lunedì 28 marzo 2005
PROFUMO DEL PASSATO/21
LOTTA AGLI SPRECHI IN CUCINA -
Gli sprechi, in genere quelli in cucina, incidono sensibilmente sulle nostre importazioni e quindi sull'economia nazionale. In Italia, dove la battaglia per l'autarchia è diventata parola d'ordine, molto deve farsi e si farà in cucina, dove le brave massaie sono in linea come lo sono in altri campi tutti gli italiani. Occorre utilizzare i prodotti e i sottoprodotti, evitando così tutte le perdite. Economizzare insomma. Se le brave massaie risparmiassero 10 grammi di grasso al giorno a persona (olio, burro, lardo, strutto, grasso di pecora o di agnello) la nazione risparmierebbe circa 160 milioni l'anno. Ricordiamoci che l'Italia deve importare ogni anno circa un milione di quintali di carne. Se ogni persona risparmiasse 5 grammi di carne al giorno, il consumo diminuirebbe di 750 quintali, ovvero un terzo della nostra importazione. Occorre meditare su queste cifre e mettersi all'opera.
(La Provincia d'Aosta. Maggio 1940)
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MUORE UN BAMBINO AD AVISE -
Un bambino di sette anni, Aurelio Montovert abitante nel villaggio di Vedun di Avise era appena uscito da scuola quando insieme ad altri suoi due fratelli all'incirca della stessa età si metteva a giocare nei pressi del torrente Vertosan. Improvvisamente Aurelio perdeva l'equilibrio e scivolava nel torrente, dove le acque impetuose lo trascinavano via. Per lui purtroppo non c'è stato scampo poichè le ricerche finora praticate per rinvenire il suo corpo non hanno dato nessun esito.
(La Provincia d'Aosta. Maggio 1940)
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SIAMO IN GUERRA -
La vita cittadina comunque non ha subito soste e continua col ritmo di sempre. Se durante il giorno la vita scorre apparentemente normale, è la sera che la città assume un'altra fisionomia. L'oscuramento dà al volto cittadino un'aspetto di particolare raccoglimento e di inconsueta gravità. Le strade rimangono tuttavia affollate, la gente si raccoglie nei vari esercizi pubblici dove sosta fino alla chiusura, poi le strade si fanno deserte. Lunghi teloni neri coprono le porte d'ingresso dei locali pubblici e nelle case si è provveduto a coprire i vetri delle finestre.
(La Provincia d'Aosta. Giugno 1940)
MUOIONO DUE BAMBINI A COURMAYEUR -
A due bambini, Fernanda Zerga di sei anni e Benito De Zoppis di quattro, quello strano oggetto trovato tra i campi nelle vicinanze del ponte di Entreves deve essere sembrato subito un meraviglioso giocattolo. Era poco più grande di una palla ma pesava anche più di una palla. Mentre i loro genitori raccoglievano intanto del fieno poco distante, i due bambini hanno cominciato a giocare con questa 'palla', passandosela di mano in mano, poi, mai sapendo chi dei due sarà stato, qualcuno ha cominciato a percuoterla con una pietra. Improvvisamente quella 'palla' che altro non era che una bomba a mano dimenticata dall'ultima guerra, esplodeva uccidendo all'istante il bambino, mentre l'amichetta rimaneva orrendamente straziata, decedendo poco tempo dopo nella sua abitazione. Courmayeur è in lutto per questa duplice e orrenda disgrazia.
(La Provincia d'Aosta. Luglio 1940)
PRIMO E SEVERO NATALE DI GUERRA -
Da sei mesi siamo scesi in campo contro le forze imponenti dell'Impero Britannico. Siamo ancora a fianco in questa lotta con quella meravigliosa unità di forze che è il popolo tedesco. La fine, cioè la vittoria, darà ragione al più forte. Gli avvenimenti di guerra, il lento e matematico volgere del tempo ci ha condotti a Natale, giorno della letizia universale, e che in questo storico 1940 è Natale di guerra. Il primo pensiero lo rivolgiamo con commossa gratitudine ai fratelli eroici che nel sacrificio quotidiano di sanguinose battaglie non esitano ad offrire alla Patria il supremo dono: la vita.
(La Provincia d'Aosta. Dicembre 1940)
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