martedì 4 luglio 2006

"BRUNO" E' STATO UCCISO (2006)

A "Bruno" piaceva scorrazzare tra le montagne. Era nato per quello. Era stato addirittura il coronamento di un progetto per la reintroduzione della sua specie nelle Alpi centrali. Forse "Bruno" aveva intuito l'importanza che gravava su di sè, tanto che il suo cercare una femmina per mettere su 'famiglia' lo aveva portato a correre su e giù per queste lande solitarie infischiandosene di confini tra Stati, tutte cose da 'umani' e non da 'esseri liberi'. Per un attimo "Bruno" deve aver assaporato tutta la gioia del mondo riappropriandosi di quei boschi dove il ritmo della vita è scandito da lunghi inverni e rigogliose primavere, quando i ruscelli ingrossano e i fiori dai mille colori spuntano dalla neve. Ma non tutti vedevano in "Bruno" la natura che trionfa anzi, notavano invece le carcasse di alcuni animali 'predati' da "Bruno" per la sua naturale sopravvivenza. Dopo l'Austria, "Bruno" giunge in Germania, ed è lì che i fucili lo attendono. Non quelli con cartucce per addormentare, ma bensì con pallettoni per uccidere. Finisce così a due passi dal lago Spitzing nella contea di Miesbach, in Baviera, la vita di "Bruno", mentre l'orologio batte le 4,50 del mattino di un fresco giorno di fine giugno. Perchè questa fine cruenta? "Bruno" aveva due anni, era alto poco più di due metri, diffidava della gente e di conseguenza ne stava alla larga. Il tabloid berlinese "B.Z" parla di un abbattimento ad opera di cacciatori di frodo giusto per conservare come trofeo testa, pelle e artigli. Avrà fatto a tempo "Bruno" ad incontrare la sua orsa per 'metter su famiglia'? Chissà poi se avrà pensato se ne valeva la pena, in questo mondo infestato dalla stupidità umana...

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