lacedelli 29 anni, guida delle Dolomiti, conquistava la seconda vetta più alta del mondo, ovvero il K2, 8611 metri. Con lui nell'impresa, c'è Achille Compagnoni. E' una conquista tutta italiana e valdostana. Giorni addietro, uno dei componenti di questa straordinaria equipe ha inviato questo telegramma: "Illustrissimo sindaco di Aosta. Mi è pervenuto quassù il labaro della sua città che ella gentilmente ha voluto inviare alla nostra spedizione, di cui fanno parte alcuni figli della generosa Valle d'Aosta. Le assicuro signor sindaco, che tutto sarà fatto da parte nostra affinchè la bandiera della Valle d'Aosta abbia a sventolare sulla cima del K2. Firmato: Ardito Desio". Ma è una gioia di breve durata. Mario Puchoz 36 anni, che assieme a Rey e Viotto faceva parte della spedizione, muore per un attacco di polmonite quando la cordata aveva già superato i 5500 metri. "Oggi là in alto, sbatte al vento il nostro drappo. E' una gloria per noi, ma la nostra gioia sarebbe più grande se non avessimo da rimpiangere la morte del nostro Mario Puchoz, un uomo che aveva consacrato la vita alla neve, alla montagna, ai ghiacciai".
(Le Pays d'Aoste. Agosto 1954)
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PRIMATO IN LAMBRETTA -
Domenica 5 settembre verso le ore nove, è giunto davanti alla chiesa di Emarese il signor Pietro Cretier, 51 anni residente a Montjovet. Con la sua Lambretta, il Cretier ha coperto una distanza di 25 chilometri su un percorso di impervie strade di montagna. Partito da Verres sulla carrozzabile fino a Brusson, ha seguito una mulattiera attraverso il bosco giungendo così al Col di Joux. Nel sentire il rombo del motore, alcuni vecchi si sono spaventati credendo che un aereo fosse caduto in mezzo al paese. Arrivato quindi al villaggio superiore di Challand Saint-Anselme, il Cretier attraversando mulattiere e prati giungeva a Ravet e da lì infine alla chiesetta di Emarese, accolto dal caloroso applauso di una piccola folla accorsa sul luogo per ammirare la sua ardita impresa.
(Le Pays d'Aoste. Settembre 1954)
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Alle ore 18 del 31 luglio 1954, Lino Lacedelli 29 anni, guida delle Dolomiti, conquistava la seconda vetta più alta del mondo, ovvero il K2, 8611 metri. Con lui nell'impresa, c'è Achille Compagnoni. E' una conquista tutta italiana e valdostana. Giorni addietro, uno dei componenti di questa straordinaria equipe ha inviato questo telegramma: "Illustrissimo sindaco di Aosta. Mi è pervenuto quassù il labaro della sua città che ella gentilmente ha voluto inviare alla nostra spedizione, di cui fanno parte alcuni figli della generosa Valle d'Aosta. Le assicuro signor sindaco, che tutto sarà fatto da parte nostra affinchè la bandiera della Valle d'Aosta abbia a sventolare sulla cima del K2. Firmato: Ardito Desio". Ma è una gioia di breve durata. Mario Puchoz 36 anni, che assieme a Rey e Viotto faceva parte della spedizione, muore per un attacco di polmonite quando la cordata aveva già superato i 5500 metri. "Oggi là in alto, sbatte al vento il nostro drappo. E' una gloria per noi, ma la nostra gioia sarebbe più grande se non avessimo da rimpiangere la morte del nostro Mario Puchoz, un uomo che aveva consacrato la vita alla neve, alla montagna, ai ghiacciai".
(Le Pays d'Aoste. Agosto 1954)
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PRIMATO IN LAMBRETTA -
Domenica 5 settembre verso le ore nove, è giunto davanti alla chiesa di Emarese il signor Pietro Cretier, 51 anni residente a Montjovet. Con la sua Lambretta, il Cretier ha coperto una distanza di 25 chilometri su un percorso di impervie strade di montagna. Partito da Verres sulla carrozzabile fino a Brusson, ha seguito una mulattiera attraverso il bosco giungendo così al Col di Joux. Nel sentire il rombo del motore, alcuni vecchi si sono spaventati credendo che un aereo fosse caduto in mezzo al paese. Arrivato quindi al villaggio superiore di Challand Saint-Anselme, il Cretier attraversando mulattiere e prati giungeva a Ravet e da lì infine alla chiesetta di Emarese, accolto dal caloroso applauso di una piccola folla accorsa sul luogo per ammirare la sua ardita impresa.
(Le Pays d'Aoste. Settembre 1954)
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giovedì 28 aprile 2005
PROFUMO DEL PASSATO/52
SANGUINOSA ESPLOSIONE DI FOLLIA -
Una tragedia spaventosa ha avuto luogo nei giorni scorsi in un villaggio dell'Alta Valle. Un contadino aveva maritato sua figlia ad un uomo proveniente da fuori, impiegato presso la Cogne da una dozzina d'anni. Tra il suocero e il genero però c'erano assai spesso delle discussioni animate. Il vecchio contadino, attaccato morbosamente alla sua terra, avrebbe voluto che suo genero avesse riposto lo stesso amore per il lavoro della campagna, ma questi faceva sempre orecchi da mercante perchè il suo impiego alla Cogne gli rendeva la vita facile e più agiata che non quella che avrebbe ottenuto lavorando un po' di terra. Mai però si era pensato che le divergenze tra i due uomini avrebbero portato a tanto. La mattina del 16 maggio, la figlia del contadino si trovava davanti ad un inaudito spettacolo: suo marito giaceva ormai cadavere in una pozza di sangue. La povera donna, scioccata e urlante rientrava precipitosamente in casa. Ma dov'era suo padre? Girando intorno alla casa lo trovava poi impiccato nel fienile. Alle sue urla accorrevano i vicini poi le autorità, alle quali non restava altro che constatare l'orribile fatto. Cos'era successo nella notte tra i due uomini? Non lo sapremo mai.
(Le Pays d'Aoste. Giugno 1954)
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IL SENATO HA APPROVATO IL TRAFORO DEL MONTE BIANCO -
La legge è stata votata quasi all'unanimità. Preventivo e costi: 5 miliardi e 500 milioni per metà della galleria italiana e 5 miliardi di franchi per la metà francese. Nel distinguo la cifra a noi spettante sarà così suddivisa: 3 miliardi dallo Stato in azioni e sovvenzioni, un miliardo dalla regione Valle d'Aosta, 429 milioni in azioni e sovvenzioni dalla Svizzera, più un miliardo e 71 milioni da privati. L'idea della traforazione del Monte Bianco che risale ad oltre 167 anni fa, è oggi dunque ad un passo dalla realizzazione.
(Le Pays d'Aoste. Agosto 1954)
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Una tragedia spaventosa ha avuto luogo nei giorni scorsi in un villaggio dell'Alta Valle. Un contadino aveva maritato sua figlia ad un uomo proveniente da fuori, impiegato presso la Cogne da una dozzina d'anni. Tra il suocero e il genero però c'erano assai spesso delle discussioni animate. Il vecchio contadino, attaccato morbosamente alla sua terra, avrebbe voluto che suo genero avesse riposto lo stesso amore per il lavoro della campagna, ma questi faceva sempre orecchi da mercante perchè il suo impiego alla Cogne gli rendeva la vita facile e più agiata che non quella che avrebbe ottenuto lavorando un po' di terra. Mai però si era pensato che le divergenze tra i due uomini avrebbero portato a tanto. La mattina del 16 maggio, la figlia del contadino si trovava davanti ad un inaudito spettacolo: suo marito giaceva ormai cadavere in una pozza di sangue. La povera donna, scioccata e urlante rientrava precipitosamente in casa. Ma dov'era suo padre? Girando intorno alla casa lo trovava poi impiccato nel fienile. Alle sue urla accorrevano i vicini poi le autorità, alle quali non restava altro che constatare l'orribile fatto. Cos'era successo nella notte tra i due uomini? Non lo sapremo mai.
(Le Pays d'Aoste. Giugno 1954)
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IL SENATO HA APPROVATO IL TRAFORO DEL MONTE BIANCO -
La legge è stata votata quasi all'unanimità. Preventivo e costi: 5 miliardi e 500 milioni per metà della galleria italiana e 5 miliardi di franchi per la metà francese. Nel distinguo la cifra a noi spettante sarà così suddivisa: 3 miliardi dallo Stato in azioni e sovvenzioni, un miliardo dalla regione Valle d'Aosta, 429 milioni in azioni e sovvenzioni dalla Svizzera, più un miliardo e 71 milioni da privati. L'idea della traforazione del Monte Bianco che risale ad oltre 167 anni fa, è oggi dunque ad un passo dalla realizzazione.
(Le Pays d'Aoste. Agosto 1954)
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mercoledì 27 aprile 2005
PROFUMO DEL PASSATO/51
DOVRANNO DARE L'ADDIO ALLE LORO CASE
GLI ABITANTI DI FORNET -
Le acque di un grande lago artificiale inghiottiranno ogni cosa. Per le famiglie che hanno dovuto cedere le loro proprietà e le loro cose alla società Sip comincia dunque l'esodo verso altri luoghi. Tra qualche anno, sulle proprietà che hanno visto il loro lavoro e sulle case che sono state testimoni di gioie e dolori, si stenderà il manto dell'acqua e tutto sarà cancellato.
(Il Corriere della Valle. Gennaio 1954)
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PROCESSO IN CORTE D'ASSISE -
E' stato celebrato in questi giorni il processo nei confronti del giovane M.C. di 29 anni. In seguito ai riscontri dei Carabinieri, questi era stato accusato di aver ucciso la madre con una gragnola di pugni dopo un vivace alterco avvenuto in casa al ritorno dal lavoro. Al processo è stata raccolta la pietosa storia del ragazzo e della madre, vittima troppo spesso della voluttà del bere. I giudici lo hanno ritenuto colpevole di omicidio preterintenzionale e lo hanno condannato a sei anni e sei mesi di reclusione, di cui tre condonati.
(Le Pays d'Aoste. Febbraio 1954)
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AOSTA CAMBIA VOLTO -
Tra breve, la vecchia Maison de la Tour, attualmente sede della Banca Commerciale sarà completamente abbattuta per essere rimpiazzata da una nuova costruzione moderna e razionale. I valdostani apprendono così non senza rimpianto, la sparizione di un edificio storico dove le grandi sale avevano offerto ospitalità ai rifugiati della Rivoluzione Francese e dove più tardi, la famiglia De Maistre si era riunita nella via dell'esilio.
(Le Pays d'Aoste. Febbraio 1954)
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GLI ABITANTI DI FORNET -
Le acque di un grande lago artificiale inghiottiranno ogni cosa. Per le famiglie che hanno dovuto cedere le loro proprietà e le loro cose alla società Sip comincia dunque l'esodo verso altri luoghi. Tra qualche anno, sulle proprietà che hanno visto il loro lavoro e sulle case che sono state testimoni di gioie e dolori, si stenderà il manto dell'acqua e tutto sarà cancellato.
(Il Corriere della Valle. Gennaio 1954)
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PROCESSO IN CORTE D'ASSISE -
E' stato celebrato in questi giorni il processo nei confronti del giovane M.C. di 29 anni. In seguito ai riscontri dei Carabinieri, questi era stato accusato di aver ucciso la madre con una gragnola di pugni dopo un vivace alterco avvenuto in casa al ritorno dal lavoro. Al processo è stata raccolta la pietosa storia del ragazzo e della madre, vittima troppo spesso della voluttà del bere. I giudici lo hanno ritenuto colpevole di omicidio preterintenzionale e lo hanno condannato a sei anni e sei mesi di reclusione, di cui tre condonati.
(Le Pays d'Aoste. Febbraio 1954)
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AOSTA CAMBIA VOLTO -
Tra breve, la vecchia Maison de la Tour, attualmente sede della Banca Commerciale sarà completamente abbattuta per essere rimpiazzata da una nuova costruzione moderna e razionale. I valdostani apprendono così non senza rimpianto, la sparizione di un edificio storico dove le grandi sale avevano offerto ospitalità ai rifugiati della Rivoluzione Francese e dove più tardi, la famiglia De Maistre si era riunita nella via dell'esilio.
(Le Pays d'Aoste. Febbraio 1954)
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lunedì 25 aprile 2005
PROFUMO DEL PASSATO/50
NEL MUNICIPIO DI AOSTA ANZICHE FARE AMMINISTRAZIONE
SI CANTA BANDIERA ROSSA -
Il Consiglio comunale di Aosta avrebbe dovuto riunirsi lunedì scorso, sennonchè tale data coincideva con quella dello sciopero generale proclamato dalle organizzazioni di estrema sinistra per la legge elettorale votata in Parlamento. Effettivamente come in programma, la seduta ha avuto inizio ma dopo la commemorazione della persona del professor Deffeyes, la maggioranza comunista ha abbandonato l'aula al canto di Bandiera Rossa. Viene dunque spontaneo chiedersi: il signor Savioz è sindaco di Aosta o di una sola parte della città dalla tinta politica ben determinata?
