domenica 23 novembre 2008

MORIRE A SCUOLA

RIVOLI (TO) - Un boato improvviso, poi la fine. Vito Scafidi, 17 anni, (foto) studente modello della quarta scientifico al liceo Charles Darwin, sedeva al penultimo banco a sinistra di quell'aula, ed è lì che alle 10,45 precise è crollato il soffitto seppellendolo. Morto all'istante, colpito al cranio da pesanti strutture. Si muore anche così, in un giorno di scuola come tanti altri, e ora tutti lì a chiedersi come sia stato possibile. C'è chi parla di fatalità, perché l'intervallo era finito da poco, tanto che alcuni studenti erano ancora in corridoio per l'ultima parola prima di riprendere gli studi, mentre fuori l'inverno aveva già ricoperto di neve le vette più alte della Val di Susa e folate di vento rabbiose scuotevano la scuola. Ed è proprio sulla struttura dell'edificio, vecchia di anni e con diverse ristrutturazioni messe in atto nel tempo che ora si puntano gli occhi dei magistrati che subito hanno aperto un inchiesta. Un incongruenza però è già spuntata, ed è un pesante e vecchio tubo di ghisa del canale di scolo delle acque nere inattivo da anni e che una volta era fissato da parte a parte delle pareti. Nei vari interventi sull'edificio svolti negli anni, -pur non interessando l'aula in questione- forse per difficoltà o per perdita di tempo -e soldi- non era stato mai asportato quell'inutile e pericoloso manufatto, lasciandolo così "pericolosamente" sospeso al soffitto con una serie di agganci. Una spada di Damocle dunque che per anni è rimasta in sospeso sulla testa degli studenti della IV G, ed è bastato una giornata di vento, lo sbattere di una pesante porta di sicurezza in acciaio a causare lo sgancio dei tiranti e la caduta del tubo, trascinando con sé l'intero soffitto. Si muore anche così dunque, in questa nostra Italia proiettata tra le "grandi" del mondo ma con strutture scolastiche rimaste, come nel caso specifico, al 1934, ultimo anno appunto in cui l'aula fu sottoposta a restauri. E la mappa del "pericolo scuola" -fonte Ecosistema 2008 di Legambiente- segnala che su 42.000 edifici scolastici, solo Valle d'Aosta, Sardegna, Molise, Campania e Basilicata possono permettersi il 100% dell'agibilità statica delle loro scuole, in una classifica dove all'ultimo posto si trova l'Abruzzo, con un punteggio da brivido dell'8,51%. Roba da Terzo mondo. Ora sarà la magistratura a dare una risposta a questa tragedia, che come sempre arriva sulle lacrime di qualcuno, oggi sulla pelle di Vito Scafidi, uno studente modello di 17 anni che amava la vita, il calcio e la sua Juve... (Gericus)

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