mercoledì 25 aprile 2012

Aiuto, l'euro affonda! Si salvi chi può!

L'Inghilterra mai si è separata dalla sua Sterlina, la Grecia sta pensando concretamente di lasciare l'Euro e ritornare alla Dracma, l'Olanda tornerebbe volentieri al Fiorino, la Francia non ha mai abbandonato la nostalgia per il Franco e l'Italia quanto rimpiange la sua Lira. E' il funerale dell'Euro come moneta europea? Andiamo nello specifico partendo proprio dall'Olanda, dove in questi giorni si sta proponendo un referendum per ritornare al vecchio conio. Motivo? Troppi soldi buttati via in quel pozzo senza fondo dove tutti rischiano di diventare dei mendicanti. Una paura generalizzata, poiché i problemi della Grecia in primis, della Spagna, del Portogallo e dell'Italia non lasciano spazio che a scenari apocalittici. Quindi? Marco Della Luna, avvocato e studioso di strumenti economici e giuridici, anche lui ha le idee chiare: "Uscire dall'euro piuttosto che lasciarci prima svenare e poi vendere". E spiega: "Piuttosto che continuare con manovre depressive e socialmente laceranti che non risolvono niente da decenni, sarebbe preferibile per l'Italia il seguente programma: (1) Uscire dall'Euro e ritornare alla lira. (2) Ripudiare il debito pubblico. (3) Nazionalizzare la Banca d'Italia e sottoporla a una commissione parlamentare. (4) Ripristinare i vincoli si portafoglio e di acquisto dei titoli di stato, come prima del divorzio dalla Banca d'Italia dal Tesoro. (5) Porre un vincolo costituzionale di pareggio di bilancio. (6) Nazionalizzare le banche commerciali che, avendo nel portafoglio molti titoli del debito pubblico, entreranno in crisi". Risultato? "Si eviterebbero tagli depressivi e socialmente laceranti, si risparmierebbe il 22%della spesa pubblicasi azzererebbe il debito pubblico, si potrebbe svalutare e così rilanciare le esportazioni, gli investimenti, l'occupazione; non si avrebbe più bisogno di emettere titoli del debito pubblico, salvo il caso di emergenze; anche in tal caso -conclude Marco della Luna-, li comprerebbe la Banca d'Italia". Ma gli analisti internazionali non sono di questo avviso, anzi, paventano scenari catastrofici per chi volesse tentare l'abbandono dell'Euro: "Il declino dei volumi commerciali si aggirerebbe intorno al 50%, il deprezzamento della moneta del 60%, i costi iniziali per cittadino varierebbero dai 9.500 agli 11.500 euro a persona che si sommerebbero agli altri 3-.4000 per ogni anno successivo, senza calcolare i costi dei disordini civili". L'euro come trappola dunque, dove è facile entrare ma difficile -se non impossibile!- uscirne, e ora anche il Movimento di Grillo parla di abbandono dell'euro "prima che l'euro sotterri noi". Quale strada intraprendere dunque? La risposta è racchiusa in una vecchia frase latina pronunciata da Papa Pio XI dopo la firma del Concordato sottoscritto col potere fascista: "simul stabunt, vel simul cadent", cioè "o staranno insieme o cadranno tutti assieme"...   

1 commento:

Anonimo ha detto...

Vi ricordate la Canzone:
ROMA LADRONA