(Le Pays d'Aoste. Aprile 1953)
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TRUCE DELITTO AD ENTREVES -
Oscuro il movente e altrettanto ignoto l'autore. Giorno dopo giorno però la stampa nazionale non ha cessato di pubblicare articoli interi sul delitto di Angela Cavallero avvenuto ad Entreves all'inizio di agosto. L'assassino che ha ucciso la giovane a colpi di pugnale, sembra essere più abile della polizia che gli sta dando la caccia. Lo ha dimostrato nel far perdere le sue tracce e nel seminare numerose piste false. L'assassinio della giovane Angela Cavallero resterà un delitto perfetto?
(Le Pays d'Aoste. Settembre 1954)
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SI CANTA BANDIERA ROSSA -
Il Consiglio comunale di Aosta avrebbe dovuto riunirsi lunedì scorso, sennonchè tale data coincideva con quella dello sciopero generale proclamato dalle organizzazioni di estrema sinistra per la legge elettorale votata in Parlamento. Effettivamente come in programma, la seduta ha avuto inizio ma dopo la commemorazione della persona del professor Deffeyes, la maggioranza comunista ha abbandonato l'aula al canto di Bandiera Rossa. Viene dunque spontaneo chiedersi: il signor Savioz è sindaco di Aosta o di una sola parte della città dalla tinta politica ben determinata?
(Le Pays d'Aoste. Aprile 1953)
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TRUCE DELITTO AD ENTREVES -
Oscuro il movente e altrettanto ignoto l'autore. Giorno dopo giorno però la stampa nazionale non ha cessato di pubblicare articoli interi sul delitto di Angela Cavallero avvenuto ad Entreves all'inizio di agosto. L'assassino che ha ucciso la giovane a colpi di pugnale, sembra essere più abile della polizia che gli sta dando la caccia. Lo ha dimostrato nel far perdere le sue tracce e nel seminare numerose piste false. L'assassinio della giovane Angela Cavallero resterà un delitto perfetto?
(Le Pays d'Aoste. Settembre 1954)
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PROFUMO DEL PASSATO/49
SANITA' AD AOSTA -
La casa di cura privata di Saint Martin de Corleans, il fiore all'occhiello della nostra sanità ha aumentato le sue specializzazioni. Oltre alla chirurgia generale e ginecologia, medicina generale, urologia, raggi x e ultrasuoni, dispone di Marconiterapia, raggi ultravioletti e aerosolterapia. Specialista delle malattie dell'orecchio-naso-gola, è il professor Ugo Maggiorotti. Per le malattie degli occhi il dottor Mario Giarzino, e per la cardiologia ed elettrocardiogrammi il dottor Mario Ravera.
(Le Pays d'Aoste. Gennaio 1953)
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BANDO DI CONCORSO PER MESSO COMUNALE -
Servizio di quattro giorni settimanali, stipendio base 71.000 lire più indennità di mezzo di trasporto lire 12.000 all'anno. Età minima 21 anni, massima 35 ed altezza non inferiore di un metro e 65 centimetri. Titolo di studio licenza elementare. Ai concorrenti verrà inoltre fatto sostenere un esame di francese.
(Le Pays d'Aoste. Gennaio 1953)
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La casa di cura privata di Saint Martin de Corleans, il fiore all'occhiello della nostra sanità ha aumentato le sue specializzazioni. Oltre alla chirurgia generale e ginecologia, medicina generale, urologia, raggi x e ultrasuoni, dispone di Marconiterapia, raggi ultravioletti e aerosolterapia. Specialista delle malattie dell'orecchio-naso-gola, è il professor Ugo Maggiorotti. Per le malattie degli occhi il dottor Mario Giarzino, e per la cardiologia ed elettrocardiogrammi il dottor Mario Ravera.
(Le Pays d'Aoste. Gennaio 1953)
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BANDO DI CONCORSO PER MESSO COMUNALE -
Servizio di quattro giorni settimanali, stipendio base 71.000 lire più indennità di mezzo di trasporto lire 12.000 all'anno. Età minima 21 anni, massima 35 ed altezza non inferiore di un metro e 65 centimetri. Titolo di studio licenza elementare. Ai concorrenti verrà inoltre fatto sostenere un esame di francese.
(Le Pays d'Aoste. Gennaio 1953)
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sabato 23 aprile 2005
PROFUMO DEL PASSATO/48
LETTERA AL GIORNALE -
C'è una questione dolorosa da risolvere: quel certo dissidio esistente tra valdostani nativi e immigrati in Valle. Girando per le strade e piazze dei nostri paesi, sentiamo il dissidio esistente e se osserviamo la cronaca di qualche giornale locale, troviamo delle risse tra valdostani e non, a volte anche con tragiche conseguenze. I valdostani attribuiscono tutto ciò che di male viene fatto in Valle ai non valdostani. La colpa è sempre dei "terroni" o dei "giapponesi", così per un delitto, così per un furto. Secondo costoro gli immigrati sarebbero quelli che hanno rovinato la Valle, e non coloro che hanno contribuito ad abbellirla.
(Corriere della Valle. Novembre 1952)
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UN PROBLEMA CHE NON ESISTE -
Quanto inchiostro si è sciupato, quanti articoli sono stati pubblicati da giornali locali per parlare del problema dei "non valdostani" in Valle d'Aosta. Il bello poi, è che questo problema non esiste, proprio così. . Le prove? Eccole: tra i membri del Consiglio regionale, parecchi non sono oriundi della Valle. Tra i liberi professionisti poi, moltissimi non sono oriundi della Valle, e così tra gli artigiani e poi per quanto riguarda gli operai, è lampante che almeno due terzi non sono oriundi della Valle. Orbene, tutti lavorano, occupano i loro posti e vivono in pace e nessuno li ha mai molestati e diremo di più : moltissimi di essi sono considerati autentici valdostani tanto quanto i nativi, e qui potremmo continuare ancora, ma a cosa serve? Sono cose che tutti sanno. E con la lingua francese? Sapete chi studia di più ? Proprio i figli dei non oriundi. Questa è la verità e bisogna pur dirla!
(Le Pays d'Aoste. Gennaio 1953)
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C'è una questione dolorosa da risolvere: quel certo dissidio esistente tra valdostani nativi e immigrati in Valle. Girando per le strade e piazze dei nostri paesi, sentiamo il dissidio esistente e se osserviamo la cronaca di qualche giornale locale, troviamo delle risse tra valdostani e non, a volte anche con tragiche conseguenze. I valdostani attribuiscono tutto ciò che di male viene fatto in Valle ai non valdostani. La colpa è sempre dei "terroni" o dei "giapponesi", così per un delitto, così per un furto. Secondo costoro gli immigrati sarebbero quelli che hanno rovinato la Valle, e non coloro che hanno contribuito ad abbellirla.
(Corriere della Valle. Novembre 1952)
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UN PROBLEMA CHE NON ESISTE -
Quanto inchiostro si è sciupato, quanti articoli sono stati pubblicati da giornali locali per parlare del problema dei "non valdostani" in Valle d'Aosta. Il bello poi, è che questo problema non esiste, proprio così. . Le prove? Eccole: tra i membri del Consiglio regionale, parecchi non sono oriundi della Valle. Tra i liberi professionisti poi, moltissimi non sono oriundi della Valle, e così tra gli artigiani e poi per quanto riguarda gli operai, è lampante che almeno due terzi non sono oriundi della Valle. Orbene, tutti lavorano, occupano i loro posti e vivono in pace e nessuno li ha mai molestati e diremo di più : moltissimi di essi sono considerati autentici valdostani tanto quanto i nativi, e qui potremmo continuare ancora, ma a cosa serve? Sono cose che tutti sanno. E con la lingua francese? Sapete chi studia di più ? Proprio i figli dei non oriundi. Questa è la verità e bisogna pur dirla!
(Le Pays d'Aoste. Gennaio 1953)
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venerdì 22 aprile 2005
PROFUMO DEL PASSATO/47
CALCIO VALDOSTANO? CHE DELUSIONE! -
Abbiamo osservato la squadra rosso-nera nel suo incontro disputato a Verres e in quello successivo di Ivrea. Non abbiamo scritto niente perchè non ci sembrava opportuno associarci alla cagnara. Speravamo nell'incontro successivo ma anche lì l'Aosta è stata sconfitta per 5 a 1. Speriamo che con l'inizio del campionato cambi qualcosa...
(Corriere della Valle. Settembre 1952)
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PROBLEMA ABITATIVO DI AOSTA -
A tutto il 15 novembre di quest'anno, le domande giacenti presso l'Istituto per la concessione di un alloggio sono 445 per un totale di 1.688 persone componenti le famiglie dei richiedenti. Delle famiglie che hanno fatto domanda di assegnazione, 28 sono sfrattate, 4 abitano in baracche, 4 in cantine, 1 in un sottoscala, 2 in un magazzino, 19 in un seminterrato, 40 in soffitte, 89 in alloggi privi di servizi igienici e 161 in alloggi composti da un solo vano. Ci sembra superfluo sulla scorta di questi dati controllabili, invitare a considerare che una simile situazione di fatto non può essere che la causa di tanti casi veramente pietosi e ben noti a chi si interessa anche superficialmente del problema: la morale è compromessa, i ragazzi e le ragazze di una certa età sono costretti spesso a dormire nello stesso letto. In 17 famiglie poi, si contano casi di Tbc per cui sarebbe opportuno un parziale isolamento.
(Corriere della Valle. Novembre 1952)
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Abbiamo osservato la squadra rosso-nera nel suo incontro disputato a Verres e in quello successivo di Ivrea. Non abbiamo scritto niente perchè non ci sembrava opportuno associarci alla cagnara. Speravamo nell'incontro successivo ma anche lì l'Aosta è stata sconfitta per 5 a 1. Speriamo che con l'inizio del campionato cambi qualcosa...
(Corriere della Valle. Settembre 1952)
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PROBLEMA ABITATIVO DI AOSTA -
A tutto il 15 novembre di quest'anno, le domande giacenti presso l'Istituto per la concessione di un alloggio sono 445 per un totale di 1.688 persone componenti le famiglie dei richiedenti. Delle famiglie che hanno fatto domanda di assegnazione, 28 sono sfrattate, 4 abitano in baracche, 4 in cantine, 1 in un sottoscala, 2 in un magazzino, 19 in un seminterrato, 40 in soffitte, 89 in alloggi privi di servizi igienici e 161 in alloggi composti da un solo vano. Ci sembra superfluo sulla scorta di questi dati controllabili, invitare a considerare che una simile situazione di fatto non può essere che la causa di tanti casi veramente pietosi e ben noti a chi si interessa anche superficialmente del problema: la morale è compromessa, i ragazzi e le ragazze di una certa età sono costretti spesso a dormire nello stesso letto. In 17 famiglie poi, si contano casi di Tbc per cui sarebbe opportuno un parziale isolamento.
(Corriere della Valle. Novembre 1952)
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PROFUMO DEL PASSATO/46
IMPRESA SOGNO: UNA GRANDE FUCINA DI LAVORO IN VALLE -
Una media di 250 giornate lavorative annuali con un impiego medio di 600 operai, per cui in un anno si possono contare 150 mila giornate lavorative. C'è un atmosfera sana, rilassata all'interno della nuova sede Sogno situata sullo stradone nazionale a Saint Christophe che è stata inaugurata in questi giorni e tutto questo lo constatiamo mentre il direttore Emilio Jaccond e il ragioniere Girardi ci accompagnano in giro fra i vari capannoni. Oltre alla casetta del custode sulla strada, si trova la palazzina dove hanno sede gli uffici e gli alloggi. Il proprietario Ugo Sogno, amato e benvoluto dai suoi numerosi dipendenti, viene chiamato da questi 'papà' per via della sua bontà.
(Corriere della Valle. Luglio 1952)
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Una media di 250 giornate lavorative annuali con un impiego medio di 600 operai, per cui in un anno si possono contare 150 mila giornate lavorative. C'è un atmosfera sana, rilassata all'interno della nuova sede Sogno situata sullo stradone nazionale a Saint Christophe che è stata inaugurata in questi giorni e tutto questo lo constatiamo mentre il direttore Emilio Jaccond e il ragioniere Girardi ci accompagnano in giro fra i vari capannoni. Oltre alla casetta del custode sulla strada, si trova la palazzina dove hanno sede gli uffici e gli alloggi. Il proprietario Ugo Sogno, amato e benvoluto dai suoi numerosi dipendenti, viene chiamato da questi 'papà' per via della sua bontà.
(Corriere della Valle. Luglio 1952)
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giovedì 21 aprile 2005
PROFUMO DEL PASSATO/45
DOVE ARRIVERANNO I PREZZI? -
La fontina di montagna costa 500 lire al chilo, il Parmigiano 650 e le patate nostrane, alimento di ogni famiglia, 45 lire al chilo! Il prosciutto crudo è quasi un lusso con le sue 9oo lire e una gallina pulita e pronta costa ben 1000 lire. Nei cambi con le monete straniere, il dollaro viene cambiato a 665 lire, il franco francese 115 e quello svizzero a 150. Dove arriveremo?
