mercoledì 25 luglio 2007

TRAGEDIA NELL'HOCKEY (1992)

I lampeggianti blu dell'ambulanza spariscono sui tornanti verso il traforo, mentre il fischio degli arbitri in maglia bianconera fanno riprendere il gioco. Sul lettino, Miran Schrott, 19 anni, azzurro di hockey che gioca nel Gardena, ha perso conoscenza, ma il suo dramma sfugge a giocatori, dirigenti e pubblico della partita di Dolonne (Valle d'Aosta) dove si gioca la partitissima Courmayeur/Aosta-Gardena del campionato di serie B. Miran, che nel secondo tempo era stato colpito al torace da una mazzata del capitano della squadra locale, muore un'ora dopo all'ospedale di Chamonix (Francia): "Arresto cardiaco o emorragia cerebrale", dicono i medici. Lo scontro sulla destra della porta del Gardena, era passato inosservato. Un colpo proibito? "No, uno come tanti" dicono giocatori e dirigenti di entrambe le squadre. Intanto Miran era a terra, con il pubblico che continuava a volteggiare striscioni e a gridare incitamenti ai giocatori. Ma il giovane terzino di Ortisei non si alzava. Faccia sul ghiaccio e pugni stretti sul petto, il suo cuore cominciava a spegnersi, rianimato più volte da Sauro Rocchio, medico di Courmayeur nonche vicesindaco della cittadina ai piedi del Bianco. Solo quindici minuti ha impiegato l'ambulanza per arrivare al di là del confine e mettere il giovane nelle mani dei medici. Alle ore 23, Miram Schrott ha cessato di vivere. Per conoscere esattamente le cause del decesso si dovrà attendere l'esito dell'autopsia che verrà eseguita probabilmente nella giornata di oggi, venerdì 16 gennaio all'ospedale di Aosta-. (La Stampa)

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