venerdì 13 aprile 2012

Crepuscolo di un Italia alla deriva.

Non so se leggere i giornali di oggi, venerdì 13 aprile, sia più un resoconto di quello che succede nel mondo oppure sia una lunga lista di malfattori della politica pescati con le mani nella marmellata. Cominciamo con La Stampa: "Lega: espulsi Rosi Mauro e Belsito", il tutto a seguito dei soldi spariti dalle casse del Carroccio. "L'addio al Senato? Calma" annuncia appunto Rosi Mauro, sottosegretario al Senato e chiamata in causa per "qualche soldo" finito nelle sue tasche. E ancora: "Milano indaga anche sul ruolo di Calderoli", con sottotitolo "Finanzieri in otto banche per acquisire documenti". Ma alla vicenda della Lega si aggiunge altro: "Nell'inchiesta spuntano Scopelliti -governatore della Regione Calabria- e la sua giunta", oltre a "Ecco dove si incrociavano Lega e n'drangheta". E sui politici "disinvolti" ecco che si scrive: "I trucchi di Lusi per i rimborsi", riferendosi al tesoriere della Margherita Luigi Lusi che "Con scontrini anonimi, spese spalmate in bilancio e viaggi da record ha sottratto alle casse del partito 13 milioni di euro". Spostandoci in Puglia, a proposito del suo Governatore Nichi Vendola si legge "Nuovo avviso di garanzia a Vendola" per abuso di ufficio, falso e peculato nell'accordo con un ospedale ecclesiastico dove è coinvolto pure un vescovo. E rimanendo sempre nella stessa regione, "Cozze, escort, soldi, scommesse. Affondiamo, ma siamo moderni" è il titolo a proposito di uno scandalo che vede coinvolto il sindaco di Bari Michele Emiliano, che a quanto pare riceveva regali in natura -sia cibo che sesso- da parte di personaggi dalla personalità "poco chiara". Ma come se non bastasse, arriva anche una richiesta di arresto per Alberto Tedesco, ex assessore alla Cultura e poi senatore, implicato in strani giri sulla sanità. Ma c'è ancora: "Tangenti al Ministero: funzionario in manette", con riferimento ad un certo Bruno Colantonio in forza al ministero dello Sviluppo Economico, il quale, per insabbiare una multa da 20.000 euro emessa a carico di un imprenditore, aveva chiesto una tangente di 2.000 euro dal soggetto multato. Politici specchio di una società senza futuro o una società che si adegua all'andazzo politico? Una domanda più che logica in questo "spolpamento" delle nostre casse. Si legge infatti sul Giornale: "Anziana falsa cieca truffa lo Stato per 32 anni". Il tutto è accaduto a Viterbo e la donna in questione, 71 anni dichiaratasi cieca dal 1989, si è intascata 3.000 euro al mese tra pensione di invalidità e indennità di accompagnamento, un qualcosa come 110.000 euro fregati all'Inps, quindi a noi, cittadini di un Italia ormai alla deriva.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Alla deriva, se il Governo la lascia andare alla deriva, invece cominci ad ARRESTARE tutti questi Ladri che fanno manbassa invece di proteggerli e' una INDECENZA bella e pura...