(Le Pays d'Aoste. Aprile 1952)
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UNA PIACEVOLE SCAMPAGNATA TRAMUTATA IN TRAGEDIA -
Un impressionante disgrazia ha funestato il viaggio di una comitiva di scolari di Courmayeur di ritorno alle loro case dopo aver partecipato ad Aosta al concorso regionale scolastico di canto corale. Sul pullman che trasportava l'allegra comitiva, si trovava anche il tredicenne Enrico Berthod di Leonardo, residente in frazione Verrand, che soffrendo per il viaggio, era affacciato con la testa fuori dal finestrino posto sul lato destro del veicolo. Poco dopo il castello di Sarre, il pullman della ditta Tosco di Aosta e pilotato dall'autista E.P. per fare largo ad un pesante autotreno che stava incrociando, si spostava maggiormente sulla destra rasentando un palo telegrafico contro il quale andava violentemente a sbattere la testa il Berthod. Il ragazzo, il cui volto era ridotto ad una maschera di sangue, veniva trasportato urgentemente all'ospedale di Aosta dove purtroppo vi giungeva ormai cadavere.
(Le Pays d'Aoste. Giugno 1952)
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MATRIMONIO CON SORPRESA -
Trentacinque persone radunate a tavola per festeggiare un matrimonio, sono rimaste tramortite dallo spavento per l'irruzione improvvisa nella casa di un fulmine. La folgore, mettendo tutto a soqquadro lungo il suo passaggio nelle stanze, entrava poi nella stalla dove ad una giovenca portava via di netto le corna. Da quest'ultimo fatto, la coppia dei giovani sposi ha finito per trarre lieti presagi e la festa è andata avanti.
(Corriere della Valle. Giugno 1952)
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La fontina di montagna costa 500 lire al chilo, il Parmigiano 650 e le patate nostrane, alimento di ogni famiglia, 45 lire al chilo! Il prosciutto crudo è quasi un lusso con le sue 9oo lire e una gallina pulita e pronta costa ben 1000 lire. Nei cambi con le monete straniere, il dollaro viene cambiato a 665 lire, il franco francese 115 e quello svizzero a 150. Dove arriveremo?
(Le Pays d'Aoste. Aprile 1952)
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UNA PIACEVOLE SCAMPAGNATA TRAMUTATA IN TRAGEDIA -
Un impressionante disgrazia ha funestato il viaggio di una comitiva di scolari di Courmayeur di ritorno alle loro case dopo aver partecipato ad Aosta al concorso regionale scolastico di canto corale. Sul pullman che trasportava l'allegra comitiva, si trovava anche il tredicenne Enrico Berthod di Leonardo, residente in frazione Verrand, che soffrendo per il viaggio, era affacciato con la testa fuori dal finestrino posto sul lato destro del veicolo. Poco dopo il castello di Sarre, il pullman della ditta Tosco di Aosta e pilotato dall'autista E.P. per fare largo ad un pesante autotreno che stava incrociando, si spostava maggiormente sulla destra rasentando un palo telegrafico contro il quale andava violentemente a sbattere la testa il Berthod. Il ragazzo, il cui volto era ridotto ad una maschera di sangue, veniva trasportato urgentemente all'ospedale di Aosta dove purtroppo vi giungeva ormai cadavere.
(Le Pays d'Aoste. Giugno 1952)
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MATRIMONIO CON SORPRESA -
Trentacinque persone radunate a tavola per festeggiare un matrimonio, sono rimaste tramortite dallo spavento per l'irruzione improvvisa nella casa di un fulmine. La folgore, mettendo tutto a soqquadro lungo il suo passaggio nelle stanze, entrava poi nella stalla dove ad una giovenca portava via di netto le corna. Da quest'ultimo fatto, la coppia dei giovani sposi ha finito per trarre lieti presagi e la festa è andata avanti.
(Corriere della Valle. Giugno 1952)
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martedì 19 aprile 2005
PROFUMO DEL PASSATO/44
COME DEVI FARE LA TUA DICHIARAZIONE DEI REDDITI -
Con la riforma tributaria che il Parlamento ha approvato recentemente, tutti i cittadini sono tenuti a presentare ogni anno una dichiarazione dei propri redditi. Devono cioè rendere noto all'Ufficio delle Imposte Dirette le loro entrate e le spese per produrle. E' questa per il nostro Paese una grande innovazione, perchè a differenza di quanto finora avveniva, i cittadini che hanno avuto un reddito sono ora chiamati a impegnare la loro personale responsabilità nel darne notizia al Fisco della loro più o meno possibilità di contribuire al mantenimento delle finanze dello Stato. Da oggi, il non presentare la dichiarazione può essere fonte di guai e preoccupazioni. Chi fino ad oggi ha giocato sull'equivoco del silenzio o dell'infedeltà nella dichiarazione dei propri redditi, non può ormai più sfuggire. Se però il tuo reddito netto conseguito nel 1950 è stato inferiore alle 240 mila lire, cioè 20 mila lire al mese, sei esonerato nel presentarla. E' altresì esonerato quel dipendente o impiegato che vivendo esclusivamente del suo lavoro di operaio o impiegato non abbia superato come stipendio 50 mila lire al mese, per un totale di oltre 600 mila lire annue.
(Le Pays d'Aoste. Settembre 1951)
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UN ONDATA DI MALTEMPO SCONVOLGE LA VALLE D'AOSTA -
C'è grande timore per le piogge incessanti cadute dal 10 al 12 novembre. Ad Arnaz tutta la piana è stata inondata. Il torrente che scende dal vallone del Machabi ha portato sulla strada nazionale una quantità impressionante di detriti, interrompendo la circolazione. Inondazioni anche a Verres, Bard e Pontey. Una grande valanga è caduta a Cogne sulla strada nazionale nei pressi del villaggio di Epinel. Tra l'altro, Cogne è isolata da due giorni dal resto della Valle. Per le popolazioni colpite da questi disastri, è aperta in Valle una raccolta di fondi.
(Le Pays d'Aoste. Novembre 1951)
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INTERVISTA AL DIRETTORE DELLE IMPOSTE DI AOSTA -
"Quest'ufficio -dice il dottor Gheis- ha una giurisdizione che comprende 40 Comuni con una popolazione di 57 mila abitanti. L'organico dell'ufficio, previsto di ben 27 impiegati, procede invece con soli 5 dipendenti. Pacchi di dichiarazioni dei redditi sono accatastate un po' ovunque. Tra l'altro manca anche un automezzo che sarebbe necessario per gli spostamenti dei funzionari". Ma al di là di questo, come ha reagito il contribuente e quali sono stati i primi risultati raggiunti? "Nel loro complesso -risponde il direttore Gheis- le denunce presentate non corrispondono assolutamente ai redditi reali dei contribuenti".
(Le Pays d'Aoste. Aprile 1952)
Con la riforma tributaria che il Parlamento ha approvato recentemente, tutti i cittadini sono tenuti a presentare ogni anno una dichiarazione dei propri redditi. Devono cioè rendere noto all'Ufficio delle Imposte Dirette le loro entrate e le spese per produrle. E' questa per il nostro Paese una grande innovazione, perchè a differenza di quanto finora avveniva, i cittadini che hanno avuto un reddito sono ora chiamati a impegnare la loro personale responsabilità nel darne notizia al Fisco della loro più o meno possibilità di contribuire al mantenimento delle finanze dello Stato. Da oggi, il non presentare la dichiarazione può essere fonte di guai e preoccupazioni. Chi fino ad oggi ha giocato sull'equivoco del silenzio o dell'infedeltà nella dichiarazione dei propri redditi, non può ormai più sfuggire. Se però il tuo reddito netto conseguito nel 1950 è stato inferiore alle 240 mila lire, cioè 20 mila lire al mese, sei esonerato nel presentarla. E' altresì esonerato quel dipendente o impiegato che vivendo esclusivamente del suo lavoro di operaio o impiegato non abbia superato come stipendio 50 mila lire al mese, per un totale di oltre 600 mila lire annue.
(Le Pays d'Aoste. Settembre 1951)
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UN ONDATA DI MALTEMPO SCONVOLGE LA VALLE D'AOSTA -
C'è grande timore per le piogge incessanti cadute dal 10 al 12 novembre. Ad Arnaz tutta la piana è stata inondata. Il torrente che scende dal vallone del Machabi ha portato sulla strada nazionale una quantità impressionante di detriti, interrompendo la circolazione. Inondazioni anche a Verres, Bard e Pontey. Una grande valanga è caduta a Cogne sulla strada nazionale nei pressi del villaggio di Epinel. Tra l'altro, Cogne è isolata da due giorni dal resto della Valle. Per le popolazioni colpite da questi disastri, è aperta in Valle una raccolta di fondi.
(Le Pays d'Aoste. Novembre 1951)
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INTERVISTA AL DIRETTORE DELLE IMPOSTE DI AOSTA -
"Quest'ufficio -dice il dottor Gheis- ha una giurisdizione che comprende 40 Comuni con una popolazione di 57 mila abitanti. L'organico dell'ufficio, previsto di ben 27 impiegati, procede invece con soli 5 dipendenti. Pacchi di dichiarazioni dei redditi sono accatastate un po' ovunque. Tra l'altro manca anche un automezzo che sarebbe necessario per gli spostamenti dei funzionari". Ma al di là di questo, come ha reagito il contribuente e quali sono stati i primi risultati raggiunti? "Nel loro complesso -risponde il direttore Gheis- le denunce presentate non corrispondono assolutamente ai redditi reali dei contribuenti".
(Le Pays d'Aoste. Aprile 1952)
lunedì 18 aprile 2005
PROFUMO DEL PASSATO/43
UNA BUONA LEZIONE -
Recentemente un pullman straniero si era fermato in Piazza Chanoux per scaricare una comitiva di ragazze. Un gruppo di 'polisson' si sono avvicinati al pullman e si sono messi a fare dei gesti sconvenienti verso le giovani turiste. Un signore molto distinto e appartenente alla meglio borghesia di Aosta, un solido e gagliardo 45enne, ha osservato la scena poi, avvicinatosi ai giovinastri gli ha detto che quello che stavano facendo era degno di biasimo: "Voi siete venuti da noi in Valle a cercare lavoro e noi ve lo abbiamo dato. Siete ospiti dunque, dovete perciò rispettare le nostre tradizioni e la nostra mentalità civile. Facendo quello che fate invece dimostrate una totale mancanza di educazione. Non permetteremo che vi comportiate così nella nostra Valle". Il gruppetto di balordi, sei o sette con un età sui 23 anni, rispondeva a queste giuste osservazioni con ingiurie e poi uno di loro non esitava ad aggredire il signore. Questi, che di certo non si aspettava un insolenza del genere, si trovava nella necessità di difendersi, assestando al suo aggressore un colpo da maestro sotto il mento che lo mandava a gambe all'aria sul selciato. Tutti gli altri a questo punto si gettavano su di lui ma i suoi pugni funzionavano a meraviglia. Dopo un po' la banda dei giovinastri si ritirava come dei cani bastonati. La lezione per questi ceffi è stata senz'altro troppo dolce. Si sono presi quello che si meritavano, e nessuno potrebbe nè si oserà dire il contrario.
(Le Pays d'Aoste. Agosto 1951)
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A DONNAS UN GIORNO DI FESTA SI TRAMUTA IN TRAGEDIA -
L'altro pomeriggio, Nicco Henry di Pierre si stava bagnando in uno stagno. Trovandosi improvvisamente in pericolo questi chiedeva soccorso, ma gli amici che erano con lui non sapendo nuotare, chiamavano a loro volta aiuto. Poco lontano si trovava Marco Riccarand e la sua giovane sposa. Subito accorso, Riccarand si buttava tutto vestito nell'acqua ma sfortunatamente anche lui colava a picco. I pompieri di Ivrea arrivati poco dopo, ripescavano i due cadaveri. Henry Nicco aveva 19 anni e Riccarand 25. Quest'ultimo, era sposato solo da undici mesi e tra poco sarebbe diventato padre. Marco Riccarand era anche il nipote del parroco di Champdepraz.
