sabato 14 aprile 2012

In viaggio col Titanic #3

Nel salone fumatori di prima classe, il maggiore Archibald Butt si accende il suo primo sigaro della giornata, un lunghissimo Newman con foglia da fascia del Cameroon e prodotto in Ohio con tabacchi cubani. Per lui è un rito gustarselo in tutta tranquillità magari conversando col milionario Benjamin Guggenheim, salito come lui a Southampton e in viaggio d'affari per New York. Quel 14 aprile del 1912 è una giornata di sole splendente e il mare continua ad essere liscio come uno specchio e molti passeggeri si godono l'immensità dell'oceano passeggiando lungo i ponti. Nella sua cabina che divide con altri tre colleghi, il cameriere in seconda, il valdostano Pietro Bochet si prepara per il servizio ristorante della sera. E' il suo primo imbarco ed è felice perché ha avuto la possibilità di lavorare nel ristorante più importante della nave, quello "à la carte" diretto da Luigi Gatti. Il menù della sera di domenica poi è particolarmente ricco:
"Antipasti misti; Ostriche;
Consommé Olga; Cream of Barley;
Salmon; Mousseline Sauce; Cucumber;
Filette Mignone Lili;
Sauté of Chicken Lyonnaise; Vegetable Marrow Farcie;
Lamb Mint Sauce;
Roast Duckling in Apple Sauce;
Sirloin of Beef; Chateau Potatoes;
Green Pis; Creamed Carrots;
Boiled Rice; Punch Romaine;
Roast Squab & Cress;
Cold Asparagus in Vinaigrette;
Patè de Foie Gras; Celery;
Waldorf Pudding;
Peaches in Chartreuse Jelly;
Choccolate & Vanilla Eclairs; French Ice Cream
".
Ed è proprio quella sera, domenica 14 aprile, che George Widener e la moglie Eleonor danno un ricevimento. Ospiti al loro tavolo infatti ci sono il comandante J. Edward Smith nella sua candida uniforme bianca oltre al signor John C. Bradley e la moglie Florence. Una serata piacevolmente trascorsa tra un piatto e l'altro nel lusso della prima classe, mentre nel ristorante della seconda, a cena finita, un centinaio di persone cantano allegramente inni religiosi diretti dal reverendo Ernest Carter. Quando Marion Wright cantò il brano "Lead Kindly Light", il reverendo Carter spiegò -strana premonizione- che quella canzone raccontava di un naufragio avvenuto nell'Atlantico molti anni prima. Alle ore 20,55, il capitano Smith chiedendo scusa lascia il tavolo con i suoi ospiti per salire in plancia dove trova il secondo ufficiale Charles H. Lightoller. Nel primo pomeriggio dalla nave tedesca Amerika erano stati segnalati via radio dei grandi iceberg alla deriva, all'incirca a 80 chilometri sulla rotta del Titanic, quindi il comandante Smith si informa col suo ufficiale della situazione. Alle ore 21,30, ritirandosi nel suo alloggio, il comandante Smith ordina di chiamarlo "se ci sono dei problemi". A bordo c'è allegria e nei saloni delle tre differenti classi i passeggeri cantano, ballano e fumano. Sono gli ultimi momenti felici. (continua)

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