mercoledì 19 luglio 2006

50 ANNI FA IL NAUFRAGIO DELL'ANDREA DORIA (2006)

Mercoledì 25 luglio del 1956, alle 2,40 del pomeriggio il capitano dell'Andrea Doria Pietro Calamai, che aveva passato39 anni dei suoi 58 a solcare i mari, 'annusò' nebbia. Prua a ovest, la superba nave con a bordo 1.134 passeggeri e 572 membri dell'equipaggio era ormai giunta alla fine del suo viaggio che l'aveva portata da Genova verso New York. Partita il 17 luglio dal porto ligure, l'Andrea Doria procedeva ad una velocità di 21 nodi, segnalando un ora di ritardo sull'arrivo previsto a causa di una violenta tempesta affrontata due giorni prima. L'Andrea Doria era stata costruita nei Cantieri Ansaldo di Genova e varata appena tre anni prima ed era considerata a ragione, una delle più belle navi in circolazione. Lunga 210 metri e larga 27, aveva una stazza di 29.083 tonnellate, 10 ponti, e due turbine che erogavano una potenza di 50 mila cavalli che faceva girare le due eliche a tre pale con ciascuna un peso di 16 tonnellate. Quella sua 101esima traversata però le fu fatale. Alle ore 23.22, in mezzo ad un banco di nebbia la cui visibilità era pressochè nulla, fu speronata dal rompighiaccio svedese Stockholm, il quale ficcò la sua prua nel fianco destro del Doria all'altezza del ponte superiore per una profondità di nove metri. L'agonia del transatlantico italiano durò circa sei ore. Erano infatti le 5,30 del mattino quando dietro ad un infinità di 'brontolii', l'Andrea Doria dopo essersi piegata di 40 gradi su di un fianco si inabissò nell'Atlantico a poche miglia dal faro di Nantucket, posandosi ad una profondità di 74 metri. Dei 1706 passeggeri che erano a bordo, 46 persero la vita e gli altri furono presi a bordo dalle numerose navi confluite nella zona, prima delle quali il transatlantico francese 'Ile de France'. Il comandande Pietro Calamai rimase a bordo della sua nave assieme ad alcuni ufficiali fino all'ultimo momento, poi, visto che non c'era più niente da fare, ordinò ai suoi uomini di mettersi in salvo: "Io resto qui. A Genova, dite che ho fatto tutto il possibile per salvare la nave". "Se lei resta -replicò un ufficiale- noi resteremo con lei". Convinto dai suoi uomini così, tutti salirono a bordo del guardiacoste 'Hornbeam' della marina degli Stati Uniti, dove da lì, Calamai assistette impotente alla fine della sua nave. Si chiudeva così la storia dell'Andrea Doria, orgoglio e vanto della nostra marineria. Solo tre anni di vita, sufficienti però a fare di questa nave uno dei più grandi miti del secolo, secondo soltanto a quello del Titanic.

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