(Le Pays d'Aoste. Settembre 1951)
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Recentemente un pullman straniero si era fermato in Piazza Chanoux per scaricare una comitiva di ragazze. Un gruppo di 'polisson' si sono avvicinati al pullman e si sono messi a fare dei gesti sconvenienti verso le giovani turiste. Un signore molto distinto e appartenente alla meglio borghesia di Aosta, un solido e gagliardo 45enne, ha osservato la scena poi, avvicinatosi ai giovinastri gli ha detto che quello che stavano facendo era degno di biasimo: "Voi siete venuti da noi in Valle a cercare lavoro e noi ve lo abbiamo dato. Siete ospiti dunque, dovete perciò rispettare le nostre tradizioni e la nostra mentalità civile. Facendo quello che fate invece dimostrate una totale mancanza di educazione. Non permetteremo che vi comportiate così nella nostra Valle". Il gruppetto di balordi, sei o sette con un età sui 23 anni, rispondeva a queste giuste osservazioni con ingiurie e poi uno di loro non esitava ad aggredire il signore. Questi, che di certo non si aspettava un insolenza del genere, si trovava nella necessità di difendersi, assestando al suo aggressore un colpo da maestro sotto il mento che lo mandava a gambe all'aria sul selciato. Tutti gli altri a questo punto si gettavano su di lui ma i suoi pugni funzionavano a meraviglia. Dopo un po' la banda dei giovinastri si ritirava come dei cani bastonati. La lezione per questi ceffi è stata senz'altro troppo dolce. Si sono presi quello che si meritavano, e nessuno potrebbe nè si oserà dire il contrario.
(Le Pays d'Aoste. Agosto 1951)
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A DONNAS UN GIORNO DI FESTA SI TRAMUTA IN TRAGEDIA -
L'altro pomeriggio, Nicco Henry di Pierre si stava bagnando in uno stagno. Trovandosi improvvisamente in pericolo questi chiedeva soccorso, ma gli amici che erano con lui non sapendo nuotare, chiamavano a loro volta aiuto. Poco lontano si trovava Marco Riccarand e la sua giovane sposa. Subito accorso, Riccarand si buttava tutto vestito nell'acqua ma sfortunatamente anche lui colava a picco. I pompieri di Ivrea arrivati poco dopo, ripescavano i due cadaveri. Henry Nicco aveva 19 anni e Riccarand 25. Quest'ultimo, era sposato solo da undici mesi e tra poco sarebbe diventato padre. Marco Riccarand era anche il nipote del parroco di Champdepraz.
(Le Pays d'Aoste. Settembre 1951)
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domenica 17 aprile 2005
PROFUMO DEL PASSATO/42
MALTEMPO IN VALLE: TRAGEDIA SFIORATA IN VALGRISANCHE -
Una valanga di grosse proporzioni è caduta in località Clusaz investendo una baracca nella quale si trovavano una ventina di operai Sip. I soccorsi sono riusciti subito a tirarli fuori dalla neve. Fortunatamente tra di essi solo alcuni feriti leggeri e le loro condizioni non destano allarme. A Gressoney, numerosi turisti sono rimasti per due giorni bloccati dalla neve. Adesso, grazie all'assiduo lavoro degli operai della Regione, tutte le strade sono nuovamente aperte e la circolazione è stata completamente ristabilita.
(Le Pays d'Aoste. Gennaio 1951)
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MORTALE DISGRAZIA A BIONAZ -
La signora Gay Souveraine sposata Vaudan aveva lasciato a casa sua figlia Lina di 4 anni per andare a prendere i suoi tre altri figli che uscivano da scuola. Tornata a casa, si accorgeva che la piccola Lina era sparita. Chiedendo soccorso, la donna seguiva le tracce lasciate sulla neve dalla bambina. In cima ad un promontorio le tracce sparivano. Il terrore che la figlia fosse scivolata e caduta nel torrente gonfio d'acqua attanagliava la madre. Dopo lunghe ricerche purtroppo, il corpicino della bambina veniva trovato nascosto tra due pietre proprio nel torrente. Lasciamo immaginare ai lettori il dolore della famiglia.
(Le Pays d'Aoste. Aprile 1951)
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Una valanga di grosse proporzioni è caduta in località Clusaz investendo una baracca nella quale si trovavano una ventina di operai Sip. I soccorsi sono riusciti subito a tirarli fuori dalla neve. Fortunatamente tra di essi solo alcuni feriti leggeri e le loro condizioni non destano allarme. A Gressoney, numerosi turisti sono rimasti per due giorni bloccati dalla neve. Adesso, grazie all'assiduo lavoro degli operai della Regione, tutte le strade sono nuovamente aperte e la circolazione è stata completamente ristabilita.
(Le Pays d'Aoste. Gennaio 1951)
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MORTALE DISGRAZIA A BIONAZ -
La signora Gay Souveraine sposata Vaudan aveva lasciato a casa sua figlia Lina di 4 anni per andare a prendere i suoi tre altri figli che uscivano da scuola. Tornata a casa, si accorgeva che la piccola Lina era sparita. Chiedendo soccorso, la donna seguiva le tracce lasciate sulla neve dalla bambina. In cima ad un promontorio le tracce sparivano. Il terrore che la figlia fosse scivolata e caduta nel torrente gonfio d'acqua attanagliava la madre. Dopo lunghe ricerche purtroppo, il corpicino della bambina veniva trovato nascosto tra due pietre proprio nel torrente. Lasciamo immaginare ai lettori il dolore della famiglia.
(Le Pays d'Aoste. Aprile 1951)
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PROFUMO DEL PASSATO/41
E L'AOSTA CALCIO? -
La squadra c'è. E' il pubblico che manca. Ognuno vorrebbe veder giocare tizio al posto di caio.
Abbiamo un allenatore a cui bisogna levare tanto di cappello, perchè ha fatto una squadra che può aspirare alle prime posizioni. I giocatori ci sono pure. E' questione di incoraggiarli invece di demonizzarli!
(Le Pays d'Aoste. Novembre 1949)
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CONCLUSE LE TRATTATIVE PER LA NUOVA SQUADRA -
L'Unione Sportiva Aosta rende noto che gli elementi di valore per rafforzare la squadra sono anche un notevole sforzo finanziario. Gli sportivi pertanto debbono rispondere in modo massiccio. La quota di associazione è di 200 lire e l'abbonamento è stato portato a 2300 lire. Le iscrizioni si ricevono al Caffè Sport di rue de Tillier, al Caffè Ideal ancora nella stessa via, al Caffè Juventus di via Aubert e al Caffè Cavallini ex Deorsola in via Umberto Primo.
(Le Pays d'Aoste. Gennaio 1951)
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La squadra c'è. E' il pubblico che manca. Ognuno vorrebbe veder giocare tizio al posto di caio.
Abbiamo un allenatore a cui bisogna levare tanto di cappello, perchè ha fatto una squadra che può aspirare alle prime posizioni. I giocatori ci sono pure. E' questione di incoraggiarli invece di demonizzarli!
(Le Pays d'Aoste. Novembre 1949)
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CONCLUSE LE TRATTATIVE PER LA NUOVA SQUADRA -
L'Unione Sportiva Aosta rende noto che gli elementi di valore per rafforzare la squadra sono anche un notevole sforzo finanziario. Gli sportivi pertanto debbono rispondere in modo massiccio. La quota di associazione è di 200 lire e l'abbonamento è stato portato a 2300 lire. Le iscrizioni si ricevono al Caffè Sport di rue de Tillier, al Caffè Ideal ancora nella stessa via, al Caffè Juventus di via Aubert e al Caffè Cavallini ex Deorsola in via Umberto Primo.
(Le Pays d'Aoste. Gennaio 1951)
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sabato 16 aprile 2005
PROFUMO DEL PASSATO/40
ANNUNCI SUL GIORNALE -
Valdostano vedovo settantenne, buona occupazione, sposerebbe signora o signorina massimo cinquantenne con bella presenza e ottime referenze. Scrivere al fermo-posta.//
Nell'ultima Fiera di Aosta si è smarrito un vitellone di un anno. Chi l'avesse trovato è pregato di avvertire il signor Dossan di Saint Pierre.//
E' aperto il nuovo corso regionale di taglio della professoressa D'Alberto e diretta dalla maestra Adelia Quendoz. Per informazioni rivolgersi alla scuola stessa in via Croix de Ville al numero 48 di Aosta.//
In via Aubert è stata smarrita una dentiera appena ritirata. Chi lavesse rinvenuta è pregato di mettersi in contatto col giornale o col barbiere della via.//
(Le Pays d'Aoste. Agosto 1950)
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VIA FESTAZ VINE FINALMENTE SISTEMATA -
Le due palazzine che la SIP ha costruito nella via sono ormai quasi ultimate. Le due costruzioni sono state erette tra l'antico ospedale Mauriziano e la via del Collegio, in modo che via Festaz rimanga considerevolmente allargata. A sua volta, l'Amministrazione della Valle si ripropone di sistemare tutta la strada interessata. Spesa prevista per i lavori circa tre milioni e mezzo di lire.
(Le Pays d'Aoste. Agosto 1950)
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VALDOSTANI APRIAMO GLI OCCHI! -
Ricordiamoci che l'Autonomia valdostana tocca gli interessi di grandi complessi industriali e finanziari, da ciò la lotta alle autonomie. Noi sappiamo che ogni uomo ha i suoi difetti da cui neppure i nostri capi possono esentarsi, però ricordiamoci che noi valdostani abbiamo la fortuna di avere in Aosta le autorità che conoscono i nostri bisogni e la nostra mentalità, che vogliono il nostro bene e che ci ricevono con la massima bonarietà e semplicità quando ricorriamo a loro, anche se siamo poveri contadini o operai.
(Le Pays d'Aoste. Gennaio 1951)
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Valdostano vedovo settantenne, buona occupazione, sposerebbe signora o signorina massimo cinquantenne con bella presenza e ottime referenze. Scrivere al fermo-posta.//
Nell'ultima Fiera di Aosta si è smarrito un vitellone di un anno. Chi l'avesse trovato è pregato di avvertire il signor Dossan di Saint Pierre.//
E' aperto il nuovo corso regionale di taglio della professoressa D'Alberto e diretta dalla maestra Adelia Quendoz. Per informazioni rivolgersi alla scuola stessa in via Croix de Ville al numero 48 di Aosta.//
In via Aubert è stata smarrita una dentiera appena ritirata. Chi lavesse rinvenuta è pregato di mettersi in contatto col giornale o col barbiere della via.//
(Le Pays d'Aoste. Agosto 1950)
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VIA FESTAZ VINE FINALMENTE SISTEMATA -
Le due palazzine che la SIP ha costruito nella via sono ormai quasi ultimate. Le due costruzioni sono state erette tra l'antico ospedale Mauriziano e la via del Collegio, in modo che via Festaz rimanga considerevolmente allargata. A sua volta, l'Amministrazione della Valle si ripropone di sistemare tutta la strada interessata. Spesa prevista per i lavori circa tre milioni e mezzo di lire.
(Le Pays d'Aoste. Agosto 1950)
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VALDOSTANI APRIAMO GLI OCCHI! -
Ricordiamoci che l'Autonomia valdostana tocca gli interessi di grandi complessi industriali e finanziari, da ciò la lotta alle autonomie. Noi sappiamo che ogni uomo ha i suoi difetti da cui neppure i nostri capi possono esentarsi, però ricordiamoci che noi valdostani abbiamo la fortuna di avere in Aosta le autorità che conoscono i nostri bisogni e la nostra mentalità, che vogliono il nostro bene e che ci ricevono con la massima bonarietà e semplicità quando ricorriamo a loro, anche se siamo poveri contadini o operai.
(Le Pays d'Aoste. Gennaio 1951)
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venerdì 15 aprile 2005
PROFUMO DEL PASSATO/39
MORTALE DISGRAZIA -
Il pastorello Guido Money di Giulio di anni 11 da Saint Christophe, mentre controllava il pascolo dei bovini nell'alta montagna Col de la Seigne a quota 2340 nelle vicinanze del ghiacciaio del Miage, rinveniva tra l'erba una bomba tedesca abbandonata dai soldati germanici all'atto della liberazione. Inconsciamente il piccolo Guido tentava di smontarla facendola esplodere. Gravissime le ferite al viso e ambedue le mani amputate. Il pastorello, tra atroci dolori moriva due giorni dopo all'ospedale di Torino.
(Le Pays d'Aoste. Agosto 1949)
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CHI FERMERA' I ROSSO-NERI? -
L'anno nuovo è di buon auspicio per la nostra squadra, la quale ha raccolto il suo decimo risultato positivo raggiungendo la capolista, il Magenta, trovandosi così sopra la media inglese. L'ultimo incontro dopo la pausa del Campionato di Promozione giocato contro la Ghemmese, è stato vinto dall'Aosta per 2 a 1. Tra i migliori in campo sicuramente Arnaboldi, portiere dei rosso-neri.
(Le Pays d'Aoste. Gennaio 1950)
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UN UOMO MACIULLATO DAL TRENO A CHAMBAVE -
Domenica mattina un operaio di Nus recandosi a lavoro alla Cogne, attraversando le rotaie col piede urtava qualcosa. Osservato meglio, con orrore constatava che si trattava di una testa umana. Intorno, i resti di un corpo. Subito dato l'allarme, i poveri resti venivano riconosciuti come quelli di M.H. di Chambave. Cosa era accaduto? La vittima, che portava una protesi ad una gamba, stava attraversando la ferrovia quando è sopraggiunto un treno. Le ruote hanno poi fatto il resto.
(Le Pays d'Aoste. Febbraio 1950)
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Il pastorello Guido Money di Giulio di anni 11 da Saint Christophe, mentre controllava il pascolo dei bovini nell'alta montagna Col de la Seigne a quota 2340 nelle vicinanze del ghiacciaio del Miage, rinveniva tra l'erba una bomba tedesca abbandonata dai soldati germanici all'atto della liberazione. Inconsciamente il piccolo Guido tentava di smontarla facendola esplodere. Gravissime le ferite al viso e ambedue le mani amputate. Il pastorello, tra atroci dolori moriva due giorni dopo all'ospedale di Torino.
(Le Pays d'Aoste. Agosto 1949)
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CHI FERMERA' I ROSSO-NERI? -
L'anno nuovo è di buon auspicio per la nostra squadra, la quale ha raccolto il suo decimo risultato positivo raggiungendo la capolista, il Magenta, trovandosi così sopra la media inglese. L'ultimo incontro dopo la pausa del Campionato di Promozione giocato contro la Ghemmese, è stato vinto dall'Aosta per 2 a 1. Tra i migliori in campo sicuramente Arnaboldi, portiere dei rosso-neri.
(Le Pays d'Aoste. Gennaio 1950)
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UN UOMO MACIULLATO DAL TRENO A CHAMBAVE -
Domenica mattina un operaio di Nus recandosi a lavoro alla Cogne, attraversando le rotaie col piede urtava qualcosa. Osservato meglio, con orrore constatava che si trattava di una testa umana. Intorno, i resti di un corpo. Subito dato l'allarme, i poveri resti venivano riconosciuti come quelli di M.H. di Chambave. Cosa era accaduto? La vittima, che portava una protesi ad una gamba, stava attraversando la ferrovia quando è sopraggiunto un treno. Le ruote hanno poi fatto il resto.
(Le Pays d'Aoste. Febbraio 1950)
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giovedì 14 aprile 2005
PROFUMO DEL PASSATO/38
POLIZIA STRADALE E MULTE -
Vivo è ancora il ricordo dei militi fascisti della strada:svolgevano senz'altro un buon servizio ma in virtù della loro divisa si sentivano autorizzati a trattare il pubblico alla stregua di un plotone di truppa da far marciare. Qualcosa di simile però avviene ancora oggi. A nostro avviso il compito degli agenti deve consistere nel far applicare i regolamenti e non servirsi delle leggi per organizzare una vera caccia a base di multe indiscriminate. Ci sono delle norme da rispettare? Bene, i casi sono due:avvisare i ciclisti o appostarsi nei dintorni della città in un pomeriggio di festa e multare tutti senza tanti complimenti. La Polizia stradale preferisce il secondo metodo, ma i popoli veramente democratici preferiscono il primo.
(Le Pays d'Aoste. Giugno 1949)
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AOSTA CITTA' BUIA!
Via Xaviere de Maistre ore 22. L'ombra dei tigli rende oscuro il passaggio. Non si riesce a distinguere a due passi quella persona che esce dal cinema. Ore 22,5 piazza Chanoux: beh, può andare. L'insegna luminosa dell'hotel Couronne illumina discretamente tutto il lato ovest della piazza ma lassù, in via Stati Generali ci sono solo due lampadine, una che dà sulla piazza e l'altra in via De Sales. Che economia questi amministratori! Ore 22,10 via de Tillier: finchè gli esercizi pubblici sono aperti può andare, anche se certe lampadine mancano dai globi e quando ci sono...brr che spettacolo! Assessore all'Igiene!? Una bella pulita ce la diamo o no? Ore 22,15 piazzetta Bazar: oscuro attenuato. Se non andiamo errati da qui ha inizio la via dell'ospedale e quella che porta anche ad uno dei migliori alberghi di Aosta. Se uno chiederà dov'è l'albergo, chissà se avrà il coraggio di inoltrarsi in quel labirinto. Ore 22,25 piazza del Popolo: dodici lampioni, luce ottima. Corso Battaglione però è al buio, solo due lampadine e la Circonvallazione pure. Scopo di questo viaggio è stato quello di riportare ciò che abbiamo visto. Se avessimo dovuto scrivere anche quello che abbiamo sentito, addio spazio. Cosa diranno i turisti? Certamente la nostra città non farà una bella figura. E grazie a chi?
(Le Pays d'Aoste. Luglio 1949)
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lunedì 11 aprile 2005
PROFUMO DEL PASSATO/37
MISTERIOSO DELITTO -
Verso le sette della sera, certo R.G. di 43 anni contadino, mentre ritornava a Villeneuve verso casa percorrendo lo stradone nazionale, in località Lac de Diemoz veniva aggredito nell'oscurità da un individuo e percosso ripetutamente al capo con un nodoso randello e gettato infine giù nella scarpata della strada. Il poveretto, rinvenuto quattro ore dopo da alcuni passanti che avevano sentito i suoi gemiti, dopo aver ricevuto le prime cure dal medico di Villeneuve veniva trasportato urgentemente all'ospedale di Aosta, dove però moriva la notte stessa. Si presume che la mortale aggressione abbia avuto come movente la rapina. Sono in corso attive indagini.
(Le Pays d'Aoste. Gennaio 1949)
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TURISMO E SPORCIZIA -
L'anno scorso migliaia di turisti hanno visitato la nostra città. Meta preferita per questi turisti i nostri antichi monumenti romani. Purtroppo capita sovente che questi visitatori rimangano sorpresi e mal impressionati dalla mancanza di ordine e dalla sporcizia che si nota soprattutto intorno a questi antichi muri che costituiscono una tra le più interessanti attrattive di Aosta. Che impressione possono farsi i turisti? A questo punto si impone un urgente lavoro di pulizia e di riordino. Il problema deve essere risolto al più presto.
(Le Pays d'Aoste. Febbraio 1949)
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PRESENTATO IL BILANCIO DELLA VALLE D'AOSTA -
Entrate del Tesoro 720 milioni. 9 decimi sul canone delle acque 280 milioni. Entrate locali 70 milioni. Casa da gioco 400 milioni. Totale bilancio 1 miliardo e 470 milioni. L'ingegner Fresia, assessore alle Finanze della Regione, ha dimostrato in questa materia un attitudine e una devozione che merita di essere segnalata. La Valle d'Aosta può guardare con fiducia l'avvenire.
(Le Pays d'Aoste. Aprile 1949)
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Verso le sette della sera, certo R.G. di 43 anni contadino, mentre ritornava a Villeneuve verso casa percorrendo lo stradone nazionale, in località Lac de Diemoz veniva aggredito nell'oscurità da un individuo e percosso ripetutamente al capo con un nodoso randello e gettato infine giù nella scarpata della strada. Il poveretto, rinvenuto quattro ore dopo da alcuni passanti che avevano sentito i suoi gemiti, dopo aver ricevuto le prime cure dal medico di Villeneuve veniva trasportato urgentemente all'ospedale di Aosta, dove però moriva la notte stessa. Si presume che la mortale aggressione abbia avuto come movente la rapina. Sono in corso attive indagini.
(Le Pays d'Aoste. Gennaio 1949)
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TURISMO E SPORCIZIA -
L'anno scorso migliaia di turisti hanno visitato la nostra città. Meta preferita per questi turisti i nostri antichi monumenti romani. Purtroppo capita sovente che questi visitatori rimangano sorpresi e mal impressionati dalla mancanza di ordine e dalla sporcizia che si nota soprattutto intorno a questi antichi muri che costituiscono una tra le più interessanti attrattive di Aosta. Che impressione possono farsi i turisti? A questo punto si impone un urgente lavoro di pulizia e di riordino. Il problema deve essere risolto al più presto.
(Le Pays d'Aoste. Febbraio 1949)
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PRESENTATO IL BILANCIO DELLA VALLE D'AOSTA -
Entrate del Tesoro 720 milioni. 9 decimi sul canone delle acque 280 milioni. Entrate locali 70 milioni. Casa da gioco 400 milioni. Totale bilancio 1 miliardo e 470 milioni. L'ingegner Fresia, assessore alle Finanze della Regione, ha dimostrato in questa materia un attitudine e una devozione che merita di essere segnalata. La Valle d'Aosta può guardare con fiducia l'avvenire.
(Le Pays d'Aoste. Aprile 1949)
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PROFUMO DEL PASSATO/36
LETTERA AL GIORNALE -
Ti darebbero la terra e ti prenderebbero il grano. Ti darebbero la vite ma si prenderebbero il vino. Ti darebbero la mucca ma si prenderebbero il latte e poi ti prenderebbero il maiale e ti lascerebbero il gatto. Elettori di Pollein! Guardate un po' più lontano del naso! Se vi piace il comunismo, andate un po' in Russia come ho fatto io! Fimato: un reduce di Pollein.
(Le Pays d'Aoste. Aprile 1948)
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ORIGINALE INCONTRO DI CALCIO A PONT SAINT MARTIN -
Pubblico numeroso venuto anche da Gressoney per assistere ad un insolito incontro di calcio. Da una parte la squadra dei grassi (peso obbligatorio da 90 a 100 chili) e dall'altra quella dei magri (peso dai 50 agli 80 chili). Pronostici e scommesse naturalmente tutti per i magri, anche se non è andata così. Hanno vinto infatti i grassi per ben 6 resti a 2. Questa è la formazione della squadra vincente: Gremmo, Ardisson, Cosavalla, Mulet, Perenchio, Ariano, Fusari, Calliera, Gremmo II°, Scaglia, Mattioni. A fine gara, grande abbuffata in un ristorante della zona. Solo per i grassi.
(Le Pays d'Aoste. Giugno 1948)
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TRAGICA GITA PER DUE GIOVANI -
L'undici luglio, un gruppo di giovani decideva di salire fino all'Alpe superiore di Chamolè, portandosi fino al lago posto ai piedi della Becca Neyra. Due di essi, Renato Orellier 17 anni e Renato Rumiod di 18, si immergevano nell'acqua gelida del lago per il solo scopo di farsi una foto. In un attimo però i due si inabissavano nella profondità del lago. Parecchi amici si buttavano in acqua in loro soccorso e solo un certo Luigi Lorenzini dopo numerosi tentativi, riusciva a portare a galla i due corpi ormai privi di vita.
(Le Pays d'Aoste. Luglio 1948)
Ti darebbero la terra e ti prenderebbero il grano. Ti darebbero la vite ma si prenderebbero il vino. Ti darebbero la mucca ma si prenderebbero il latte e poi ti prenderebbero il maiale e ti lascerebbero il gatto. Elettori di Pollein! Guardate un po' più lontano del naso! Se vi piace il comunismo, andate un po' in Russia come ho fatto io! Fimato: un reduce di Pollein.
(Le Pays d'Aoste. Aprile 1948)
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ORIGINALE INCONTRO DI CALCIO A PONT SAINT MARTIN -
Pubblico numeroso venuto anche da Gressoney per assistere ad un insolito incontro di calcio. Da una parte la squadra dei grassi (peso obbligatorio da 90 a 100 chili) e dall'altra quella dei magri (peso dai 50 agli 80 chili). Pronostici e scommesse naturalmente tutti per i magri, anche se non è andata così. Hanno vinto infatti i grassi per ben 6 resti a 2. Questa è la formazione della squadra vincente: Gremmo, Ardisson, Cosavalla, Mulet, Perenchio, Ariano, Fusari, Calliera, Gremmo II°, Scaglia, Mattioni. A fine gara, grande abbuffata in un ristorante della zona. Solo per i grassi.
(Le Pays d'Aoste. Giugno 1948)
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TRAGICA GITA PER DUE GIOVANI -
L'undici luglio, un gruppo di giovani decideva di salire fino all'Alpe superiore di Chamolè, portandosi fino al lago posto ai piedi della Becca Neyra. Due di essi, Renato Orellier 17 anni e Renato Rumiod di 18, si immergevano nell'acqua gelida del lago per il solo scopo di farsi una foto. In un attimo però i due si inabissavano nella profondità del lago. Parecchi amici si buttavano in acqua in loro soccorso e solo un certo Luigi Lorenzini dopo numerosi tentativi, riusciva a portare a galla i due corpi ormai privi di vita.
(Le Pays d'Aoste. Luglio 1948)
PROFUMO DEL PASSATO/36
LETTERA AL GIORNALE -
Ti darebbero la terra e ti prenderebbero il grano. Ti darebbero la vite ma si prenderebbero il vino. Ti darebbero la mucca ma si prenderebbero il latte e poi ti prenderebbero il maiale e ti lascerebbero il gatto. Elettori di Pollein! Guardate un po' più lontano del naso! Se vi piace il comunismo, andate un po' in Russia a provarlo come ho fatto io!
Firmato: Un reduce di Pollein.
(Le Pays d'Aoste. Aprile 1948)
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ORIGINALE INCONTRO DI CALCIO A PONT SAINT MARTIN -
Pubblico numeroso venuto anche da Gressoney per assistere ad un insolito incontro di calcio. Da una parte la squadra dei grassi (peso obbligatorio da 90 a 100 chili) e dall'altra quella dei magri (peso dai 50 agli 80) chili). Pronostici e scommesse tutte per i magri, ma non è andata così. Hanno vinto infatti i 'grassi' per ben 6 reti a 2. Questa è la formazione della squadra vincente: Gremmo, Ardisson, Cosavalla, Mulet, Perenchio, Ariano, Fusari, Calliera, Gremmo II°, Scaglia e Mattioni. A fine gara, grande abbuffata in un ristorante della zona. Solo per i grassi naturalmente.
(Le Pays d'Aoste. Giugno 1948)
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TRAGICA FINE PER
Ti darebbero la terra e ti prenderebbero il grano. Ti darebbero la vite ma si prenderebbero il vino. Ti darebbero la mucca ma si prenderebbero il latte e poi ti prenderebbero il maiale e ti lascerebbero il gatto. Elettori di Pollein! Guardate un po' più lontano del naso! Se vi piace il comunismo, andate un po' in Russia a provarlo come ho fatto io!
Firmato: Un reduce di Pollein.
(Le Pays d'Aoste. Aprile 1948)
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ORIGINALE INCONTRO DI CALCIO A PONT SAINT MARTIN -
Pubblico numeroso venuto anche da Gressoney per assistere ad un insolito incontro di calcio. Da una parte la squadra dei grassi (peso obbligatorio da 90 a 100 chili) e dall'altra quella dei magri (peso dai 50 agli 80) chili). Pronostici e scommesse tutte per i magri, ma non è andata così. Hanno vinto infatti i 'grassi' per ben 6 reti a 2. Questa è la formazione della squadra vincente: Gremmo, Ardisson, Cosavalla, Mulet, Perenchio, Ariano, Fusari, Calliera, Gremmo II°, Scaglia e Mattioni. A fine gara, grande abbuffata in un ristorante della zona. Solo per i grassi naturalmente.
(Le Pays d'Aoste. Giugno 1948)
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TRAGICA FINE PER
domenica 10 aprile 2005
PROFUMO DEL PASSATO/35
TURISMO E MISERIA -
Turismo, e va bene. Ma ogni volto che odo o leggo questa parola sui nostri giornali, sento che un nodo mi si stringe alla gola. Io penso ai lussuosi alberghi di Courmayeur, di Cogne, del Breuil...capisco che tutto questo svuota i portafogli dei forestieri e riempie quello dei valdostani e quindi approvo e sarei anche pronto ad incoraggiare e più ancora. Ma tutto questo è in stridente contrasto con ciò che vedo nei tanti angoli della Valle d'Aosta, come per esempio su dalle parti d' Arnaz: strade non ce ne sono o meglio, qualcosa c'è che assomiglia a dei sentieri che però non sono stati costruiti da industria umana, bensì dai tronchi d'albero che rotolavano a valle. Soltanto le capre si trovano a loro agio in posti simili! La popolazione vive grazie ad un campiello da cui sperano di ricavarne un pezzo di pane se la stagione non sarà troppo asciutta. In quelle loro case non troverete povertà, ma miseria nera. E così vivono tutto l'anno, estate ed inverno, ed anche loro sono valdostani. Cosa porta il turismo loro?
(L'Indipendente. Gennaio 1948)
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LETTERA AL GIORNALE -
A Saint-Nicolas la gente chiede l'installazione del telegrafo e del telefono. E' tempo ormai che lo diciamo. Abbiamo anche versato una forte somma per contribuire alle spese di installazione, ma per il momento niente, siamo in attesa. Forse ci avete riempito le orecchie di promesse, promesse che forse non si realizzeranno mai.
(Le Pays d'Aoste. Febbraio 1948)
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VALDOSTANI! CHI VOTERETE?
In base a quale principio orienterete il vostro voto per mandare a Roma un senatore? Voterete lui fascista convinto? Voterete lui che in una cerimonia indimenticabile offrì la piccozza d'argento al Duce? Voterete lui, monarchico dal 1946?
(Le Pays d'Aoste. Aprile 1948)
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Turismo, e va bene. Ma ogni volto che odo o leggo questa parola sui nostri giornali, sento che un nodo mi si stringe alla gola. Io penso ai lussuosi alberghi di Courmayeur, di Cogne, del Breuil...capisco che tutto questo svuota i portafogli dei forestieri e riempie quello dei valdostani e quindi approvo e sarei anche pronto ad incoraggiare e più ancora. Ma tutto questo è in stridente contrasto con ciò che vedo nei tanti angoli della Valle d'Aosta, come per esempio su dalle parti d' Arnaz: strade non ce ne sono o meglio, qualcosa c'è che assomiglia a dei sentieri che però non sono stati costruiti da industria umana, bensì dai tronchi d'albero che rotolavano a valle. Soltanto le capre si trovano a loro agio in posti simili! La popolazione vive grazie ad un campiello da cui sperano di ricavarne un pezzo di pane se la stagione non sarà troppo asciutta. In quelle loro case non troverete povertà, ma miseria nera. E così vivono tutto l'anno, estate ed inverno, ed anche loro sono valdostani. Cosa porta il turismo loro?
(L'Indipendente. Gennaio 1948)
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LETTERA AL GIORNALE -
A Saint-Nicolas la gente chiede l'installazione del telegrafo e del telefono. E' tempo ormai che lo diciamo. Abbiamo anche versato una forte somma per contribuire alle spese di installazione, ma per il momento niente, siamo in attesa. Forse ci avete riempito le orecchie di promesse, promesse che forse non si realizzeranno mai.
(Le Pays d'Aoste. Febbraio 1948)
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VALDOSTANI! CHI VOTERETE?
In base a quale principio orienterete il vostro voto per mandare a Roma un senatore? Voterete lui fascista convinto? Voterete lui che in una cerimonia indimenticabile offrì la piccozza d'argento al Duce? Voterete lui, monarchico dal 1946?
(Le Pays d'Aoste. Aprile 1948)
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sabato 9 aprile 2005
PROFUMO DEL PASSATO/34
AVVISO DI COMPORTAMENTO STRADALE E CIVICO -
Ogni autoveicolo o veicolo, nel centro cittadino non deve superare la velocitò di 15 chilometri orari. Qualsiasi autoveicolo deve essere munito di apparecchio silenziatore e di congegno atto ad eliminare esalazioni moleste. E' vietata la sosta di autoveicoli sul Corso Vittorio Emanuele II nei giorni del mercato. I pedoni debbono tenere la destra camminando ai lati della strada o sui marciapiedi ove esistano e non fermarsi in crocchio. E' fatto obbligo di rispettare i monumenti, le piazze pubbliche e le vie, evitando nel modo più assoluto di gettar per terra carta o rifiuti vari. A carico dei trasgressori saranno applicate col massimo rigore le penalità previste dalla legge. Firmato: il Sindaco Savioz.
(Le Pays d'Aoste. Settembre 1947)
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GENITORI! SORVEGLIATE I VOSTRI BAMBINI!
Ad Aosta il 15 settembre alle ore 11 di sera, il signor A.B. passando per via Vevey presso l'antico mulino proprio di fronte alle brecce aperte nei reperti romani, sentiva ad un tratto il tonfo di un corpo che con tutto il suo peso cadeva nel profondo ruscello che costeggia la strada. Nell'oscurità della notte, egli scorgeva il corpo di un bambino a la mecè dei flutti. Lanciatosi nell'acqua, A.B. non senza difficoltà riusciva a salvare il piccolo. Se il signor A.B. non fosse passato da lì in quel preciso momento, domani avremmo trovato un cadavere nell'acqua.
Ci domandiamo dove sia la testa di questi genitori che permettono ai loro bambini di gironzolare da soli in città a delle ore così tarde!
(Le Pays d'Aoste. Settembre 1947)
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Ogni autoveicolo o veicolo, nel centro cittadino non deve superare la velocitò di 15 chilometri orari. Qualsiasi autoveicolo deve essere munito di apparecchio silenziatore e di congegno atto ad eliminare esalazioni moleste. E' vietata la sosta di autoveicoli sul Corso Vittorio Emanuele II nei giorni del mercato. I pedoni debbono tenere la destra camminando ai lati della strada o sui marciapiedi ove esistano e non fermarsi in crocchio. E' fatto obbligo di rispettare i monumenti, le piazze pubbliche e le vie, evitando nel modo più assoluto di gettar per terra carta o rifiuti vari. A carico dei trasgressori saranno applicate col massimo rigore le penalità previste dalla legge. Firmato: il Sindaco Savioz.
(Le Pays d'Aoste. Settembre 1947)
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GENITORI! SORVEGLIATE I VOSTRI BAMBINI!
Ad Aosta il 15 settembre alle ore 11 di sera, il signor A.B. passando per via Vevey presso l'antico mulino proprio di fronte alle brecce aperte nei reperti romani, sentiva ad un tratto il tonfo di un corpo che con tutto il suo peso cadeva nel profondo ruscello che costeggia la strada. Nell'oscurità della notte, egli scorgeva il corpo di un bambino a la mecè dei flutti. Lanciatosi nell'acqua, A.B. non senza difficoltà riusciva a salvare il piccolo. Se il signor A.B. non fosse passato da lì in quel preciso momento, domani avremmo trovato un cadavere nell'acqua.
Ci domandiamo dove sia la testa di questi genitori che permettono ai loro bambini di gironzolare da soli in città a delle ore così tarde!
(Le Pays d'Aoste. Settembre 1947)
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PROFUMO DEL PASSATO/33
UN GRANDE PROGETTO -
Il Traforo del Monte Bianco di cui si parla ormai da decenni, è un opera così di vasta mole e di tale importanza per la Valle d'Aosta e i tre Stati confinanti che l'interesse suscitato un po' ovunque è ben comprensibile. Ci auguriamo ora di vedere presto concretate le trattative, in modo da poter assistere al primo colpo di piccone, e voglia Iddio, anche dell'ultimo.
(Le Pays d'Aoste. Luglio 1947)
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TURISMO IN FORTE AUMENTO -
Il numero dei villeggianti ha raggiunto cifre fortemente elevate. Questo lo si è notato per esempio a Courmayeur, La Thuile, Cogne, Valtournanche, Brusson e Gressoney, dove hanno soggiornato gioiose colonie di bambini e studenti. Abbiamo poi notato anche un significativo movimento di automobili arrivate dall'estero. Un giorno, per esempio, abbiamo contato ad Aosta 40 auto francesi, 10 svizzere e cinque o sei inglesi. Il nostro Ufficio regionale del Turismo non resterà più inattivo!
(Le Pays d'Aoste. Settembre 1947)
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Il Traforo del Monte Bianco di cui si parla ormai da decenni, è un opera così di vasta mole e di tale importanza per la Valle d'Aosta e i tre Stati confinanti che l'interesse suscitato un po' ovunque è ben comprensibile. Ci auguriamo ora di vedere presto concretate le trattative, in modo da poter assistere al primo colpo di piccone, e voglia Iddio, anche dell'ultimo.
(Le Pays d'Aoste. Luglio 1947)
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TURISMO IN FORTE AUMENTO -
Il numero dei villeggianti ha raggiunto cifre fortemente elevate. Questo lo si è notato per esempio a Courmayeur, La Thuile, Cogne, Valtournanche, Brusson e Gressoney, dove hanno soggiornato gioiose colonie di bambini e studenti. Abbiamo poi notato anche un significativo movimento di automobili arrivate dall'estero. Un giorno, per esempio, abbiamo contato ad Aosta 40 auto francesi, 10 svizzere e cinque o sei inglesi. Il nostro Ufficio regionale del Turismo non resterà più inattivo!
(Le Pays d'Aoste. Settembre 1947)
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PROFUMO DEL PASSATO/32
VELOCITA' PERICOLOSA IN CITTA' -
Il nostro sindaco Savioz ha giustamente stabilito che in città si circoli a non più di 15 chilometri orari. Ma ecco che constatiamo che i primi a non osservare questa disposizione sono gli agenti della Polizia Stradale che sfrecciano nelle nostre vie a folle velocità. Hanno più l'aria di corridori che agenti di Polizia, pertanto li preghiamo di ritornare 'più agenti' e meno 'corridori'.
(Union Valdotaine. Giugno 1947)
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GESTO EROICO DI AMOR FRATERNO -
Il giorno 17 giugno nella piana della Val Veny, il fanciullo Natalino Truchet di 10 anni residente a Courmayeur-Dolonne, mentre tentava di attraversare la Dora su di un fragile ponte di fortuna, colto improvvisamente da vertigine cadeva nell'acqua, dove la corrente impetuosa lo travolgeva e trascinava via. Il fratello Ettore, che in quel momento si trovava sulla sponda opposta del fiume, scorgendo il bimbo che si dibatteva nelle acque si buttava senza esitazione nella Dora, seguito dalla guida Eliseo Croux che si trovava sul posto. Travolti insieme dalla corrente, Ettore Truchet infine riusciva a trarre a riva il fratello che però non dava più segni di vita. Veniva perciò praticata a Natalino la respirazione artificiale e dopo un quarto d'ora il fanciullo riprendeva conoscenza, tanto che i medici lo giudicavano guaribile in pochi giorni.
(Le Pays d'Aoste. Giugno 1947)
Il nostro sindaco Savioz ha giustamente stabilito che in città si circoli a non più di 15 chilometri orari. Ma ecco che constatiamo che i primi a non osservare questa disposizione sono gli agenti della Polizia Stradale che sfrecciano nelle nostre vie a folle velocità. Hanno più l'aria di corridori che agenti di Polizia, pertanto li preghiamo di ritornare 'più agenti' e meno 'corridori'.
(Union Valdotaine. Giugno 1947)
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GESTO EROICO DI AMOR FRATERNO -
Il giorno 17 giugno nella piana della Val Veny, il fanciullo Natalino Truchet di 10 anni residente a Courmayeur-Dolonne, mentre tentava di attraversare la Dora su di un fragile ponte di fortuna, colto improvvisamente da vertigine cadeva nell'acqua, dove la corrente impetuosa lo travolgeva e trascinava via. Il fratello Ettore, che in quel momento si trovava sulla sponda opposta del fiume, scorgendo il bimbo che si dibatteva nelle acque si buttava senza esitazione nella Dora, seguito dalla guida Eliseo Croux che si trovava sul posto. Travolti insieme dalla corrente, Ettore Truchet infine riusciva a trarre a riva il fratello che però non dava più segni di vita. Veniva perciò praticata a Natalino la respirazione artificiale e dopo un quarto d'ora il fanciullo riprendeva conoscenza, tanto che i medici lo giudicavano guaribile in pochi giorni.
(Le Pays d'Aoste. Giugno 1947)
PROFUMO DEL PASSATO/31
EVENTO ECCEZIONALE A BOSSES -
E' nato un bambino nel nostro villaggio. Niente di straordinario su questo punto: il bambino, figlio di contadini del luogo è grazie a Dio perfettamente normale. Una sola cosa lo contraddistingue dagli altri neonati: ha già tutti i denti in bocca, come una persona di vent'anni!
(Augusta Pretoria. Febbraio 1947)
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LETTERA AL GIORNALE -
Hanno ragione a protestare energicamente contro frasi oscene scarabocchiate col carbone qua e là sui muri! A questo proposito voglio aggiungere che anch'io ne ho viste parecchie sui muri e nelle toilette della stazione di Villeneuve. Mi permetto anche di far notare che queste erano tutte scritte in lingua italiana.
(Augusta Pretoria. Aprile 1947)
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E' nato un bambino nel nostro villaggio. Niente di straordinario su questo punto: il bambino, figlio di contadini del luogo è grazie a Dio perfettamente normale. Una sola cosa lo contraddistingue dagli altri neonati: ha già tutti i denti in bocca, come una persona di vent'anni!
(Augusta Pretoria. Febbraio 1947)
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LETTERA AL GIORNALE -
Hanno ragione a protestare energicamente contro frasi oscene scarabocchiate col carbone qua e là sui muri! A questo proposito voglio aggiungere che anch'io ne ho viste parecchie sui muri e nelle toilette della stazione di Villeneuve. Mi permetto anche di far notare che queste erano tutte scritte in lingua italiana.
(Augusta Pretoria. Aprile 1947)
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venerdì 8 aprile 2005
PROFUMO DEL PASSATO/30
UN UOMO POSSEDUTO DAL DEMONIO? -
Da alcuni giorni si parla molto ad Aosta di un uomo che sarebbe posseduto dal demonio. Cosa ci sarà di vero? Noi non lo sappiamo, ma alcune persone serie e degne di rispetto ci hanno assicurato che ci daranno ragguagli in proposito. Per il momento non siamo in grado di darvi altri particolari, ma di certo lo faremo più avanti.
(Augusta Pretoria. Febbraio 1947)
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LETTERA AL GIORNALE -
Non è raro vedere qua e là lungo le strade e sopra i muri dei palazzi di Aosta, del sudiciume rivoltante. Non è poi raro vedere sempre nelle strade, bande di furfantelli che si divertono a spaccare i vetri delle finestre e a commettere ogni sorta di vandalismo. Tutto questo si dice che avviene nei piccoli villaggi della Valle, dove assurde oscenità vengono scritte col carbone sui muri di edificxi pubblici e privati. Ci domandiamo: le nostre autorità non avrebbero la possibilità di sorvegliare e reprimere energicamente questi abusi che disonorano la regione e contribuiscono alla rovina della buona educazione e della moralità pubblica?
(Augusta Pretoria. Febbraio 1947)
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Da alcuni giorni si parla molto ad Aosta di un uomo che sarebbe posseduto dal demonio. Cosa ci sarà di vero? Noi non lo sappiamo, ma alcune persone serie e degne di rispetto ci hanno assicurato che ci daranno ragguagli in proposito. Per il momento non siamo in grado di darvi altri particolari, ma di certo lo faremo più avanti.
(Augusta Pretoria. Febbraio 1947)
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LETTERA AL GIORNALE -
Non è raro vedere qua e là lungo le strade e sopra i muri dei palazzi di Aosta, del sudiciume rivoltante. Non è poi raro vedere sempre nelle strade, bande di furfantelli che si divertono a spaccare i vetri delle finestre e a commettere ogni sorta di vandalismo. Tutto questo si dice che avviene nei piccoli villaggi della Valle, dove assurde oscenità vengono scritte col carbone sui muri di edificxi pubblici e privati. Ci domandiamo: le nostre autorità non avrebbero la possibilità di sorvegliare e reprimere energicamente questi abusi che disonorano la regione e contribuiscono alla rovina della buona educazione e della moralità pubblica?
(Augusta Pretoria. Febbraio 1947)
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giovedì 7 aprile 2005
PROFUMO DEL PASSATO/29
E' GUERRA CIVILE ORMAI -
La sera del 21 febbraio, una banda di circa 70 persone è arrivata a Borgofranco d'Ivrea. Dal gruppo si sono staccati sette elementi che si sono recati all'abitazione del fascista A.M. e con le armi in pugno lo hanno obbligato a seguirli. Stessa sorte è poi toccata a L.A. e a suo fratello assieme alla moglie A.T. Con un colpo di pistola alla nuca, tutti e quattro sono stati uccisi, dopodichè gli assassini hanno banchettato in casa delle vittime. Prima di uscire e rendersi irreperibili, gli energumeni hanno fatto razzia di tutto ciò che hanno trovato.
(La Provincia Alpina. Febbraio 1945)
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NASCE L'UNION VALDOTAINE -
Un comitato si è costituito ad Aosta per la formazione di un associazione che prenderà il nome di Union Valdotaine, la quale ha lo scopo di promuovere e difendere gli interessi della Valle d'Aosta e dei valdostani. Primo segretario è il professor Aimè Berthet.
(Augusta Pretoria. Settembre 1945)
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La sera del 21 febbraio, una banda di circa 70 persone è arrivata a Borgofranco d'Ivrea. Dal gruppo si sono staccati sette elementi che si sono recati all'abitazione del fascista A.M. e con le armi in pugno lo hanno obbligato a seguirli. Stessa sorte è poi toccata a L.A. e a suo fratello assieme alla moglie A.T. Con un colpo di pistola alla nuca, tutti e quattro sono stati uccisi, dopodichè gli assassini hanno banchettato in casa delle vittime. Prima di uscire e rendersi irreperibili, gli energumeni hanno fatto razzia di tutto ciò che hanno trovato.
(La Provincia Alpina. Febbraio 1945)
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NASCE L'UNION VALDOTAINE -
Un comitato si è costituito ad Aosta per la formazione di un associazione che prenderà il nome di Union Valdotaine, la quale ha lo scopo di promuovere e difendere gli interessi della Valle d'Aosta e dei valdostani. Primo segretario è il professor Aimè Berthet.
(Augusta Pretoria. Settembre 1945)
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PROFUMO DEL PASSATO/28
E' ARRIVATA LA LUCE -
Dall'inizio di quest'anno è arrivata la luce elettrica nel piccolo borgo di Fornet in Valgrisanche.
L'innovazione è stata accolta con vero piacere dagli abitanti del luogo. Speriamo che presto tutte le famiglie possano usufruire della luce elettrica che permetterà loro di prolungare le lunghe veglie invernali.
(Augusta Pretoria. Gennaio 1945)
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TERRIBILE DISGRAZIA IN VALGRISANCE -
Tutta la popolazione del luogo è ancora sotto il peso della terribile disgrazia accaduta il 26 gennaio scorso, quando una valanga dalle proporzioni colossali che mai si è vista in Valle d'Aosta, ha seppellito ben 35 persone. Nelle febbrili operazioni di recupero e dopo aver estratto dalla massa nevosa sei corpi, improvvisamente dalla montagna si staccava un'altra valanga che ricopriva le salme già estratte. La montagna non ha voluto lasciarsi strappare le sue vittime.
(Augusta Pretoria. Febbraio 1945)
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Dall'inizio di quest'anno è arrivata la luce elettrica nel piccolo borgo di Fornet in Valgrisanche.
L'innovazione è stata accolta con vero piacere dagli abitanti del luogo. Speriamo che presto tutte le famiglie possano usufruire della luce elettrica che permetterà loro di prolungare le lunghe veglie invernali.
(Augusta Pretoria. Gennaio 1945)
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TERRIBILE DISGRAZIA IN VALGRISANCE -
Tutta la popolazione del luogo è ancora sotto il peso della terribile disgrazia accaduta il 26 gennaio scorso, quando una valanga dalle proporzioni colossali che mai si è vista in Valle d'Aosta, ha seppellito ben 35 persone. Nelle febbrili operazioni di recupero e dopo aver estratto dalla massa nevosa sei corpi, improvvisamente dalla montagna si staccava un'altra valanga che ricopriva le salme già estratte. La montagna non ha voluto lasciarsi strappare le sue vittime.
(Augusta Pretoria. Febbraio 1945)
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mercoledì 6 aprile 2005
PROFUMO DEL PASSATO/27
LETTERA AL GIORNALE -
Cara Provincia. Ho letto sul giornale la chiusura dell'albergo Gran Baita di Cervinia, lodevolissima cosa. Era triste infatti vedere passare da qui in questi momenti certo penosi per la Patria in rinascita, tanti elegantoni anche sulle proprie macchine per andare a Cervinia a spassarsela con pranzi ed altro ben di Dio, perchè sembra che lassù le visite annonarie non esistano. Ma perchè solo alla Gran Baita quando anche altri alberghi del luogo fanno altrettanto se non peggio? Lo sanno tutti ormai che in questi alberghi sono disponibili tutti i giorni pranzi favolosi, vini pregiati e costosissime leccornie alla faccia di chi invece deve tribolare ogni giorno nell'affannosa ricerca del minimo indispensabile per sopravvivere.
(La Provincia Alpina. Aprile 1944)
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FATTO DI SANGUE A MONTJOVET -
Nella frazione di Emarese alcuni banditi mascherati si sono presentati di notte in casa del contadino Celeste Peaquin e sotto la minaccia delle armi lo hanno costretto a cansegnare loro 10.500 lire, poi, non contenti, si sono messi a rovistare nella casa. Nel frattempo uno di loro, restato fuori a far da palo, sentendo che qualcuno si stava avvicinando, sparava un colpo di pistola in quella direzione, uccidendo all'istante tale Enrico Cretier di 40 anni il quale avendo sentito dei rumori sospetti provenire dalla casa del vicino, stava sopraggiungendo. La polizia è alla ricerca dei feroci banditi.
(La Provincia Alpina. Aprile 1944)
ATROCE DISGRAZIA -
Il piccolo Marco Therisod di Simone, 19 mesi residente nella frazione Madonna di Rhem, sfuggito all'attenzione della madre, cadeva in un paiolo pieno d'acqua bollente. Tra atroci sofferenze il bambino moriva il giorno dopo.
(La Provincia Alpina. Aprile 1944)
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Cara Provincia. Ho letto sul giornale la chiusura dell'albergo Gran Baita di Cervinia, lodevolissima cosa. Era triste infatti vedere passare da qui in questi momenti certo penosi per la Patria in rinascita, tanti elegantoni anche sulle proprie macchine per andare a Cervinia a spassarsela con pranzi ed altro ben di Dio, perchè sembra che lassù le visite annonarie non esistano. Ma perchè solo alla Gran Baita quando anche altri alberghi del luogo fanno altrettanto se non peggio? Lo sanno tutti ormai che in questi alberghi sono disponibili tutti i giorni pranzi favolosi, vini pregiati e costosissime leccornie alla faccia di chi invece deve tribolare ogni giorno nell'affannosa ricerca del minimo indispensabile per sopravvivere.
(La Provincia Alpina. Aprile 1944)
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FATTO DI SANGUE A MONTJOVET -
Nella frazione di Emarese alcuni banditi mascherati si sono presentati di notte in casa del contadino Celeste Peaquin e sotto la minaccia delle armi lo hanno costretto a cansegnare loro 10.500 lire, poi, non contenti, si sono messi a rovistare nella casa. Nel frattempo uno di loro, restato fuori a far da palo, sentendo che qualcuno si stava avvicinando, sparava un colpo di pistola in quella direzione, uccidendo all'istante tale Enrico Cretier di 40 anni il quale avendo sentito dei rumori sospetti provenire dalla casa del vicino, stava sopraggiungendo. La polizia è alla ricerca dei feroci banditi.
(La Provincia Alpina. Aprile 1944)
ATROCE DISGRAZIA -
Il piccolo Marco Therisod di Simone, 19 mesi residente nella frazione Madonna di Rhem, sfuggito all'attenzione della madre, cadeva in un paiolo pieno d'acqua bollente. Tra atroci sofferenze il bambino moriva il giorno dopo.
(La Provincia Alpina. Aprile 1944)
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martedì 5 aprile 2005
PROFUMO DEL PASSATO/26
LETTERA AL GIORNALE -
Risiedo ormai da anni ad Aosta e ho dovuto constatare che mancano in modo quasi totale quei 'monumenti' per i quali l'imperatore Vespasiano ha legato il suo nome alla storia. Non sarebbe opportuno quindi costruirne qua e là per ovviare ad un inconveniente dell'edilizia urbana?
(La Provincia d'Aosta. Febbraio 1943)
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VIAGGIARE IN VALLE D'AOSTA -
Chi mai potrà viaggiare quest'inverno nei vagoni del treno, quando si pensa che ai finestrini mancano in gran parte i vetri? Che cosa si aspetta ad intervenire e provvedere?
(Il Popolo d'Aosta. Novembre 1943)
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AVVISO DEL COMANDO TEDESCO -
Si ordina la consegna immediata dei piccioni viaggiatori nonchè di tutti quelli atti all'allevamento di tal genere, presso il comando militare germanico d'Aosta.
Firmato: Tenente colonnello Schroeder.
(Il Popolo d'Aosta. Febbraio 1944)
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Risiedo ormai da anni ad Aosta e ho dovuto constatare che mancano in modo quasi totale quei 'monumenti' per i quali l'imperatore Vespasiano ha legato il suo nome alla storia. Non sarebbe opportuno quindi costruirne qua e là per ovviare ad un inconveniente dell'edilizia urbana?
(La Provincia d'Aosta. Febbraio 1943)
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VIAGGIARE IN VALLE D'AOSTA -
Chi mai potrà viaggiare quest'inverno nei vagoni del treno, quando si pensa che ai finestrini mancano in gran parte i vetri? Che cosa si aspetta ad intervenire e provvedere?
(Il Popolo d'Aosta. Novembre 1943)
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AVVISO DEL COMANDO TEDESCO -
Si ordina la consegna immediata dei piccioni viaggiatori nonchè di tutti quelli atti all'allevamento di tal genere, presso il comando militare germanico d'Aosta.
Firmato: Tenente colonnello Schroeder.
(Il Popolo d'Aosta. Febbraio 1944)
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domenica 3 aprile 2005
PROFUMO DEL PASSATO/25
LETTERA DI UN BAMBINO AL PAPA' IN GUERRA -
Caro papà, mi viene da piangere pensando che a Natale non potremo averti qui con noi. Io mando giù le lacrime anche se mi danno un dolore in gola, perchè mi hanno detto che per vincere la guerra dobbiamo tutti soffrire. Ed io penso che il mio dolore messo assieme a quello di tutti gli altri italiani aiuterà a vincere il mio papà, ed il sapere che il suo bambino soffre da uomo, gli darà il coraggio di sopportare il freddo e le fatiche. Se mi lasciassero venire da te verrei, e non avrei paura del buio, perchè andrei a trovare il mio papà. Pregherò Gesù Bambino che nella notte di Natale venga a portarti un bacio per me, e dirti che sarò sempre buono. Buon Natale caro papà, e stai tranquillo che alla mamma ci penso io.
Tuo Giovanni Vuillermoz.
(La Provincia d'Aosta. Dicembre 1942)
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COSA PENSANO DI NOI GLI INGLESI -
L'italiano è un popolo imbelle -scrive il Sunday Times di Londra- preoccupato solo degli spaghetti. Un esercito di codardi guidato da ufficiali rubacuori.
(La Provincia d'Aosta. Gennaio 1943)
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Caro papà, mi viene da piangere pensando che a Natale non potremo averti qui con noi. Io mando giù le lacrime anche se mi danno un dolore in gola, perchè mi hanno detto che per vincere la guerra dobbiamo tutti soffrire. Ed io penso che il mio dolore messo assieme a quello di tutti gli altri italiani aiuterà a vincere il mio papà, ed il sapere che il suo bambino soffre da uomo, gli darà il coraggio di sopportare il freddo e le fatiche. Se mi lasciassero venire da te verrei, e non avrei paura del buio, perchè andrei a trovare il mio papà. Pregherò Gesù Bambino che nella notte di Natale venga a portarti un bacio per me, e dirti che sarò sempre buono. Buon Natale caro papà, e stai tranquillo che alla mamma ci penso io.
Tuo Giovanni Vuillermoz.
(La Provincia d'Aosta. Dicembre 1942)
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COSA PENSANO DI NOI GLI INGLESI -
L'italiano è un popolo imbelle -scrive il Sunday Times di Londra- preoccupato solo degli spaghetti. Un esercito di codardi guidato da ufficiali rubacuori.
(La Provincia d'Aosta. Gennaio 1943)
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sabato 2 aprile 2005
PROFUMO DEL PASSATO/24
DISGRAZIA A CHAMBAVE -
Ne è stato vittima Egidio Maquignaz fu Antonio di 68 anni residente nel villaggio di Pillolet. L'uomo, nell'intento di far scendere due mucche salite sulla strada ferrata mentre le portava al pascolo, non si accorgeva del sopraggiungere del treno che lo investiva. Il Maquignaz veniva raccolto dal personale del treno stesso e adagiato dentro ad una vettura con l'intento di portarlo all'ospedale di Aosta. Giunti però alla stazione di Nus l'uomo decedeva.
(La Provincia d'Aosta. Marzo 1942)
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PROPRIETARI DI CASE DENUNCIATI PER AUMENTO DELL'AFFITTO -
La grave crisi degli alloggi che si verifica ad Aosta da qualche tempo, permette ad alcuni padroni di casa di evadere alle disposizioni sul blocco degli affitti, ricorrendo ormai al vecchio trucco di chiedere la convalida della fine di locazione per uso proprio per poi farne uso ben diverso che è quello di riaffittare con prezzi maggiorati del 30, del 50 e persino del 100%. Sulla base di denunce, di accertamenti eseguiti e prove di fatto, sono stati in questi giorni denunciati e deferiti alle competenti autorità i seguenti padroni di case: Erminia Z. residente in via Lostan al n.11, che ha applicato da oltre tre anni un aumento di 40 lire all'inquilino Giuseppe R. Al posto di di 110 lire al mese, la proprietaria ne ha pretese ben 150. L'altro padrone di casa denunciato è Carlo R. residente in via De Sales al n.6, che ha affittato all'inquilino Adamo P. un alloggio per 150 lire al mese in luogo di 100 lire. E' stato infine denunciato Adolfo G. che ha avuto il coraggio di affittare due buchi a pian terreno in via Emanuele Bich al n.1 per ben 102 lire mensili in luogo delle prescritte 46 lire.
(La Provincia d'Aosta. Aprile 1942)
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Ne è stato vittima Egidio Maquignaz fu Antonio di 68 anni residente nel villaggio di Pillolet. L'uomo, nell'intento di far scendere due mucche salite sulla strada ferrata mentre le portava al pascolo, non si accorgeva del sopraggiungere del treno che lo investiva. Il Maquignaz veniva raccolto dal personale del treno stesso e adagiato dentro ad una vettura con l'intento di portarlo all'ospedale di Aosta. Giunti però alla stazione di Nus l'uomo decedeva.
(La Provincia d'Aosta. Marzo 1942)
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PROPRIETARI DI CASE DENUNCIATI PER AUMENTO DELL'AFFITTO -
La grave crisi degli alloggi che si verifica ad Aosta da qualche tempo, permette ad alcuni padroni di casa di evadere alle disposizioni sul blocco degli affitti, ricorrendo ormai al vecchio trucco di chiedere la convalida della fine di locazione per uso proprio per poi farne uso ben diverso che è quello di riaffittare con prezzi maggiorati del 30, del 50 e persino del 100%. Sulla base di denunce, di accertamenti eseguiti e prove di fatto, sono stati in questi giorni denunciati e deferiti alle competenti autorità i seguenti padroni di case: Erminia Z. residente in via Lostan al n.11, che ha applicato da oltre tre anni un aumento di 40 lire all'inquilino Giuseppe R. Al posto di di 110 lire al mese, la proprietaria ne ha pretese ben 150. L'altro padrone di casa denunciato è Carlo R. residente in via De Sales al n.6, che ha affittato all'inquilino Adamo P. un alloggio per 150 lire al mese in luogo di 100 lire. E' stato infine denunciato Adolfo G. che ha avuto il coraggio di affittare due buchi a pian terreno in via Emanuele Bich al n.1 per ben 102 lire mensili in luogo delle prescritte 46 lire.
(La Provincia d'Aosta. Aprile 1942)
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venerdì 1 aprile 2005
PROFUMO DEL PASSATO/23
L'ASSISTENZA SANITARIA AD AOSTA -
Il nuovo ospedale Mauriziano si intitolerà al nome di Vittorio Emanuele III°. Il grandioso edificio è quasi ultimato. Attrezzature modernissime e 300 posti letto. Due reparti per medicina e tre per la chirurgia, un reparto per bambini e uno per i militari, un reparto per ginecologia ed uno per ostetricia con annesso impianto per maternità. In questa grande realizzazione ospedaliera vi è una prova dello spirito umanitario del benemerito Ordine Mauriziano.
(La Provincia d'Aosta. Ottobre 1941)
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ALTRA VITTIMA DI GUERRA -
E' il soldato Oscar Laurent 22 anni di Gressoney, morto nell'ospedale da campo numero 481 di Berart a causa di una malattia contratta sul fronte greco/albanese in data 14 marzo 1941. Un altro figlio della Valle d'Aosta che ha immolato la sua vita alla Patria.
(La Provincia d'Aosta. Novembre 1941)
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VITA DURA PER GLI UTENTI DEL TRENO IN VALLE -
La linea d'Aosta è ben servita di treni ma malamente gli orari. Il problema delle comunicazioni ferroviarie valdostane è sempre d'attualità ed ancora non si è potuta raggiungere un adeguata soluzione. Chi dalle valli laterali deve recarsi ad Aosta coprendo una media di 40/80 chilometri, è obbligato a perdere una giornata, mentre invece quelli che devono scendere a Torino o MIlano col primo treno del mattino, devono cominciare a scendere a piedi dal proprio paese quando gli altri vanno a dormire. Col treno che parte dal capoluogo alle 3 e qualche minuto, si arriva a Torino -quando il treno è in orario- verso le otto. Chiediamo dunque all'illustre Prefetto della Provincia, di dare alla regione valdostana e alla sua laboriosa popolazione la possibilità di comunicazione che veramente le sono indispensabili.
(La Provincia d'Aosta. Novembre 1941)
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Il nuovo ospedale Mauriziano si intitolerà al nome di Vittorio Emanuele III°. Il grandioso edificio è quasi ultimato. Attrezzature modernissime e 300 posti letto. Due reparti per medicina e tre per la chirurgia, un reparto per bambini e uno per i militari, un reparto per ginecologia ed uno per ostetricia con annesso impianto per maternità. In questa grande realizzazione ospedaliera vi è una prova dello spirito umanitario del benemerito Ordine Mauriziano.
(La Provincia d'Aosta. Ottobre 1941)
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ALTRA VITTIMA DI GUERRA -
E' il soldato Oscar Laurent 22 anni di Gressoney, morto nell'ospedale da campo numero 481 di Berart a causa di una malattia contratta sul fronte greco/albanese in data 14 marzo 1941. Un altro figlio della Valle d'Aosta che ha immolato la sua vita alla Patria.
(La Provincia d'Aosta. Novembre 1941)
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VITA DURA PER GLI UTENTI DEL TRENO IN VALLE -
La linea d'Aosta è ben servita di treni ma malamente gli orari. Il problema delle comunicazioni ferroviarie valdostane è sempre d'attualità ed ancora non si è potuta raggiungere un adeguata soluzione. Chi dalle valli laterali deve recarsi ad Aosta coprendo una media di 40/80 chilometri, è obbligato a perdere una giornata, mentre invece quelli che devono scendere a Torino o MIlano col primo treno del mattino, devono cominciare a scendere a piedi dal proprio paese quando gli altri vanno a dormire. Col treno che parte dal capoluogo alle 3 e qualche minuto, si arriva a Torino -quando il treno è in orario- verso le otto. Chiediamo dunque all'illustre Prefetto della Provincia, di dare alla regione valdostana e alla sua laboriosa popolazione la possibilità di comunicazione che veramente le sono indispensabili.
(La Provincia d'Aosta. Novembre 1941)
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